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Con epilessia 600mila italiani, ‘cittadini di serie B’

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 ‘Cittadini di serie B’. Cosi’ si sentono, ancora, moltissimi dei 600mila italiani che soffrono di epilessia. Discriminazioni, soprattutto a scuola e sul lavoro, sono denunciate dai pazienti e in vista della Giornata internazionale sull’epilessia, che si celebra il 14 febbraio, malati e associazioni chiedono con forza che venga al piu’ presto approvato il disegno di legge al Senato che prevede nuove, importanti tutele per chi soffre di questa patologia. “Ci aspettiamo che la politica faccia un atto di amore per le persone con epilessia, malattia neurologica dovuta sia alla predisposizione genetica sia a lesioni cerebrali, approvando il ddl in Senato che prende finalmente in considerazione, in maniera globale, le persone affette da questa patologia e i loro diritti”, afferma Stefano Bellon, segretario della Onlus ‘Fuori dall’ombra’. Queste persone “sono spesso oggetto di pesanti discriminazioni, emarginate in campo sociale e soprattutto lavorativo. Lo stigma colpisce in maniera pesante e le persone con epilessia continuano a rimanere cittadini di serie B”. Il Ddl ‘Disposizioni concernenti il riconoscimento della guarigione e la piena cittadinanza delle persone con Epilessia’, la cui prima firmataria e’ la senatrice Paola Binetti (Udc), e’ al momento all’esame della commissione Bilancio del Senato. Tra gli obiettivi quello di informare i cittadini e i datori di lavoro, creare maggiore consapevolezza sui diritti esigibili e superare i tanti pregiudizi che ancora si hanno. Saranno introdotti degli strumenti di tutela che consentiranno di accedere ad alcuni benefici sociali, fino ad ora applicati in modo disomogeneo e limitati alle condizioni di estrema gravita’. Il ddl garantira’ anche la possibilita’ di somministrare i farmaci ai bambini a scuola e cerchera’ di semplificare l’iter per l’ottenimento e il rinnovo delle patenti di guida. Da parte sua, Binetti auspica che questa sia “la settimana giusta” perche’ in Senato si concluda l’iter della legge, che si occupa in particolare della tutela dei piu’ piccoli: “Bisogna investire sulla formazione degli insegnanti. Serve un’alleanza che vada oltre i confini del sistema sanitario e abbracci il contesto sociale”. Anche quest’anno, in occasione della Giornata Internazionale, si rinnova la tradizionale illuminazione dei monumenti italiani. Alle ore 20.00 del 14 febbraio, infatti, molti monumenti, tra cui il Colosseo e la Mole Antonelliana a Torino, si tingeranno di viola, il colore della lotta all’epilessia. E la Lice (Lega italiana contro l’epilessia) e’ al fianco dei pazienti con ‘Io vedo le stelle’, la campagna di sensibilizzazione che mette al centro il viaggio nello spazio, simbolo del superamento dei propri limiti. Testimonial della campagna l’astronauta Umberto Guidoni, protagonista di un video messaggio rivolto alle persone con epilessia e che sara’ presente all’evento celebrativo della Lice, che quest’anno ‘compie’ 50 anni, ospitato il 14 febbraio all’Asi – Agenzia Spaziale Italiana. Dalla Lice arriva anche un invito a vaccinarsi contro il Covid: “Il vaccino anti-Covid non e’ controindicato per chi assume i farmaci anticrisi e non vi e’ alcuna relazione o conseguenza del vaccino sull’epilessia. Nessun elemento appare in grado di far emergere evidenze che le persone con epilessia, compresi i bambini – conclude Laura Tassi, presidente Lice – possano avere maggiori rischi di effetti indesiderati con la vaccinazione”.

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Roberto Burioni: «L’omeopatia è una bufala, va esclusa da università e sanità pubblica»

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Roberto Burioni (foto Imagoeconomica in evidenza), virologo e professore all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non usa mezzi termini: «L’omeopatia è una bufala, senza alcuna base scientifica, e chi la somministra al posto di cure efficaci dovrebbe essere radiato». In una lunga intervista rilasciata a La Stampa, lo scienziato – noto divulgatore e autore del libro Omeopatia. Bugie, leggende e verità – attacca frontalmente il ricorso sempre più diffuso a questi rimedi alternativi.

«L’omeopatia si basa su teorie dell’Ottocento, del tutto superate»

Burioni spiega con chiarezza i fondamenti dell’omeopatia, nata oltre due secoli fa: «Si basa sull’idea che il simile curi il simile e che una sostanza diluita all’estremo aumenti di efficacia. Ma è un concetto privo di ogni logica scientifica». Fa un esempio provocatorio: «Provate a diluire il detersivo della lavatrice e vedrete se lava meglio».

Il paradosso degli studi a favore: «Misurano solo la suggestione»

Secondo il professore, i pochi studi che riportano benefici dell’omeopatia sono scientificamente deboli: spesso i pazienti sanno cosa stanno assumendo, e i medici che valutano gli effetti coincidono con quelli che hanno prescritto il prodotto. «Così si misura solo la suggestione, non l’efficacia reale», sottolinea.

«Medici e farmacisti devono essere sanzionati se la propongono come cura»

Burioni punta il dito contro i professionisti sanitari che avallano l’omeopatia: «Un medico che propone un rimedio omeopatico al posto di una terapia efficace deve essere espulso dall’Ordine». E ricorda due tragici casi: un bambino di 7 anni morto per un’otite e uno di 4 anni per una polmonite, entrambi curati da omeopati che hanno rifiutato farmaci salvavita.

«È assurdo che venga insegnata nelle università e detratta dalle tasse»

Il virologo definisce «abominevole» la presenza dell’omeopatia nei corsi universitari di medicina, paragonandola a insegnare astrologia in un corso di astronomia. Ma ancor più grave, secondo lui, è il suo riconoscimento fiscale: «È scandaloso che i preparati omeopatici siano detraibili dalle tasse al pari dei veri farmaci».

La denuncia finale: «Tutto questo accade perché c’è chi ci guadagna»

Burioni conclude la sua analisi puntando il dito contro gli interessi economici: «Università, medici, farmacisti e aziende ci lucrano. Ma il successo dell’omeopatia sottrae risorse a ciò che davvero serve alla nostra salute. Con la salute non si scherza!»

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Economia

Cresce il Pil italiano, ma vola anche l’inflazione: carrello della spesa a +2,6%, allarme dei consumatori

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L’economia italiana accelera nel primo trimestre del 2025, ma a pagarne il prezzo sono le famiglie, colpite da una nuova impennata dell’inflazione. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annua, portando la crescita acquisita per l’anno a +0,4%.

Un dato che soddisfa il governo: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di «segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche». Sulla stessa linea anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato come «l’Italia cresca più degli altri grandi Paesi europei». Infatti, l’Italia fa meglio di Germania (+0,2%) e Francia (+0,1%), ma è superata dalla Spagna (+0,6%).

Cresce il Pil ma volano i prezzi

Parallelamente, però, l’Istat ha certificato anche una risalita dell’inflazione, che ad aprile è salita al 2% (dall’1,9% di marzo). A preoccupare di più è il carrello della spesa, che registra un +2,6% su base annua, mentre l’inflazione di fondo (al netto di energetici e alimentari freschi) cresce da +1,7% a +2,1%.

Tra i principali fattori dell’aumento dei prezzi:

  • Alimentari: +3%

  • Servizi di trasporto: +4,4%

  • Voli internazionali: +31,6%

  • Voli nazionali: +26,3%

  • Alberghi e pensioni: +11,7%

L’allarme dei consumatori

Per il Codacons, questa inflazione significa un aggravio di +657 euro l’anno per una famiglia media, che sale a +895 euro per un nucleo con due figli. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha definito la crescita del Pil «una magra consolazione», giudicando «preoccupante» l’accelerazione dell’inflazione. Secondo Dona, il rischio recessione è concreto, soprattutto in caso di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti.

Fiducia dei consumatori in calo

Federdistribuzione segnala un calo di oltre due punti della fiducia dei consumatori, il livello più basso da marzo 2021. Confesercenti invita alla cautela, ricordando che rispetto al 2021 i prezzi degli energetici sono saliti del 70% e quelli degli alimentari del 20%. Confcommercio, pur confermando che «la crescita non è brillante», invita a un «moderato ottimismo», stimando una possibile discesa dei prezzi nei prossimi mesi, passato l’effetto pasquale.

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Esteri

Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

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Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

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