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Spettacoli

Con Carlo Conti riparte la prima serata di Rai 1, “Top Dieci” è hit show

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Quali sono stati i mestieri piu’ diffusi del 1960 e quali quelli del 2018? Quali i nomi scelti per le bambine, o la classifica dei dieci musei piu’ visitati nel 2019? Queste e tante altre domande per un programma che Carlo Conti ha definito “difficile da fare, perche’ senza pubblico, senza orchestra e senza balletto” ma “con tanto entusiasmo e con lo spirito di speranza, allegria, energia e la voglia di tornare a una normalita’”. “Un programma che si basa sulle classifiche ma dove la memoria ha uno peso specifico da protagonista e mai come in questo momento storico che stiamo attraversando assume un significato particolare, un pretesto per fare spettacolo, e per incuriosire e far giocare da casa”. Carlo Conti presenta cosi’ “Top Dieci”, il nuovo show di Rai1 (in collaborazione con Banijay Italia) che andra’ in onda per 4 settimane dagli studi televisivi “Fabrizio Frizzi” di Roma, in prima serata dalle ore 21.25, un varieta’ divertente e che rappresenta per l’ammiraglia del servizio pubblico il punto di ripartenza delle prime serate dopo lo stop delle produzioni per il ‘lockdown’. Da segnalare che la prima puntata andra’ in onda eccezionalmente di domenica 14 giugno (venerdi’ 12 su Rai1 la partita di Coppa Italia Juve -Milan alle 21 ndr), mentre le successive tre saranno trasmesse di venerdi’. “Un programma che gioca sulle classifiche – ha detto Conti alla presenza del direttore di Rai1 Stefano Coletta e del suo vice Claudio Fasulo- non solo musicali, ma con tante curiosita’. Ad esempio giocheremo con le cose piu’ rubate negli alberghi, con gli oggetti smarriti maggiormente nei mezzi pubblici e coinvolgeremo il pubblico sui social, ogni settimana sara’ diversa. Per la prima il quesito sara’: cosa vi e’ mancato di piu’ durante la quarantena. Per qualcuno magari il mare, per altri la fidanzata, o il fidanzato, per altri andare a trovare i parenti in un altra regione, vedremo”. Nel corso di ogni appuntamento due squadre composte ognuna da 3 vip si sfideranno su classifiche di ogni genere. Nella puntata del debutto la prima squadra sara’ formata da Christian De Sica, Serena Autieri e Alessandro Siani, denominati “I principi abusivi”; la seconda da Flavio Insinna, Maria Chiara Giannetta e Nino Frassica, denominati “I Don Matteo”. Ospiti della serata Roberto Mancini e Massimo Ranieri. Il loro compito sara’ di scoprire tante diverse “hit parade” legate alla cultura pop d’Italia: dalla musica allo sport, dall’attualita’ al cinema, dalla tv alla cultura, appunto, tracciando cosi’ un preciso identikit del nostro Paese e facendo rivivere usi, costumi e gusti degli italiani, in un viaggio attraverso gli anni, che arriva sino all’oggi”. Il direttore di rete Coletta assicura: “Ho voluto a tutti costi che la Rai e Rai1 riaccendessero a tutti i costi e ricominciare con Carlo Conti e’ ancora piu’ una veicolazione di allegria, sa semplificare, ho avuto il piacere di conoscerlo quando conduceva su Rai 3 Ieri oggi e domani. E’ una certezza per il servizio pubblico lo sappiamo, e’ sempre a disposizione anche nei momenti piu’ difficili. Con Top Dieci facciamo un test in un momento in cui la platea e’ ancora densa: ci siamo chiesti quale fosse la forma migliore per tornare. Abbiamo dovuto interrompere la Corrida perche’ senza pubblico non poteva proseguire, i David di Donatello sono andati in onda con lo studio vuoto”. “Abbiamo iniziato il gala dei David – aggiunge il conduttore toscano – e quasi non ci eravamo accorti di essere in onda, non lo abbiamo provato”. “La cosa che manca di piu’ e’ il calore del pubblico. A Top Dieci ci saranno gli applausi finti come supporto, le risate no”. Carlo chiudera’ la stagione estiva con i Music Award per aiutare tutto il settore. “E’ tutto in divenire dalla A alla z, posso solo dire che saranno a settembre dall’Arena di Verona, ma i lavori sono in corso in via di definizione”. Coletta annuncia anche che ci sara’ invece per la prossima stagione di Tale e Quale show “e’ una garanzia”. A chi chiede a Conti del suo lockdown replica di considerarsi un privilegiato “l’ho passato con mia moglie, mio figlio, poi certo se penso quelle immagini che ci hanno restituito i notiziari con il passaggio dei camion con le bare, il santo padre da solo in piazza san Pietro, immagini che ci porteremo tutti nel cuore”. Ma lei cosa risponderebbe alla domanda cosa le e’ mancato durante la quarantena? “Forse niente, visto che ero circondato dai miei affetti, magari guardare un tramonto al mare”. Circa la sua personale classifica Carlo Conti mette sul podio Pink Floyd, Imagine e i Genesis, mentre il primo degli italiani non si discute, e’ Lucio Battisti.

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Spettacoli

Gwyneth Paltrow è stanca della dieta, ‘ora mangio pane e pasta’

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Gwyneth Paltrow ha affermato di essere tornata a mangiare cibi che in precedenza aveva eliminato dalla sua rigidissima dieta, tra cui pane, pasta e formaggio. Lo riporta la Bbc. L’attrice premio Oscar, diventata negli anni una guru del salutismo ha seguito e promosso diversi regimi alimentari negli anni. “Ho seguito per un certo periodo una dieta macrobiotica ferrea e così sono diventata ossessionata da un’alimentazione molto, molto sana”, ha detto nell’ultima puntata del suo podcast spiegando di essersi dedicata al “benessere e al cibo” a causa del cancro alla gola che ha ucciso il padre. Poi lei e il secondo marito, Brad Falchuk, hanno iniziato a seguire la dieta paleo, basata sul principio che ci si debba nutrire “come i nostri antenati”. Di recente però, Paltrow ha ricominciato a mangiare “pane a lievitazione naturale e un po’ di formaggio e un po’ di pasta”.

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Musica

Rocco Hunt, il ragazzo di giù diventa grande: “Ho 30 anni e ancora la rabbia del Sud”

Esce l’album Ragazzo di giù: tra neomelodico, rap e introspezione, la maturità artistica di un figlio del Sud.

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A 30 anni, Rocco Hunt ha già alle spalle 15 anni di carriera, una vittoria a Sanremo, hit estive, strofe militanti e un’identità artistica sempre più nitida. Ma oggi, con il nuovo album Ragazzo di giù, in uscita venerdì, Rocco — per molti ancora affettuosamente “Rocchino” — completa un percorso che lo conferma maturo, consapevole e profondamente legato alle sue radici.

“Sono fortunato, canto chi non lo è stato”

Il brano che dà il titolo al disco è un manifesto identitario.
“Io sono il ragazzo di giù fortunato”, spiega Rocco, “quelli che canto sono stati meno fortunati, magari non hanno dovuto lasciare casa, ma hanno pagato altri prezzi”. La nostalgia per la sua terra non è solo geografica, è memoria viva di un mondo che spesso si perde tra le distanze culturali.

Tra disagio e riscatto: “A Nord si perdono i valori”

“Oggi Napoli fa figo, ma vivere al Nord è diverso”, dice. Il successo, per lui, ha un prezzo. “Contano i numeri, non i valori”, afferma, parlando anche del figlio Giovanni, 8 anni, cresciuto tra Milano e Napoli: “Ha un accento diverso, ma deve sapere da dove viene, imparare l’inglese e la cazzimma partenopea”.

Il dialetto come identità: “È mamma, papà e biberòn”

Per Rocco il dialetto non è solo stile, ma lingua del cuore:
“È la strada dove sei cresciuto, la voce dei tuoi nonni, il suono dell’anima”. E anche se ha girato l’Italia e il mondo, resta anima di Scampia, del Sud e dei suoi contrasti.

Il rap, il neomelò, e il coraggio delle parole

Ragazzo di giù è un album eterogeneo, che passa da Gigi D’Alessio a Massimo Pericolo, da Irama a Baby Gang, mischiando il rap con la melodia napoletana e l’attualità più bruciante. In Demone santo, per esempio, denuncia con rabbia il crollo del ballatoio della Vela di Scampia:
“Quelle creature sono vittime dello Stato. A che serve il tricolore sulle bare bianche, se Cristo in quelle case non ci entra?”

Sanremo, De Filippo e il mare della costiera

Nel disco anche introspezione e memoria, con brani come ‘A notte, ispirato a Eduardo De Filippo, e Domani chissà, dove Rocco rievoca lo scugnizzo che si tuffava a bomba nel mare della costiera. E non manca un pensiero al futuro:
“Vorrei un secondo figlio”, dice, ma con il timore delle malattie, dei sacrifici, della fragilità.

Il tour: dal Molise a Milano, passando per la Reggia

Il tour estivo partirà il 20 giugno da Campobasso, con gran finale l’11 settembre alla Reggia di Caserta e il 6 ottobre all’Unipol Forum di Milano.
“Senza le mie radici non sarei quello che sono”, conclude Rocco.
E quando gli chiedono se oggi è ancora “‘nu juorno buono”, risponde senza esitazioni:
“Sì. Ma è sempre più difficile non vedere le nuvole all’orizzonte”.

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Spettacoli

Sara Tommasi, “dalla Bocconi al porno, guadagnavo 10mila euro a sera “ho perso tutto e sono rinata”

La confessione dell’ex showgirl: “Il dolore mi ha formata. Ma oggi ho una vita sana e felice”.

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In un’intervista al Corriere della Sera, Sara Tommasi (foto Imagoeconomica) si racconta con tenerezza e consapevolezza, rievocando il passato tra luci e ombre, e descrivendo il presente con un sorriso nuovo, accanto al marito e agente Antonio Orso, sposato nel 2021 in piena pandemia.

Ora sto bene”, dice. Non prende più farmaci da quando si è sposata, vive tra Terni e Sharm el-Sheikh, ha una vita regolare, dorme bene, fa palestra, lavora con equilibrio. E soprattutto si sente amata.

Il passato doloroso e la malattia

La Tommasi racconta con sincerità gli anni più difficili, segnati da un disturbo bipolare che lei stessa con coraggio ha ammesso pubblicamente: “Il problema è quando non si accetta la malattia. Si fanno errori da cui non si può più tornare indietro”. Fa riferimento anche ai film porno, al processo per violenza sessuale poi conclusosi con l’assoluzione degli imputati, e al dolore per non aver ascoltato la madre, che le chiedeva di curarsi. “Ce l’ho con me stessa”, confessa.

Gli affetti, le radici, il nuovo inizio

Ricorda con amore la madre Cinzia, scomparsa tre anni fa per il Parkinson, e la sua infanzia a Terni tra le merende in pasticceria dai nonni e i sogni da bambina. Confessa di essersi persa con le droghe, cercando conforto fuori dai farmaci prescritti: “Mi ha fatto uscire di testa”. Ma oggi, grazie ad Antonio, è rinata: “Quando mi parla, io mi sento bene”.

Carriera e ricordi felici

Rivive con emozione i momenti d’oro della carriera: Paperissima, l’Isola dei Famosi, Chiambretti Night, il calendario per Max. Parla con affetto di Gerry Scotti, Fabrizio Frizzi, Simona Ventura, e rivela che una delle esperienze più belle è stata proprio l’Isola, nel 2006.

A sorpresa, aggiunge: “Mi piacerebbe condurre un programma solare. E c’è l’idea di un docufilm sulla mia vita, per parlare di bipolarismo”.

Il futuro tra sogni e consapevolezza

Non esclude l’adozione: “Ho avuto un’operazione all’utero, la gravidanza sarebbe a rischio. Ma ci stiamo pensando”. Intanto si gode i piccoli gesti, il gelato con il marito, gli incontri con i suoi suoceri. E ammette: “Siamo ancora nella fase adolescenziale del nostro amore”.

Infine, il senso profondo del suo percorso: “Il dolore ti forma. Ma bisogna imparare a valorizzare quello che si ha. Io l’ho capito quando ho perso tutto”.

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