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Chiesa-Juve è rottura, Osimhen sempre in stand by

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Quando in fase di precampionato, o nella finestra invernale di mercato, un giocatore importante non viene convocato per una gara o abbandona il gruppo ciò prelude a una cessione. Tra i casi più clamorosi si ricorda quello di Ibrahimovic che abbandona il ritiro dell’Inter negli Usa nel luglio 2009 per andare al Barcellona in cambio di Eto’o.

E così l’esclusione di CHIESA dall’amichevole della Juve a Pescara con i francesi del Brest, con l’assenza nella lista della rosa, significa rottura definitiva tra l’attaccante azzurro e il club bianconero. Il suo contratto scade a giugno 2025 e ora gli occhi degli osservatori e dei tifosi saranno a maggior ragione concentrati sul figlio d’arte e sul suo futuro approdo. Il neo allenatore Thiago Motta ha invece potuto chiamare per la prima volta il nuovo acquisto DOUGLAS LUIZ.

Altra squadra di punta e altra punta in bilico. OSIMHEN appare da giorni in stand-by, in attesa che si concretizzi un’offerta adeguata, più probabilmente dalla Premier. Difficile l’operazione col Chelsea che includa il passaggio di LUKAKU al Napoli più decine di milioni di conguaglio da parte degli inglesi. Intanto, qualche testata sportiva britannica si chiede se il nigeriano valga davvero così tanto, considerando che la sua ultima stagione – compresa la Coppa d’Africa – non è stata memorabile come la precedente. Una osservazione che vale peraltro per tutto il Napoli. Così i casi CHIESA e OSIMHEN pesano in parte sui programmi di Juventus e Napoli.

I bianconeri aspettano però di arrivare al difensore del Nizza TODIBO – non convocato, guarda un po’, per l’amichevole di domani col Lecce, e sperano sempre di strappare KOOPMEINERS all’Atalanta. Si muove la Fiorentina, che vede scivolarle tra le dita Nico GONZALEZ, conteso proprio dai bergamaschi e bianconeri. Il club viola, quasi preso TESSMANN dal Venezia, chiede al Genoa GUDMUNSSON, potenziale obiettivo anche dell’Inter. Il club viola ha proposto un prestito oneroso a cinque milioni con diritto di riscatto che può diventare obbligo a 20 milioni a determinate condizioni. Molto attiva è sempre l’Udinese, che ha reso ufficiale l’arrivo di KARLSTROM, esperto centrocampista svedese che viene dal club polacco del Lech Poznan.

L’Inter aspetta il ritorno di Lautaro Martinez e CARBONI, in vacanza posticipata per la Coppa America vinta con l’Argentina. Il capitano nerazzurro dovrebbe anticipare il rientro di qualche giorno rispetto al previsto, fissato da Inzaghi al 7-8 agosto. CARBONI, giovane attaccante talentuoso ex Monza, non dovrebbe fermarsi molto nel gruppo campione d’Italia in carica, essendo sempre più vicino al Marsiglia. Il Milan, infine, ritrova Theo Hernandez, Maignan e Reijnders, che sono tornati a Milanello per allenarsi, ma non solo: per il portiere e il laterale sinistro francesi non è ancora sciolto il nodo del rinnovo del contratto.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Calcio: Coppa del Re, follia Rudiger, rischia pesante squalifica

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Il Clasico valido per la finale di Coppa del Re è stato vinto dal Barcellona ai tempi supplementari al termine di una partita ricca di episodi e colpi di scena. Nel finale, però, il Real Madrid oltre alla partita ha perso anche la testa protestando in modo troppo veemente nei confronti dell’arbitro.

Alla fine i giocatori espulsi nella squadra di Carlo Ancelotti sono così stati addirittura tre, ma a rischiare moltissimo è soprattutto uno di loro: Antonio. Nel finale dei tempi supplementari, col Barcellona avanti per 3-2 grazie al goal realizzato da Koundé, il Real Madrid ha protestato in modo veemente contro l’arbitro: alla fine il direttore di gara ha estratto ben tre cartellini rossi per proteste nei confronti di Lucas Vasquez, Jude Bellingham e Antonio Rudiger.

A rischiare più di tutti però sarebbe l’ex difensore, tra le altre, di Roma e Chelsea. Rudiger ha perso letteralmente la testa dopo un fischio dell’arbitro in favore del Barcellona ed ha lanciato un oggetto, sembra la borsa del ghiaccio, in direzione del direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso mentre i compagni cercavano di trattenere Rudiger per evitare il peggio. Ora il difensore dei blancos rischia una pesante squalifica.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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