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C’è anche Carelli nella squadra che affiancherà Di Maio per rilanciare il M5S sul territorio e al Governo: ecco i nomi dei facilitatori e il voto di ratifica su Rousseau

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Al via il voto sulla piattaforma Rousseau sui cosiddetti “facilitatori” ovvero la squadra  che contribuirà a ridisegnare il M5S affiancando il capo politico, Luigi Di Maio. I nomi dei “prescelti” ora soggetti alla valutazione della rete sono: Barbara Floridia (Formazione e personale); Emilio Carelli (Comunicazione); Paola Taverna (Attivismo locale); Danilo Toninelli (Campagne elettorali); Ignazio Corrao (Supporto Enti locali amministrati dal MoVimento 5 Stelle); Enrica Sabatini (Coordinamento e affari interni), socia dell’associazione Rousseau e considerata fedelissima di Davide Casaleggio. “A partire dalle ore 10 di oggi, giovedì 12 dicembre fino alle ore 15:00 di sabato 14 dicembre – si legge sul blog – tutti gli iscritti del MoVimento 5 Stelle abilitati al voto sono chiamati a votare sulla piattaforma Rousseau per decidere i componenti del Team del Futuro e confermare o meno i nominativi dei facilitatori nazionali delle 6 aree organizzative proposti dal capo politico”. Ogni iscritto può esprimere una preferenza unica (Sì/No) per confermare o meno l’intera rosa dei nomi proposta dal capo politico. Non solo. Al voto su Rousseau anche i componenti del team del futuro. “Si votano i progetti presentati per ciascuna delle 12 aree tematiche. Per ogni area tematica vincerà un solo progetto che avrà ottenuto più voti; i candidati facilitatori tematici proponenti dei progetti vincitori e i loro team entreranno a far parte del Team del Futuro del MoVimento 5 Stelle”.

Facilitatori del M5S. C’è anche l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli

Nel post viene  spiegato che per ciascuna delle cinque aree tematiche -Agricoltura e pesca, Sicurezza e Difesa, Esteri e Unione Europea, Ambiente ed Innovazione- è pervenuto “un solo progetto rispettante tutti i requisiti previsti dal Regolamento, dunque i team proponenti entrano a far parte automaticamente del Team del Futuro”. Anche quello sul team del futuro, dunque, si presenta sostanzialmente come un voto di ratifica. Ed ecco i team. “Agricoltura e pesca, il progetto si chiama ‘Agricoltura e pesca sostenibili: tradizione e innovazione, alla luce della globalizzazione’ i componenti del team sono: Luciano Cadeddu (facilitatore); Dedalo Pignatone, Piergiorgio Fabbri; Roberto Caiazzo; Michele Di Tursi; Paolo Maria Mosca; Raffaele Nalli; Daniela Rondinelli”; Esteri e Unione Europea, il progetto si chiama ‘Il futuro del mondo: dall’artico alle stelle’ i componenti del team sono: Iolanda Di Stasio (facilitatore); Simona Suriano; Erika Baldin; Erika Alessandrini; Patrizia Milazzo; Giorgio Magistrelli; Andrea Boffi; Marco Simonelli e Francesco Manta: Innovazione, il progetto si chiama ‘Verso il 5.0’ i componenti del team sono: Luca Carabetta (facilitatore); Niccolò Invidia, Maria Degli Angeli, Alessio Marsili, Maria Laura Mantovani, Anna Amati, Gianmarco Carnovale; Mauro Poggio e Vincenzo Di Nicola; Sicurezza e Difesa: il progetto si chiama ‘Una rete per la Sicurezza e la Difesa’ i componenti del team sono: Luca Frusone (facilitatore); Emanuela Corda; Luigi Piccirillo; Marcello La Rosa; Aniello Prisco; Andrea Grigoletto; Antonio Teti; Umberto Saccone; Vincenzo Siani.; Ambiente, il progetto si chiama ‘Green Team’ i componenti del team sono: Giampiero Trizzino (facilitatore); Federica Daga; Giovanni Perrino; Carmela Auriemma; Alberto Zolezzi; Massimo Felice De Rosa; Antonio Salvatore Trevisi; Vincenzo Viglione; Annalisa Gussoni.

 

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Zelensky: da Meloni una posizione chiara, la apprezzo

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“Oggi a Roma ho incontrato la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell’importanza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane”. Lo ha scritto su X Volodymyr Zelensky. “46 giorni fa l’Ucraina – scrive – ha accettato un cessate il fuoco completo e incondizionato e per 46 giorni la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, è stata prestata particolare attenzione all’importanza di esercitare pressioni sulla Russia”. Ed ha aggiunto: “Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni”.

Il leader ucraino ha aggiunto di aver “informato” la premier italiana “degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C’è una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina”.

(la foto in evidenzaè di Imagoeconomica)

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Fratelli d’Italia risale nei sondaggi: cala il Pd, stabile il M5S

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Ad aprile, la politica internazionale ha fortemente influenzato l’opinione pubblica italiana. Gli avvenimenti chiave sono stati l’avvio dei dazi da parte degli Stati Uniti, gli incontri della premier Giorgia Meloni con Donald Trump e il vicepresidente americano Vance, la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza, oltre alla scomparsa di papa Francesco. Questi eventi hanno oscurato le vicende della politica interna, come il congresso della Lega, il decreto Sicurezza e il dibattito sul terzo mandato per i governatori.

Ripresa di Fratelli d’Italia e consolidamento del centrodestra

Secondo il sondaggio Ipsos per il Corriere della Sera, Fratelli d’Italia torna a crescere, attestandosi al 27,7%, oltre un punto in più rispetto al mese precedente. Il recupero è legato all’eco positiva degli incontri internazionali della premier e alla riduzione delle tensioni interne alla maggioranza. Forza Italia si mantiene stabile all’8,2%, mentre la Lega scende all’8,2% (-0,8%).

Nel complesso, il centrodestra si rafforza leggermente, mentre le coalizioni di centrosinistra e il Campo largo registrano piccoli cali.

Opposizione in difficoltà: Pd in calo, M5S stabile

Il Partito Democratico cala ancora, arrivando al 21,1%, il punto più basso dell’ultimo anno, penalizzato da divisioni interne soprattutto sulla politica estera. Il Movimento 5 Stelle, invece, resta stabile al 13,9%, grazie al chiaro posizionamento pacifista.

Le altre forze di opposizione non mostrano variazioni rilevanti rispetto al mese precedente.

Governo e premier in lieve ripresa

Anche il gradimento per l’esecutivo cresce di un punto, raggiungendo il 41%, mentre Giorgia Meloni si attesta al 42%. Sono segnali deboli ma indicativi di un possibile arresto dell’erosione di consensi degli ultimi mesi.

I leader politici: lieve crescita per Conte e Renzi

Tra i leader, Antonio Tajani registra il peggior risultato di sempre (indice di 28), mentre Giuseppe Conte cresce di un punto, raggiungendolo. Piccoli cali si registrano anche per Elly Schlein e Riccardo Magi. In lieve risalita di un punto anche Matteo Renzi, che resta comunque in fondo alla classifica.

Più partecipazione elettorale

Un dato interessante riguarda la crescita della partecipazione: l’area grigia degli astensionisti e indecisi si riduce di tre punti. Resta da vedere se sarà un fenomeno duraturo o temporaneo.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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