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Cronache

Campi Flegrei, un 2024 da record: terremoti e deformazioni ma segnali di rallentamento

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Il 2024 è stato l’anno più intenso dall’inizio dell’attuale crisi bradisismica ai Campi Flegrei, con ben 6.740 terremoti registrati. Tuttavia, ci sono segnali di rallentamento: da agosto, sia il numero di scosse sia la velocità delle deformazioni del suolo sono diminuiti, passando da due centimetri al mese (tra aprile e luglio) a circa un centimetro al mese.

Le deformazioni del suolo rimangono significative, ma la geochimica dell’area flegrea appare stabile: la diffusione di CO2 nell’area della Solfatara è scesa a 3mila tonnellate al giorno, pur continuando a riflettere il riscaldamento e la pressurizzazione del sistema idrotermale.

La crisi bradisismica iniziata nel 2005 ha portato, fino ad oggi, a un sollevamento complessivo di 137 centimetri nel punto massimo della caldera, situato al Rione Terra di Pozzuoli. Il 2024 ha visto un’accelerazione con 19 centimetri di sollevamento registrati nell’anno. Nonostante questo, il rallentamento osservato dalla scorsa estate lascia spazio a un cauto ottimismo.

Tuttavia, rimane sotto osservazione l’anomalia geodetica rilevata presso l’Accademia Aeronautica, dove una zona di debolezza crostale continua a destare attenzione. Sciami sismici localizzati in questa area, come quelli del 6 dicembre e del 17-18 agosto, hanno evidenziato movimenti del suolo di pochi millimetri, dimostrando l’attività persistente ma localizzata.

Nel 2024, il numero di terremoti è stato più del doppio rispetto al 2022, rendendolo l’anno più energetico dall’inizio della crisi. I mesi più intensi sono stati aprile e maggio, con rispettivamente 1.252 e 1.525 scosse. Il terremoto più forte dell’anno, di magnitudo 4.4, si è verificato il 20 maggio, segnando un record negli ultimi quarant’anni.

Nonostante l’elevato numero di scosse, il 98,7% di esse ha avuto una magnitudo inferiore a 2, risultando a bassa energia. Eventi più significativi, con magnitudo superiore a 3, sono stati venti durante l’anno, tutti percepiti dalla popolazione.

La crisi bradisismica ai Campi Flegrei richiede un costante monitoraggio. L’Osservatorio Vesuviano dell’INGV mantiene attiva una sorveglianza h24 per valutare eventuali sviluppi. L’allerta gialla, in vigore dal 2012, resta confermata. Per dichiarare la fine della crisi, sarebbe necessario osservare una riduzione significativa dei terremoti e un abbassamento del suolo.

L’anno appena iniziato sarà decisivo per capire se i segnali di rallentamento del 2024 rappresentano l’inizio di una fase più stabile o semplicemente una pausa temporanea in un fenomeno complesso e imprevedibile.

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Domani i funerali della bimba di 4 anni morta nel Napoletano

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Si svolgeranno domani, alle ore 16 nella parrocchia di San Nicola di Castelvenere (Benevento) i funerali di Alessandra, la bambina di 4 anni morta in circostanze ancora da chiarire in un’abitazione di Tufino, in provincia di Napoli, nella notte tra il 14 e 15 dicembre dello scorso anno, dopo una caduta da una scala a chiocciola. Lo rende noto Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere, dove la bimba risiedeva ufficialmente. Sulle cause, non del tutto chiare, della morte di Alessandra indaga la Procura di Nola.

Due zii della bambina sono stati iscritti nel registro degli indagati. A carico della coppia di coniugi, presso cui la piccola era stata collocata dai servizi sociali, si ipotizzerebbero i reati di maltrattamenti e omicidio colposo. La morte della bambina risale alla sera del 13 dicembre scorso e sarebbe stata provocata dalle ferite conseguenti a quella che si ipotizza sia stata una caduta accidentale dalla scala interna dell’abitazione. Sembra che in un primo momento le condizioni della piccola non fossero state considerate così gravi, ma quando sul posto sono giunti i medici del 118, per la bambina non c’è stato più nulla da fare. Due le telefonate fatte al 118 quella sera: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra si citava invece la caduta dalle scale. “La nostra comunità – aggiunge il primo cittadino – si unisce commossa ai genitori e ai nonni della piccola Alessandra per la sua tragica scomparsa”.

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Tragedia a Lanciano durante il corteo del 25 aprile: un morto e tre feriti investiti da un’auto

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Doveva essere una mattina di celebrazione e memoria quella di oggi a Lanciano, in occasione del 25 aprile. Invece, si è trasformata in tragedia quando una Lancia Musa ha travolto un gruppo dell’Anpi, che si stava dirigendo verso piazza Plebiscito per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune.

Un uomo di 81 anni muore sul colpo

Nell’incidente ha perso la vita un uomo di 81 anni, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni non sono gravi, come ha comunicato la Asl Lanciano Vasto Chieti: al pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” sono giunti il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, e due donne. Si attendono gli esiti degli esami radiologici per valutare l’entità dei traumi. In assenza di lesioni significative, verranno trattenuti in Osservazione Breve.

Le indagini della Polizia: dinamica ancora da chiarire

La Polizia è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il conducente, fortemente provato, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto successo, se non di essere rientrato in auto dopo aver partecipato al momento celebrativo davanti al monumento agli Eroi Ottobrini. Al termine della cerimonia, i partecipanti si erano diretti a piedi verso il centro, percorrendo via del Torrione, dove l’auto ha improvvisamente sfrecciato tra loro a tutta velocità, travolgendo il gruppo.

Un dramma inaspettato che ha scosso profondamente la comunità di Lanciano proprio nel giorno della Festa della Liberazione.

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Addio a Nicola Rivelli, Forza Italia saluta un uomo di politica e cultura

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È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.

Un protagonista della Seconda Repubblica

Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».

Politico, artista, cittadino

Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.

Una presenza costante e leale

«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».

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