Collegati con noi

Cronache

Bloccati nella funivia del Faito, 16 passeggeri messi in salvo / VIDEO

Un cavo cade sui binari della Circumvesuviana: cabine ferme per un’ora. L’Eav: “Tutti illesi”. Coordinamento della Prefettura di Napoli.

Pubblicato

del

Attimi di tensione oggi pomeriggio sulla funivia del Faito, che collega Castellammare di Stabia al monte Faito, dove sedici passeggeri sono rimasti bloccati per oltre un’ora in una cabina sospesa a causa di un guasto tecnico. L’impianto si è arrestato improvvisamente dopo che un cavo è caduto sulla sottostante linea aerea della Circumvesuviana, a ridosso della stazione di Castellammare.

Immediato l’intervento dei soccorsi

Secondo quanto comunicato dall’Ente Autonomo Volturno (Eav), gestore della funivia, i passeggeri “non hanno riportato ferite e stanno scendendo in sicurezza”. Le operazioni di salvataggio, coordinate dalla Prefettura di Napoli, hanno previsto l’uso di imbragature per far scendere uno alla volta i passeggeri dalla cabina sospesa nel vuoto, fortunatamente a poca distanza dal suolo.

A documentare i soccorsi è stato lo stesso presidente di Eav, Umberto De Gregorio, che ha postato un video sui social in cui si vede uno dei passeggeri mentre viene calato lentamente a terra dai tecnici specializzati.

Nessuna conseguenza per i passeggeri

La prontezza e la professionalità delle squadre di soccorso hanno evitato conseguenze più gravi. Il guasto ha attivato automaticamente i sistemi di sicurezza, bloccando le cabine e permettendo l’avvio immediato delle operazioni di recupero.

Sono stati condotti tutti a terra i 16 passeggeri rimasti bloccati su un vagone della funivia del Faito a poca distanza dalla stazione di partenza. L’emergenza non è ancora del tutto rientrata: l’Eav, azienda che gestisce l’impianto, solo ora fa sapere che sono in corso verifiche su un altro vagone, rimasto bloccato nei pressi della stazione a monte, dove non è chiaro se siano presenti o meno dei passeggeri.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

La rivoluzione di Eugenia Carfora, la preside che ha trasformato Caivano

Pubblicato

del

Nessun ragazzo è perduto. Il cambiamento è sempre possibile. Vietato arrendersi. Sono le tre regole non scritte che guidano da anni il lavoro instancabile di Eugenia Carfora (foto Imagoeconomica in evidenza), dirigente dell’Istituto superiore “Francesco Morano” di Caivano, nel cuore del Parco Verde, una delle realtà più difficili della provincia di Napoli. Da quando è arrivata, nel 2007, ha fatto della scuola un presidio di legalità, bellezza e speranza.

La sfida iniziata dai banchi

All’arrivo della preside, il “Morano” era una scuola dimenticata, con uscite di sicurezza ostruite, aule fatiscenti e strutture abbandonate. Eugenia Carfora ha ripulito muri e coscienze, ha coinvolto genitori, professori e studenti in una grande operazione di rigenerazione. Oggi l’istituto è un modello: ha una palestra funzionale, un orto per l’indirizzo agrario, laboratori moderni per informatica e meccatronica, una cucina per l’alberghiero. E soprattutto ha ritrovato la dignità.

Una serie tv per raccontare la sua storia

La sua vicenda sarà al centro di una serie tv Rai1 intitolata “La preside”, diretta da Luca Miniero e interpretata da Luisa Ranieri, che ha conosciuto personalmente la dirigente. «Non pensavo di dovermi esporre così per salvare un ragazzo o dire che la scuola è bella», ha commentato Carfora, commossa ma determinata. La fiction punta a raccontare la forza della scuola pubblica e il valore della cultura in territori difficili.

Una vocazione totale

Instancabile, sempre presente, la preside Carfora vive la scuola come una missione assoluta. «Sono malata di scuola», ammette. Anche a scapito della famiglia: «Ho un marito meraviglioso che è una mia vittima. Non sono stata una buona madre, ma i miei figli oggi sono come me». Non si è mai fermata davanti alle difficoltà: ha affrontato i pregiudizi, è andata a cercare i ragazzi casa per casa, ha sognato l’impossibile.

“Mi voglio spegnere tra i miei ragazzi”

«Mi offende sentir dire “poveri ragazzi” — spiega — perché in quell’espressione c’è già la resa. Io credo che ognuno di loro possa farcela». E quando pensa alla fine, confessa: «Non vorrei morire nel mio letto, ma fra i ragazzi, qui a scuola».

Continua a leggere

Cronache

Traghettopoli, tra i beneficiari dei biglietti omaggio Tirrenia anche Beppe Grillo e il figlio

Pubblicato

del

Il comico non è indagato, ma il suo nome compare nelle carte dell’inchiesta genovese. Tra i beneficiari dei biglietti gratuiti concessi dalla compagnia di navigazione Tirrenia, emergono anche Beppe Grillo, suo figlio Ciro e i coetanei coinvolti con lui nella vicenda giudiziaria per il presunto stupro di una studentessa italo-norvegese nella villa sarda del fondatore del Movimento 5 Stelle. Il loro nome compare nelle carte di “Traghettopoli”, la maxi inchiesta della Procura di Genova coordinata dal pm Walter Cotugno, che indaga su un presunto sistema di favori e biglietti omaggio nel mondo dei trasporti marittimi.

Nessun indagato, ma l’ombra del privilegio

Grillo e gli altri non sono indagati, ma la loro presenza nella lista dei beneficiari rappresenta un elemento significativo dal punto di vista politico e simbolico. A far rumore è il coinvolgimento di chi, come Grillo, si è sempre presentato come il paladino della legalità e della lotta ai privilegi della casta. Il momento è delicato per l’ex comico, già ai margini del suo stesso movimento dopo la rivoluzione voluta da Giuseppe Conte, che ha preso le redini del partito.

34mila biglietti omaggio in sei anni

Secondo gli investigatori, in sei anni le compagnie del gruppo Onorato avrebbero distribuito quasi 34mila biglietti gratuiti. Un dato che, secondo la Procura, dimostrerebbe l’esistenza di un “meccanismo corruttivo impressionante”, con coinvolgimenti in diversi settori delle forze dell’ordine, delle capitanerie di porto, di almeno due magistrati e funzionari pubblici. I beneficiari ricevevano i biglietti in cambio di presunti trattamenti di favore.

Achille Onorato si avvale della facoltà di non rispondere

Nell’inchiesta è indagato anche Achille Onorato, figlio dell’armatore Vincenzo Onorato. Il giovane imprenditore si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio, senza che sia stata richiesta alcuna misura cautelare nei suoi confronti. Il suo nome compare accanto a quelli di dirigenti e referenti del gruppo Onorato che avrebbero avuto ruoli centrali nella gestione del sistema dei biglietti.

Il precedente: il caso archiviato a Milano

Nei mesi scorsi il tribunale di Milano ha archiviato un’altra indagine che vedeva coinvolti Beppe Grillo e Vincenzo Onorato per presunto traffico di influenze illecite. L’accusa sosteneva che Grillo, tra il 2018 e il 2019, avesse girato a tre parlamentari del Movimento richieste di aiuto da parte di Onorato, in cambio di contratti pubblicitari per promuovere la compagnia Moby sul suo blog. La Procura ha infine stabilito che non c’erano elementi sufficienti per procedere.

 

Continua a leggere

Cronache

Trovata morta la 23enne scomparsa a Bologna

Pubblicato

del

E’ stata trovata morta in serata la ragazza di 23 anni di cui era stata denunciata ieri la scomparsa a Bologna. La polizia aveva avviato indagini e ricerche. Non si esclude che si tratti di un gesto volontario, ma saranno fatti accertamenti.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto