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Cronache

Bimbo di 18 mesi ingerisce il metadone e muore

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Omicidio colposo in concorso. E’ l’accusa contestata ai genitori di un bambino di appena 18 mesi, morto lo scorso 15 settembre in un paese della provincia di Grosseto. A causare il decesso del piccolo sarebbe stata un’intossicazione acuta di metadone. Questa la conclusione a cui sono arrivati i consulenti del sostituto procuratore di Grosseto Anna Pensabene, titolare delle indagini condotte dai carabinieri, in base alle analisi tossicologiche effettuate. Sempre per i consulenti il piccolo sarebbe stato “esposto anche ad altre sostanze stupefacenti”. Secondo la ricostruzione dell’accusa il bambino avrebbe ingerito il metadone in casa, senza che la madre se ne accorgesse, cosi’ come sarebbe stato esposto alle altre sostanze a casa. Atteso ora l’esito della perizia del consulente dei genitori, nominato quando e’ stata disposta l’autopsia. I due, 35 anni il padre, 10 anni piu’ giovane la madre, assistiti dall’avvocato Sabrina Pollini, hanno ricevuto due giorni fa l’avviso di garanzia con l’accusa di omicidio colposo, contestualmente alla notifica di un decreto di perquisizione della loro abitazione da parte dei carabinieri. I militari si sono presentati a casa della coppia martedi’ mattina, con i cani antidroga. Sarebbero stati trovati hashish e anche una bottiglia vuota di metadone. Quel 15 settembre, secondo quanto ricostruito, il bambino, dopo essere stato messo a dormire, inizio’ a sentirsi male, respirando sempre piu’ affannosamente. Fu il padre, tornato a casa dal lavoro dopo pranzo, ad accorgersi che non stava bene. Dopo averlo preso in braccio lo porto’ di corsa nella sede della Misericordia del paese dove furono tentate tutte le operazioni di rianimazione. Inutilmente pero’. Gli inquirenti fin da subito avevano escluso che il decesso potesse attribuirsi ad atti di violenza subiti dal bambino: non presentava alcuna lesione o segno. Per chiarire comunque le cause del decesso furono disposti l’autopsia e i successivi accertamenti tossicologici. Il pm Anna Pensabene ha anche fatto sequestrare i cellulari della coppia per “ricostruire compiutamente i fatti il giorno della morte” del piccolo. Un decesso che fu un choc per tutto il paese dove il bambino viveva con i genitori: il giorno dei funerali fu anche decretato il lutto cittadino.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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