Collegati con noi

Cronache

Don Camillo-Peppone in salsa romana, è scontro tra prete e mini-sindaco scontro sull’uso di una piazza

Pubblicato

del

La sede del municipio e della chiesa sono ‘dirimpettaie’, eppure il minisindaco e il parroco praticamente non si sono mai incontrati. Di recente quella che poteva apparire mutua indifferenza si e’ trasformata in contesa e in ballo c’e’ il futuro dello spazio condiviso. La ‘battaglia’ di piazza Sempione, a nord della Capitale, riporta indietro le lancette di circa 50 anni in un’inedita riedizione di Don Camillo e Peppone in salsa romana. Con in mezzo la statua di una Madonnina. Ad accendere lo scontro nella nuova Brescello e’ il progetto di pedonalizzazione della piazza dove insistono sia la sede del municipio che la parrocchia dei Ss Angeli Custodi. Il piano, che prevede anche lo spostamento della statua della Madonnina che ora sorge al centro della piazza, da tempo viene aspramente contestato da un comitato di cittadini della zona e la parrocchia SS. Angeli Custodi ha deciso di stare al loro fianco. In particolare, Don Mario ha dato voce al malcontento del quartiere nel notiziario della parrocchia. Sotto un brano religioso su “Gesu’, il servo che si piega sul dolore dell’uomo”, e’ spuntato il singolare annuncio: “Gli abitanti di Montesacro Citta’ giardino protestano per la trasformazione di piazza Sempione. Stanziati 700 mila euro senza ascoltare la cittadinanza mentre il popolo piange miseria in questo tempo di pandemia”. Poi l’appello: “Con la tua firma sostieni la protesta”.

“La pedonalizzazione non la possiamo accettare come concepita – tuona il sacerdote interpellato al telefono -. Qui vicino abitano tante persone anziane, tante famiglie che non saprebbero dove parcheggiare. E la domenica avrebbero difficolta’ a venire a messa. Pensassero ad abbattere le barriere architettoniche! C’e’ poi una Madonnina del 1948, un ex voto della popolazione di Montesacro con il gemellaggio del Divino Amore. Stanno facendo delle manovre per farla togliere…”. L’acredine del religioso, in realta’, viene da lontano: “Tre anni fa mi negarono la processione per mancanza di vigili disponibili, mi dissero che se volevamo potevamo passare sui marciapiedi. Poi con l’aiuto dei carabinieri che hanno insistito, l’abbiamo fatta comunque”. Caudo, urbanista e professore universitario, gia’ assessore nella giunta di Ignazio Marino, e ora presidente della giunta municipale di centrosinistra da’ una versione dei fatti molto diversa: “Dietro questa storia c’e’ un comitato di quartiere che teme la movida, teme che la zona diventi come Trastevere e allora ‘meglio le macchine’ – racconta -. Ci hanno accusato di non aver divulgato il progetto, ma non e’ vero. Stiamo discutendo con i cittadini, ci sono delle proposte che si possono accogliere sui parcheggi. La Madonnina? L’idea dello spostamento e’ emersa dopo uno dei sopralluoghi con le sovrintendenze, perche’ al momento e’ di fatto uno spartitraffico. Vogliamo spostarla per farla diventare fulcro della composizione della piazza, mettendola davanti alla chiesa, dopo aver ampliato il marciapiede”, sottolinea. Secondo il minisindaco non ci sono solo oppositori, parte della popolazione e’ con lui. “Poi – chiosa – non si fanno i referendum sulle pedonalizzazioni. Se lo avessimo fatto per piazza del Popolo, ci sarebbero ancora le macchine e parcheggeremmo ancora sotto il Marco Aurelio”. Gli incontri sempre sfumati tra Caudo e don Mario fanno un capitolo a parte: “Quando emerse il progetto di spostare la statua della Madonna sono andato a cercare il parroco, ma non ebbe tempo di poterci accogliere – ricorda il presidente del municipio -. Poi gli abbiamo mandato delle email, ma niente”. “Il presidente del municipio nella sua originalita’ ha mandato l’invito per il parroco al vicariato di Roma – la versione di don Mario -. IL municipio e’ a due passi dalla parrocchia, lui non e’ mai venuto a presentarsi. Mai visto ne’ conosciuto…”.

Advertisement

Cronache

San Giorgio a Cremano, 13enne pestato dal branco nel parco

Pubblicato

del

Un trauma cranico, varie contusioni sul corpo e una prognosi di quindici giorni: sono le conseguenze riportate da uno studente di 13 anni vittima di un brutale pestaggio verificatosi domenica sera in un parco comunale di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli.

Il giovane – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – è stato accerchiato da una ventina di giovani che senza una apparente ragione hanno cominciato prima a spintonarlo per poi proseguire col pestaggio vero e proprio. Uno dei baby criminali aveva con sé un tira-pugni, altri mazze di legno e mazze ferrate. Una ragazzina assiste al pestaggio e urla, ma il branco non si ferma. Si susseguono pugni, calci, colpi di spranga sul corpo, al volto, alla testa, senza alcuna pietà. Durante il pestaggio appare anche un coltello.

Il parco comunale di via Aldo Moro è meta di tanti giovani ma i baby criminali – molti dei quali provenienti dal quartiere napoletano di Ponticelli – non si fermano e vanno via indisturbati solo quando hanno finito la violenza lasciando il giovane tramortito ed esanime.

La vittima, in evidente stato di choc, viene medicata all’ospedale Santobono di Napoli: ne avrà per quindici giorni. Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona.

Continua a leggere

Cronache

Tenta la truffa con un messaggio sulla pagina Fb della Questura

Pubblicato

del

Si susseguono nelle ultime settimane i tentativi di truffe online, spesso portate avanti attraverso richieste di denaro necessarie a sostenere fantomatiche cure salva vita. L’ultima, in ordine di tempo, ha avuto però un bersaglio inaspettato: la Questura di Trento. È stato infatti pubblicato dall’utente “Charlotte Petra” un commento ad un post della Questura cittadina.

“Ho una malattia grave, un cancro alla gola che mi condanna a morte certa, e in totale ho 800.000 euro, che vorrei trasmettere a una persona affidabile e onesta. Ho una società che importa olio d’oliva rosso in Portogallo e 6 anni fa ho perso mio marito, l’ho sperimentato molto e non posso sposarmi fino ad oggi, non abbiamo figli. Voglio donare questo importo prima di morire in modo che i miei giorni siano contati a causa di questa malattia per la quale non riesco a trovare una cura, ma una società in Portogallo non vuole sapere se puoi usare questa donazione. Questa è la mia e-mail: charlottegudrunpetra@gmail.com”.

Tuttavia, non vi è stata – da parte del personale della Questura – alcuna interazione, necessaria affinché questa tipologia di truffa potesse avere successo. Questo infatti il metodo che viene utilizzato in questi casi: una somma di denaro allettante, accompagnata ad una storia commuovente, viene messa a disposizione dell’utente inconsapevole, a fronte dell’effettuazione di un bonifico immediato affinché tale somma – asseritamente “bloccata”, come in questo caso – possa essere trasferita al cittadino ignaro della truffa. La Questura invita quindi la cittadinanza a fare attenzione ad ogni improvvisa richiesta di denaro da parte di enti, di estranei, nonché di quelle provenienti da fantomatici figli che lamentano lo smarrimento del proprio telefono cellulare e richiedono – attraverso un numero di telefono diverso dal proprio – denaro per cure mediche improvvise, segnalando tempestivamente ogni operazione sospetta alle Forze dell’Ordine.

Continua a leggere

Cronache

Tragedia a Napoli, giovane turista tedesca investita e uccisa da un camion dei rifiuti

Pubblicato

del

Una vacanza attesa si è trasformata in tragedia per Lisa Herbrich, turista tedesca di 27 anni, morta in seguito a un tragico incidente stradale a Napoli. L’incidente è avvenuto intorno alle 2 del mattino di lunedì, quando Lisa, mentre percorreva via Foria su una bicicletta elettrica a noleggio, è stata investita da un camion dell’Asìa, azienda di raccolta rifiuti.

Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati dai soccorritori del 118 e il trasporto urgente prima all’ospedale Vecchio Pellegrini e poi all’ospedale del Mare, la giovane non ha superato i gravi traumi riportati, tra cui un’emorragia cranica importante. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria presso il Policlinico federiciano, in attesa degli esami autoptici che saranno cruciali per le indagini.

La polizia municipale dell’Unità Operativa Chiaia, guidata da Bruno Capuano, sta conducendo le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente, avvalendosi anche delle immagini delle telecamere di sicurezza della zona. Dai primi accertamenti, sembra che un improvviso cambio di direzione della ciclista possa aver reso inevitabile l’impatto con il camion che stava svolgendo la sua abituale raccolta di rifiuti.

L’autocarro e la bicicletta sono stati sequestrati per ulteriori analisi, mentre il conducente del camion è stato sottoposto a test per valutare il suo stato psicofisico al momento dell’incidente.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo cordoglio: «Siamo profondamente addolorati per questo tragico incidente e ci stringiamo ai familiari della vittima in questo momento di grande dolore. Speriamo che le indagini possano presto chiarire le dinamiche e le eventuali responsabilità.»

Lisa Herbrich, che aveva già visitato Napoli e l’Italia per motivi di studio, era tornata in città con alcuni amici per una breve vacanza. La sua morte ha scatenato una vasta ondata di solidarietà, specialmente tra la comunità ciclistica. Luca Simeone, direttore del Napoli Bike Festival, ha sottolineato il deterioramento delle condizioni di sicurezza stradale per i soggetti più vulnerabili e ha annunciato l’intenzione di richiedere un’audizione alla Prefettura di Napoli. Inoltre, è prevista l’apposizione di una bici bianca nel luogo dell’incidente, in memoria della giovane studentessa.

Questo tragico evento riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale nelle grandi città italiane e sull’importanza di garantire un ambiente sicuro per tutti gli utenti della strada, in particolare per i ciclisti e i pedoni, frequentemente esposti a rischi elevati.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto