Collegati con noi

In Evidenza

Berlusconi risponde alle cure, in degenza ordinaria

Pubblicato

del

“Al momento lo stato clinico e la risposta alle cure hanno consentito il trasferimento del Presidente Silvio Berlusconi in un reparto di degenza ordinaria”. Così il bollettino dei medici che hanno in cura l’ex premier al San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, ha certificato quello che era noto da domenica: Berlusconi ha lasciato la terapia intensiva dell’ospedale milanese dove era ricoverato dal 5 aprile. Un bollettino scarno che in realtà non spiega e non aggiunge nulla sulle condizioni di salute del presidente di Forza Italia, ma che conferma come stiano proseguendo “le cure e il monitoraggio dei parametri funzionali”. Solo il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, fratello del medico che ha in cura l’ex premier, ha rilasciato un breve commento sul bollettino: “Il presidente Berlusconi è uscito dalla terapia intensiva e questa è una buona notizia. I medici sono molto fiduciosi. Il presidente – ha aggiunto – sta reagendo e si conferma persona di grandissima tenacia e soprattutto che guarda sempre con fiducia al futuro”.

Parole di cauto ottimismo sono arrivate anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa. “È già in una fase se non di guarigione, di superamento della fase più complicata, almeno così mi sembra, e, ci auguriamo, della malattia”. Altri auguri di pronta guarigione sono arrivati dal senatore Pierferdinando Casini, a Milano per presentare il suo libro, dalla capogruppo dei senatori azzurri Licia Ronzulli (“speriamo che il presidente Berlusconi possa esserci all’evento del 5 maggio di Forza Italia a Milano”), da Paolo Barelli, presidente dei deputati di Fi (“noi vorremmo che fosse già in pista, conoscendolo credo che scalpiti, ma siamo prudenti”) e dal leader della Lega Matteo Salvini pronto ad incontrarlo.

“Non lo disturbo – ha detto il vicepremier – gli faccio gli auguri. Conto di andare a trovarlo appena sarà utile farlo”. A Milano arriverà anche la premier Giorgia Meloni per l’inaugurazione del Salone del Mobile. C’è chi ha ventilato una sua possibile visita al San Raffaele anche se le condizioni del Cavaliere, pur in miglioramento, di certo richiedono ancora prudenza negli incontri. Intanto nel corso della giornata i familiari hanno fatto visita a Berlusconi: il fratello Paolo e i figli Pier Silvio, Luigi e Marina, quest’ultima rimasta all’interno dell’ospedale per oltre tre ore. Nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni all’uscita. Con loro, come spesso accaduto in questi giorni di ansie e di speranza, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri.

Advertisement

In Evidenza

Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

Pubblicato

del

Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

Continua a leggere

Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

Pubblicato

del

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

Continua a leggere

Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

Pubblicato

del

Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto