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Cronache

Beni confiscati alle mafie, il procuratore de Raho: serve osservatorio misure prevenzione e amministratori giudiziari bravi

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“L’importanza di un osservatorio sulle prassi delle misure di prevenzione e dell’amministrazione giudiziaria non deve essere sottovalutata”. Lo ha detto a Caltanissetta il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, intervenendo al convegno su “La riforma del codice antimafia ed il ruolo dell’amministratore giudiziario”. De Raho ha parlato “dell’inserimento nella legislazione europea della figura dell’amministratore giudiziario per evitare che per i beni produttivi fuori dall’Italia siano poi gli stessi mafiosi a continuare a gestire i beni oggetti di sequestro antimafia”. E ha sottolineato non solo “la necessita’ di un linguaggio informatico uniforme tra Agenzia beni sequestrati e confiscati e autorita’ giudiziaria”. Sulla figura e il ruolo dell’amministratore giudiziario, De Raho ha sostenuto che “bisogna garantirne la rotazione negli incarichi e soprattutto bisogna formarli per elevarne la professionalita’ e l’utilizzo”. Altro argomento trattato “la mancanza in diversi tribunali della sezione specializzata delle Misure di prevenzione dovuta alla mancanza di magistrati in adeguato numero” e a tal proposito ha evidenziato che “bisogna confrontarsi e diffondere buone prassi nelle misure di prevenzione e nella gestione dei beni sequestrati e confiscati”.

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Bambino investito e ucciso alla periferia di Perugia

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Un bambino di pochi anni è morto dopo essere stato investito in strada alla periferia di Perugia. L’incidente è avvenuto nella zona di San Sisto. Sono in corso accertamenti della polizia locale per ricostruire quanto successo.

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Eredità Agnelli: disposti sequestri per 74 milioni

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E’ stato disposto dalla procura di Torino un sequestro di beni preventivo per 74 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento riguarda i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro è stato disposto da un gip del tribunale di Torino su richiesta della procura ed è finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino a 74,8 milioni. A eseguire il provvedimento è stata incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino della guardia di finanza. Il fascicolo è aperto per dichiarazione fraudolenta e truffa ai danni dello Stato.

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Cronache

Camorra: il pentimento shock di Luisa De Stefano, la boss del rione Pazzigno

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È un vero colpo di scena quello che emerge dalle aule di giustizia napoletane: Luisa De Stefano, leader indiscussa del gruppo camorristico delle “pazzignane”, ha deciso di collaborare con la giustizia dopo otto anni di detenzione. La notizia, riportata oggi dal Corriere del Mezzogiorno, getta nuova luce sulle dinamiche criminali di San Giovanni a Teduccio, rione di Napoli Est, dove il gotha della camorra era solito emettere le sue sentenze di morte.

Il nome di Luisa De Stefano è stato associato a crimini. Siamo in un quartiere dove sono stati commessi due omicidi di spicco  nel 2016: quello di Francesco Esposito, affiliato al gruppo Piezzo, e di Raffaele Cepparulo, scissionista del rione Sanità. Quest’ultimo agguato, avvenuto in un circolo ricreativo di via Cleopatra, costò la vita anche all’innocente Ciro Colonna, appena 19enne. De Stefano, durante una serie di udienze, ha ammesso le proprie responsabilità e ha iniziato a fornire dettagli preziosi sul ruolo del suo gruppo e dei clan rivali.

Secondo le prime dichiarazioni della neo pentita, le riunioni per decidere le sorti delle vittime avvenivano su una scala condominiale, fuori dall’abitazione di Ciro Rinaldi, storico capo dell’omonimo clan. Luisa De Stefano, tuttavia, poteva permettersi il lusso di dare del tu ai capi della malavita e di partecipare attivamente alle decisioni di vita e di morte.

Il suo pentimento, consumato in due udienze consecutive, potrebbe rappresentare un duro colpo per il cartello criminale di Napoli Est e segnare un’importante svolta nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia.

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