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Bebe Vio è tornata, la coppa del mondo è d’oro

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Quasi due anni lontana dalle gare, ma ora Bebe Vio è tornata e punta ai mondiali in casa. La pluricampionessa paralimpica si è infatti aggiudicata il quarto oro su altrettante tappe di coppa del mondo, vincendo anche a Busan, dopo essersi aggiudicata – al rientro dopo lo stop causa sublussazione del gomito ai Giochi di Tokyo – le prove a Pisa a marzo, e poi Nimes a maggio e Varsavia a luglio. Insomma è tornata più forte che mai la fiorettista veneta che in Corea del Sud si prende altri punti fondamentali per la qualificazione alle Paralimpiadi di Parigi 2024, altro grande obiettivo della stagione. La prova dell’atleta classe ’97 è iniziata dalla fase a gironi superata con cinque vittorie in altrettanti match disputati e subendo soltanto una stoccata.

Nel primo turno il derby azzurro contro Alessia Biagini vinto da Bebe Vio 15-9. Nei quarti di finale la campionessa delle Fiamme Oro ha superato la georgiana Irma Khetsuriani 15-5. In semifinale batte la giapponese Anri Sakurai 15-2 e si regala il match per l’oro. Che è arrivato con il successo per 15-1 sulla thailandese Jana, numero 1 del ranking mondiale. Una prima giornata di gare brillante per l’Italia che si prende anche altre tre medaglie, con i due argenti, firmati da Andreea Ionela Mogos nel fioretto femminile A e da Edoardo Giordan nella sciabola maschile A, mentre è di bronzo la prova di Matteo Dei Rossi nella sciabola maschile A. Una tappa, quella in Corea del Sud, che guarda dritto ai prossimi mondiali di scherma paralimpica in programma a Terni dal 3 all’8 ottobre. “Sono super felice per questa vittoria, ma lo sono ancora di più per le tante medaglie che abbiamo vinto oggi – le parole all’ANSA di Bebe Vio – E tra un mese esatto ci saranno i Mondiali a Terni. Non vedo l’ora”.

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De Luca, Governo improbabile, troppi ministri di cerimonia

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“Non darei una medaglia al valore a questo governo, è un governo improbabile, abbiamo avuto molte operazioni di immagine. La Meloni si è presentata come elemento di novità, è intelligente, ha capacità comunicativa ma capacità di governo quasi zero. Abbiamo persone di qualità ma vedo prevalere ministri di cerimonia rispetto a quelli di sostanza”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, alla giornata de Il Riformista in corso a Napoli. Cita Giorgetti “a suo modo ha una competenza”, Crosetto “lo considero una persona perbene ma non avrei fatto le sue dichiarazioni”, Nordio “non so che fine farà, era partito con molte buone intenzioni non so se riuscirà a portare in porto questa operazione”. “Sarà che a Napoli abbiamo spesso il ministro delle cerimonie”, aggiunge de Luca riferendosi senza citarlo a Sangiuliano, e infine chiama in causa anche Fitto “il ministro della Coesione, una parola grossa, sembra un prete spretato”.

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Bilaterali Meloni a Dubai su Gaza, vede Erdogan ed Herzog

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L’urgenza di dare una “svolta” all’azione contro i cambiamenti climatici. Ma anche quella di trovare la via per una “pace duratura” in Medio Oriente. Giorgia Meloni si presenta alla Cop28 con l’annuncio di 100 milioni di euro che l’Italia verserà al nuovo fondo contro i danni provocati dal clima nei paesi più vulnerabili. Ma la guerra tra Israele e Gaza, con la tregua finita, i nuovi attacchi di Hamas, e la ricerca di terreni di mediazione internazionale inevitabilmente occupano gran parte dell’agenda parallela al vertice. La premier arriva all’Expo City di Dubai in tempo per la foto di famiglia (baci con il segretario dell’Onu Antonio Guterres, un momento di incertezza sull’etichetta per il saluto al presidente degli Emirati Arabi bin Zayed). Ci sono quasi 150 leader (l’Iran se ne va, proprio per la presenza di Israele) e una delle edizioni più partecipate di sempre perché non c’è più tempo da perdere per rendere concreta la transizione. Che va accompagnata anche nel campo dei sistemi alimentari, una “priorità”, con attenzione particolare all’Africa, l’altra “priorità” per l’Italia.

La premier ne parla con il primo ministro etiope Abiy Ahmed in uno dei diversi bilaterali che avrà nel corso della giornata. Il più delicato, quello con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Si erano sentiti solo poche settimane fa, e a Dubai Meloni cerca di richiamare il ruolo che Ankara può giocare nell’evitare un “allargamento” del conflitto al resto della regione. Mentre Erdogan fa sapere di avere sì sottolineato l’importanza di una “stretta cooperazione con l’Italia” per arrivare alla fondazione di uno Stato palestinese basato sui confini del 1967. Ma allo stesso tempo di aver ribadito che è “essenziale prendere misure efficaci per fermare Israele in modo tale da porre fine alle uccisioni” a Gaza.

Roma invece condanna il nuovo attacco di Hamas e la premier porta direttamente al presidente israeliano Isaak Herzog la “solidarietà” dell’Italia che, ribadisce, rimane “al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento”. C’è anche, nelle parole della premier, l’auspicio per una nuova pausa umanitaria e l’impegno italiano per curare soprattutto i bambini feriti, con il team di medici arrivato con lei da Roma e la nave ospedale della marina militare Vulcano che attraccherà domenica ad Al Arish in Egitto. Di Gaza parla anche con il primo ministro del Libano, Najib Miqati (mentre Hezbollah rivendica un nuovo attacco) e della situazione al confine con Israele che resta critica.

E con l’emiro del Qatar, in prima fila nei negoziati, Tamim Al Thani. Tra un intervento e l’altro, e prima di andare all’Opera di Dubai per il concerto dell’orchestra della Scala, Meloni si confronta anche con gli amici Rishi Sunak e Narendra Modi – in India è “popolare”, sottolineano da Palazzo Chigi, e lo dimostra l’attenzione di “studenti e giornalisti” indiani (l’incontro con la stampa italiana è rinviato). E ha un rapido scambio con il segretario di Stato Usa Antony Blinken ma anche, tra gli altri, con il presidente francese Emmanuel Macron.

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Choc a Andria, donna di 42 anni uccisa dal marito sotto gli occhi dei figli

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Una donna di 42 anni è stata uccisa nel pomeriggio dal marito ad Andria in rimessaggio di un’area rurale della città. Secondo quanto si apprende, l’uomo che ora è stato portato in caserma, avrebbe chiamato il 118 dicendo: “Ho ucciso mia moglie”. Gli operatori sanitari che hanno preso la telefonata hanno sentito anche urla di bambini e hanno allertato subito i carabinieri che indagano sull’accaduto coordinati dalla Procura di Trani.

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