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Bagnaia ko nel farwest di Le Mans, trionfa Bezzecchi

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Tante cadute, coup de théâtre e scene da farwest. Succede di tutto a Le Mans, dove a trionfare in una gara caos è Marco Bezzecchi che approfitta della caduta del campione del mondo Francesco Bagnaia speronato dalla Aprilia di Maverick Vinales. Episodio che ha segnato il Gran Premio di Francia con una vera e propria lite a bordo pista tra il ducatista e lo spagnolo a suon di spintoni e accuse. Episodio da dimenticare chiuso poi ai box con una stretta di mano tra i due. A scivolare via sul più bello anche Marc Marquez, in lotta con la sua Honda fino a due giri dalla fine per il podio. Sul quale sono saliti i due piloti della Ducati Pramac Jorge Martin e Johann Zarco. Pericoloso incidente, per fortuna senza particolari conseguenze (solo una mano dolorante), per Luca Marini, il fratello di Valentino Rossi.

Chiude settimo l’idolo di casa Fabio Quartararo con la sua Yamaha ancora in chiara difficoltà. Per Bezzecchi, che come Bagnaia fa parte della lunga nidiata di Rossi, si tratta della seconda vittoria in carriera che gli consente di salire nella piazza d’onore della classifica piloti ad un solo punto dal leader e campione del mondo della Ducati. Il tutto in un Gp di Francia che aveva visto il riminese scattare dalla settima posizione e dove è stato bravo sia alla partenza che poi nei successivi giri ad approfittare del caos e delle tante cadute, su tutte quella di Bagnaia e del compagno di squadra Marini. E nulla è valsa la grande partenza di Marc Marquez, che si era portato al comando davanti alla Ktm di Jack Miller, caduto anche lui nel corso della gara. Il pilota del Mooney VR46 Racing Team si è messo ben presto al comando controllando la gara con un buon margine di sicurezza sino al traguardo. “Oggi – ha detto Bezzecchi dal primo gradino del podio – è stato fantastico. Finalmente posso tagliarmi i baffi, proprio non mi piacciono. E poi ovviamente per la gara, è stata fantastica. Sono partito bene e battagliare nel gruppo è stato più semplice di ieri. Poi ho cercato di prendere il ritmo e mi sono sentito benissimo in moto.

Questo risultato è per i ragazzi e per i miei fan”. Molto diverso lo stato d’animo di Bagnaia che caduto al quinto giro mentre era in piena lotta per la vittoria ha chiuso la sua giornata al centro medico per un problema alla caviglia (solo dolore ma nessuna frattura). A 23 giri alla fine lui e Vinales sono in bagarre, lo spagnolo va largo, attacca e lascia un grande varco all’interno. Pecco ci si butta dentro, lo spagnolo dell’Aprilia va molto a destra per fare il cambio di direzione e trova il campione del mondo. Il contatto è inevitabile, i due finiscono per terra. Si rialzano e hanno un duro faccia a faccia, volano spintoni, ma poi tornano ai box sullo stesso scooter e si stringono la mano. “Pecco sta bene – ha spiegato Davide Tardozzi, team manager Ducati – è un po’ frustrato. È chiaro che è stata dura questa caduta per lui. È stata una situazione di gara un po’ problematica, ma non ne ha voluto parlare. È meglio non commentare e rivedere le cose, anche se non c’è niente da fare. Purtroppo abbiamo perso punti importanti, è così”. Dell’episodio ha parlato anche l’amministratore delegato del reparto corse dell’Aprilia Massimo Rivola. “L’importante è che i piloti stiano bene, non c’è molto da commentare. Un pilota è davanti all’interno, l’altro all’esterno che non gli lascia spazio, non c’è molto da dire”.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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