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Autonomia Differenziata: De Luca propone modifiche per garantire equità tra le Regioni

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha lanciato una sfida all’autonomia differenziata, proponendo modifiche alla legge Calderoli recentemente approvata dal Parlamento. L’obiettivo principale di De Luca è quello di garantire che tutte le Regioni partano da condizioni di uguaglianza, evitando una “corsa falsata” che penalizzerebbe le Regioni del Sud. La proposta di legge, approvata dalla Giunta regionale, sarà ora discussa nel Consiglio regionale prima di essere presentata al Parlamento, seguendo l’articolo 121 della Costituzione.

Le proposte di De Luca per una maggiore equità

La proposta di De Luca si articola in sei punti fondamentali. Il primo riguarda il riparto del fondo sanitario, con l’obiettivo di assegnare le risorse in modo proporzionale alla popolazione di ogni Regione. Attualmente, la Campania risulta penalizzata, ricevendo circa 200 milioni di euro in meno all’anno rispetto ad altre Regioni. De Luca chiede che il riparto procapite sia uguale per tutte le Regioni.

Il secondo punto è relativo alla dotazione di personale sanitario. De Luca sottolinea che in Campania ci sono 10,2 addetti ogni mille abitanti, mentre al Nord alcune Regioni arrivano a 16. Questo squilibrio, secondo il governatore, deve essere sanato per garantire pari opportunità a tutti i cittadini italiani.

Un altro aspetto cruciale è il divieto di stipulare contratti regionali per il personale della sanità e della scuola pubblica. De Luca teme che le Regioni più ricche possano attrarre personale qualificato grazie a contratti salariali più vantaggiosi, lasciando quelle del Sud senza risorse umane adeguate.

I Lep e la burocrazia zero

La proposta di legge di De Luca introduce anche modifiche riguardanti i livelli essenziali di prestazione (Lep). Il governatore chiede che le nuove funzioni alle Regioni vengano attribuite solo dopo che i Lep siano non solo determinati, come prevede la legge Calderoli, ma anche finanziati. Inoltre, per l’individuazione dei Lep non dovranno essere utilizzati criteri legati al costo della vita o alle specifiche condizioni economiche e sociali delle diverse Regioni.

Infine, l’ultimo punto riguarda la semplificazione burocratica, chiedendo maggiore autonomia per le Regioni in ambiti come piani paesaggistici, trasformazione urbanistica, portualità e Zes (Zone Economiche Speciali).

L’appello di De Luca: «Un’occasione per l’Italia»

De Luca vede nella sua proposta un’opportunità per avviare un dialogo costruttivo sull’autonomia differenziata, evitando lacerazioni nel Paese. Il governatore invita tutte le forze politiche, inclusa la maggioranza di Governo, a sostenere queste modifiche per garantire coerenza e giustizia sociale. Ha inoltre citato le critiche alla legge Calderoli provenienti dal governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, e da altri esponenti di Forza Italia.

De Luca si è rivolto persino alla Lega, sottolineando come l’Italia stia assistendo a una centralizzazione mai vista prima, mentre si discute di autonomia. La proposta di legge sarà inviata a tutti i gruppi parlamentari, con l’auspicio che vengano prese iniziative in linea con le proposte della Campania.

La battaglia per il Sud

Per De Luca, la battaglia sull’autonomia differenziata rappresenta anche un’opportunità per difendere il Sud dalle narrazioni negative che lo descrivono come inefficiente e mal amministrato. Il governatore ha sottolineato la responsabilità del centrosinistra per le politiche che hanno penalizzato il Mezzogiorno in passato. Tuttavia, ha dichiarato che se le sue proposte non verranno accolte, la Campania sarà pronta ad affrontare un referendum per ottenere il consenso della maggioranza degli italiani.

La proposta di legge di De Luca punta a garantire pari diritti e risorse a tutte le Regioni italiane, evitando che l’autonomia differenziata crei ulteriori disparità. La sfida è aperta e il governatore campano è pronto a portare avanti una battaglia per l’efficienza e l’unità del Paese.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Cinema

Cristina Comencini: il cinema delle donne è una nuova ricchezza. Io dalla parte delle donne sempre

Cristina Comencini racconta al Corriere della Sera il successo de “Il treno dei bambini”, la sua visione sul cinema delle donne, la politica e il suo nuovo amore.

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Cristina Comencini (le foto sono di Imagoeconomica), con il suo ultimo film “Il treno dei bambini” tratto dal romanzo di Viola Ardone e disponibile su Netflix, ha raggiunto quasi trenta milioni di visualizzazioni. «Mi sembra incredibile», racconta, «ma credo che il tema profondo del dopoguerra, del trauma che la guerra lascia sui sentimenti, abbia colpito il pubblico di tutto il mondo».

Il cinema tra piattaforme e sale

«Portare la gente in sala è bellissimo, ma difficile. Le piattaforme e il cinema possono coesistere. L’importante è, come diceva mio padre Luigi Comencini, mantenere sempre la massima verità e bellezza in quello che si crea», afferma Cristina, riflettendo sulla trasformazione del mondo cinematografico.

Il successo e la nuova generazione di registe

Comencini riconosce l’importanza del successo ma non lo vive come un punto di arrivo: «È un mestiere da montagne russe». È felice dell’affermazione di tante donne nel cinema italiano, come Paola Cortellesi, sottolineando: «Il cinema si è finalmente aperto alle storie delle donne, arricchendosi di nuove prospettive».

Il rapporto con la famiglia e il film di Francesca Comencini

Cristina racconta il forte legame con le sorelle e commenta il film di Francesca Comencini su loro padre Luigi: «Una scelta giusta. Ognuno vive un padre a modo suo». Nessuna gelosia, ma un affetto profondo che ha sempre unito la famiglia.

CRISTINA COMENCINI REGISTA

Politica, femminismo e il ruolo di Giorgia Meloni

Comencini ribadisce la sua radice di sinistra e il suo impegno per il femminismo: «Il sostegno reciproco tra donne non deve mai venir meno». Sul premier Giorgia Meloni, pur nella distanza politica, riconosce: «Per la sua parte politica sta facendo bene».

I cambiamenti nell’estetica e il coraggio delle attrici

Parlando di Giovanna Mezzogiorno, Cristina denuncia il problema della discriminazione estetica nel cinema: «Finalmente si inizia a dare meno peso all’apparenza e più al talento».

La maternità precoce e l’amore ritrovato

Diventata madre a 18 anni, Cristina confida di non aver rimpianti: «Mi ha dato la ricchezza di tutto ciò che ho scritto». Oggi vive una nuova fase felice della sua vita con il documentarista francese François Caillat, tra Roma e Parigi.

Il futuro: un nuovo romanzo in arrivo

Cristina annuncia anche il suo prossimo romanzo, “L’epoca felice”, che uscirà a ottobre per Feltrinelli: «Parlerà dell’adolescenza e della capacità della vita di sorprenderci anche quando meno ce lo aspettiamo».

 

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Esteri

Tragedia al festival Lapu Lapu a Vancouver: suv travolge la folla, morti e feriti

Durante il festival filippino Lapu Lapu a Vancouver, un suv ha investito la folla causando diversi morti e feriti. Arrestato il conducente. La città è sconvolta.

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Diverse persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite durante il festival del “Giorno di Lapu Lapu” a Vancouver, nell’ovest del Canada, quando un suv ha investito la folla. La polizia locale ha confermato che il conducente è stato arrestato subito dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 20 ora locale (le 5 del mattino in Italia).

Il cordoglio della città e della comunità filippina

La tragedia ha sconvolto l’intera città e, in particolare, la comunità filippina di Vancouver, che ogni anno organizza il festival in onore di Lapu Lapu, eroe della resistenza contro la colonizzazione spagnola nel XVI secolo. Il sindaco Ken Sim ha espresso il proprio dolore: «I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite e con la comunità filippina di Vancouver in questo momento incredibilmente difficile», ha scritto su X.

Le drammatiche immagini dell’incidente

Secondo quanto riferito dalla polizia e riportato dalla Canadian Press, il suv ha travolto la folla all’incrocio tra East 41st Avenue e Fraser Street, nel quartiere di South Vancouver. I video e le immagini diffusi sui social mostrano scene drammatiche: corpi a terra, detriti lungo la strada e un suv nero gravemente danneggiato nella parte anteriore. Testimoni parlano di almeno sette persone rimaste immobili sull’asfalto.

Il dolore delle autorità

Anche il premier della Columbia Britannica, David Eby, ha commentato la tragedia: «Sono scioccato e con il cuore spezzato nell’apprendere delle vite perse e dei feriti al festival». La comunità è ora unita nel cordoglio, mentre proseguono le indagini per chiarire le cause dell’accaduto.

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