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Cronache

Assoluzione De Luca? Per De Magistris “è un pessimo Presidente di Regione”

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“De Luca lo sconfiggeremo politicamente – dice – quindi io non gioisco di questa sentenza, gli avversari non vanno mai sconfitti per via giudiziaria. Per me non cambia nulla, rimane una brutta pagina per Salerno, per il resto De Luca è un pessimo presidente della Regione questa è la mia valutazione politica e quindi bisogna prepararsi a sconfiggerlo politicamente”. Luigi de Magistris a Radio Castelluccio, richiesto di un commento sulla sentenza di assoluzione di Vincenzo De Luca, non si sottrae ma spiega che “su atti e provvedimenti che non conosco, avendo fatto il magistrato, non entro nel merito senza sapere”. Poi però una cosetta manco tanto innocente sulla sentenza la dice. “Leggo che c’è la prescrizione per il falso ideologico che significa che si è ritenuto che fosse responsabile del falso ma il lungo decorso dei tempi della giustizia non hanno permesso di arrivare all’accertamento della responsabilità”.

Luigi de Magistris. Sindaco di Napoli

Altro attacco a De Luca è quando definisce il Crescent un obbrobbrio: “Non se ne voglia qualcuno ma mi chiedo come si sia potuto autorizzare tutto questo, chi lo ha fatto? Perché? come è stato consentito?”. E De Magistris sa che il Crescent viene sbandierato da De Luca come il fiore all’occhiello della rivoluzione urbanistica di Salerno. Su De Luca e sul cattivo rapporto tra i due De Magistris è metto:” se lui non fosse stato un pessimo presidente avremmo fatto altri ragionamenti. E siccome siamo molto insoddisfatti su come vanno i rapporti fra città e Regione, fra area metropolitana e Regione, fra i territori e la Regione molti spingono perché io possa essere candidato, ma non lo so. Né lo escludo perché fare presidente della Regione significa fare bene per i territori e anche per mia città che è stata fortemente penalizzata in questi anni da De Luca”. E sulle possibili alleanze: “ci sono le condizioni per il dialogo con pezzi del Pd, chiaramente non con De Luca e con pezzi del M5S. Il campo del nostro elettorato è molto largo, ci sono molto elettori dem e grillini, della destra moderata e legalitaria, di chi non andato mai votare”. Sulla sicurezza, anche in vista della visita a Napoli, in programma per martedì, del ministro dell’Interno Matteo Salvini, De Magistris dice che è “grazie alle risorse che abbiamo, alle forze dell’ordine e ai cittadini, che fra mille difficoltà, sul Vasto abbiamo chiusi locali illegali, c’è un impianto di videosorveglianza e un presidio fisso delle forze dell’ordine. Per fare il definitivo salto di qualità ci vorrebbero un presidente della Regione meno chiacchierone e più concreto e un ministro dell’Interno che  faccia meno propaganda e rafforzi le forze di Polizia. C’è un problema sicurezza non al Vasto, ma anche a Forcella e fa rabbia che dove avuto bisogno intervento del governo sinora sentito solo chiacchiere”.

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Cronache

Maltempo sul centronord, allerta gialla in 15 Regioni

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Ancora maltempo sull’Italia: la perturbazione che ha già raggiunto le regioni settentrionali nella giornata di lunedì determinerà nelle prossime ore ancora piogge e temporali, soprattutto sulle regioni del centro nord e sulla Campania. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una allerta meteo che prevede dalla mattina di martedì il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse su Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania. Fenomeni che localmente saranno accompagnati da fulmini, grandinate e forti raffiche di vento. Alla luce dei fenomeni già in atto o previsti, il dipartimento ha valutato una allerta arancione su parte della Lombardia e un’allerta gialla in 15 regioni: Lazio, Umbria, Molise, Abruzzo, Veneto, Friuli Venezia Giulia e su settori di Sicilia, Liguria, Campania, Marche, Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, Piemonte e Lombardia.

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Cronache

De Magistris: «Manfredi sta con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna Santa Chiara e il popolo palestinese»

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Annunciato per il 21 giugno il flash mob “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” sul lungomare di Napoli. Venerdì 9 maggio la conferenza stampa al caffè Arabo di piazza Bellini

È uno sfogo durissimo quello che Luigi de Magistris affida ai social per commentare la presa di posizione della giunta comunale di Napoli sul caso Taverna Santa Chiara e sulla vicenda israelo-palestinese. L’ex sindaco di Napoli non usa mezzi termini: «È vergognoso che Manfredi con la sua giunta si schieri con i negazionisti del genocidio. Io sto con la Taverna a Santa Chiara, con l’umanità, per la pace e contro il genocidio dello Stato d’Israele nei confronti della Palestina».

Il sostegno alla ristoratrice Nives Monda

De Magistris, che oggi ha fatto visita alla titolare della Taverna Santa Chiara, Nives Monda (nella foto con de Magistris), coinvolta nei giorni scorsi in una polemica internazionale per aver allontanato due turisti israeliani dal proprio ristorante, ribadisce la sua posizione: «Io mi schiero come sempre dalla parte della giustizia, della Palestina e degli oppressi». Un appoggio diretto e simbolico, accompagnato dalla partecipazione a un’iniziativa pubblica.

Il flash mob per Gaza: “Tutti giù per terra”

L’ex sindaco ha infatti annunciato un flash mob dal titolo “Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio” che si terrà il prossimo 21 giugno sul lungomare di Napoli. L’iniziativa è organizzata dall’associazione LIFE FOR GAZA, con il supporto del comitato dei garanti a cui aderisce lo stesso De Magistris.

Tutti i dettagli della mobilitazione verranno resi noti in una conferenza stampa prevista per venerdì 9 maggio alle ore 11 al Caffè Arabo di piazza Bellini. Tra gli invitati, anche Nives Monda, ormai diventata simbolo del fronte pro-palestinese a Napoli.

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Cronache

Inchiesta Doppia Curva, altri 7 arresti: ombre su Inter, Milan e il ruolo di Zanetti. Rapporti tra curva e dirigenza sotto i riflettori

L’inchiesta Doppia Curva porta a nuovi arresti tra gli ultrà di Inter e Milan. Emergono rapporti tra Bellocco, Beretta, Scarfone e il vicepresidente Zanetti.

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La nuova tranche dell’inchiesta Doppia Curva ha portato oggi all’arresto di sette persone legate alle tifoserie organizzate di Inter e Milan, rivelando una rete di intrecci tra criminalità organizzata, imprenditoria e ambienti dirigenziali calcistici.

Il ruolo di Antonio Bellocco e la rete di contatti

Nel provvedimento cautelare si legge dell’esistenza di un rapporto diretto tra Antonio Bellocco, figura di spicco della curva Nord e affiliato alla ’ndrangheta, e la società Inter. Bellocco, ucciso nel settembre scorso da Andrea Beretta, ex capo ultrà interista oggi collaboratore di giustizia, avrebbe avuto “concrete entrature” nella multinazionale QFort, attiva nella produzione di infissi e dichiarata estranea all’inchiesta.

Il legame passava attraverso Davide Scarfone, oggi in carcere, amministratore unico della QFort Como srl e rappresentante di altre due società del gruppo. Scarfone era vicino sia a Bellocco che a figure centrali della curva Sud del Milan, come Luca Lucci e Marianna Tedesco, già coinvolti nel maxi blitz del settembre 2023.

L’evento QFort e la presenza di Zanetti

Secondo le intercettazioni, Bellocco si era attivato per ottenere la partecipazione del vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti a un evento organizzato da QFort l’11 novembre 2023, rilevante per gli affari di Scarfone. Il 17 novembre Zanetti partecipò effettivamente all’iniziativa, su quella che viene descritta dal gip come “espressa volontà di Bellocco”, per rafforzare il prestigio di Scarfone.

Durante l’evento, Zanetti avrebbe elogiato pubblicamente l’imprenditore, che a sua volta si sarebbe vantato del riconoscimento ricevuto. Beretta, interrogato, ha ammesso di aver contattato Zanetti direttamente: “C’era proprio un rapporto di amicizia con Javier”.

Minacce e usura: gli affari sporchi del clan

Scarfone, sempre secondo l’ordinanza, avrebbe anche minacciato un imprenditore comasco, costretto a subire tassi usurari fino al 400% per prestiti ricevuti dal clan Bellocco. Un quadro che, per la magistratura, dimostra la pervasività dei legami tra criminalità e mondo ultras, con gravi implicazioni per le società calcistiche coinvolte.

La sanzione della Figc a Zanetti

La Figc ha recentemente multato Javier Zanetti per 14.500 euro, dopo aver analizzato gli atti dell’inchiesta. Una sanzione che certifica l’interesse della giustizia sportiva per i rapporti intercorsi tra la dirigenza nerazzurra e ambienti ultrà poi finiti in carcere.

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