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Cronache

Associazione Italia-Ucraina, attesi 800-900mila profughi: molti arriveranno a Napoli

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“Sono attesi in Italia circa 800-900 mila profughi ucraini. E’ una stima che si basa sul fatto che gli ucraini in Italia sono circa 250mila, che molti parenti cercheranno di congiungersi a loro e che ogni famiglia ucraina ha in media 2-3 figli”. A fare la stima sul possibile flusso di profughi che potrebbe arrivare in Italia e’ Fabio Prevedello, dell’Associazione Culturale Europea Italia-Ucraina. Molti di questi 900 mila o un milioni di ucraini arriveranno  a Napoli dove c’è una comunità ucraina foltissima e dove già in centinaia sono arrivati. Molti sono ricongiungimenti con familiari già residenti a Napoli. Tanti altri arriveranno a Napoli nel pomeriggio di oggi provenienti dall’Ucraina. La Protezione Civile regionale, con il supporto dell’ASL Napoli 1 Centro, ha gia’ provveduto – sin dai giorni scorsi quando la Regione su indicazione del Presidente De Luca ha avviato la programmazione degli aiuti – ad organizzare il Centro di prima accoglienza. Diverse decine di profughi saranno quindi accolti presso l’edificio-albergo dell’Ospedale del Mare, pronto ad accogliere fino a 168 ospiti, ai quali sara’ garantita l’assistenza di prima necessita’ e l’assistenza sanitaria.

Un pullman carico di profughi raccolti al confine tra Ucraina e Polonia e’ arrivato a Napoli poco dopo le 13, ultima tappa di un tour che ha toccato in precedenza diverse citta’ italiane. A bordo una trentina di persone, tutte donne e bambini. Con loro diversi ucraini gia’ residenti in Italia che sono tornati in patria per ricongiungersi con i familiari e portarli al sicuro in Italia dove li ospiteranno nelle loro residenze. Raccontano – le donne – di aver camminato a piedi 25 km per raggiungere la frontiera. E il terrore della guerra, e dei loro uomini lasciati in Patria a combattere. “E’ stata un’aggressione, un inferno in terra” tengono a ribadire a piu’ voci. “Quello che ho visto al confine non si puo’ capire. Migliaia di persone – spiega una di loro, Maria – che cercano di andare via o cercano di incrociare i loro cari. Gli eroi sono i miei bambini che da soli, seguendo le mie indicazioni al telefono, sono riusciti a raggiungere il confine dove li attendevo”. La prima a scendere dal pullman e’ una bambina, Yelyzaveta, 8 anni. In braccio un orsacchiotto di peluche, Mihau il nome, compagno di viaggio strappato alla guerra per rendere meno straziante il disagio del distacco da casa. Altri bimbi scendono in braccio alle loro mamme. Ad attenderli amici e parenti che sciolgono la tensione in abbracci e lacrime. Un’altra donna – Anna il suo nome – racconta di aver lasciato Napoli, dove viveva, per andare a prendere madre e figlie. Come lei altre persone. Tutti hanno gia’ un alloggio che li attende e – si spera – un po’ di serenita’ dopo l’inferno di questi giorni.

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Lavoratore 21enne morto a Scafati in un incidente

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Lavorava in nero il 21enne Alessandro Panariello, che ieri è morto in un incidente avvenuto a Scafati, in provincia di Salerno, mentre lavorava in un palazzo in pieno centro. A denunciarlo sono gli avvocati Gennaro Caracciolo e Agostino Russo dello Studio Forensis, che assistono la famiglia del giovane lavoratore. Secondo le prime ricostruzioni Panariello è rimasto ucciso da una lastra d’acciaio caduta dalla carrucola che stava sollevando. “L’unica cosa della dinamica che abbiamo saputo – spiegano i legali – è che Panariello era giù e un altro lavoratore era su quando gli è caduta addosso la lastra, e che era ancora vivo mentre lo portavano in ospedale”.

“Siamo morti insieme al nostro Alessandro – fanno sapere tramite gli avvocati la madre Flora, il compagno di quest’ultima (il papà di Alessandro è morto da anni) e la fidanzata del 21enne, Annachiara – ma faremo di tutto affinché giustizia venga fatta; sporgeremo querela contro il datore di lavoro, anche perché il povero Alessandro non era regolare, nonostante avesse sempre chiesto di avere un contratto di lavoro. Ora la nostra vita è cambiata per sempre. Saremo destinati ad andare avanti con la morte nel cuore perché niente e nessuno potrà restuirci il nostro Alessandro”. Il 21enne aiutava economicamente, nonostante la sua giovane età, l’intera famiglia.

“Queste morti – dice l’avvocato Caracciolo – accadono perché non c’è la giusta cultura sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, non c’è la giusta cultura nelle aziende e non si provvede all’adozione dei giusti modelli di gestione e controllo delle procedure aziendali e quindi del modo di lavorare. Dunque non si fa nulla per prevenire tali situazioni; si tratta di un problema soprattutto culturale che nel sud Italia è ancora più pesante”.

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Cronache

Turista Usa denunciata a Capri per furto con destrezza

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Dopo aver acquistato un articolo, ha misurato un bracciale in ottone del valore di 500 euro e, approfittando della distrazione della commessa, lo ha fatto scivolare all’interno della sua borsa, per poi allontanarsi. E’ successo nei giorni scorsi in una boutique di Capri. La donna – una turista statunitense – è stata però identificata perchè, avendo effettuato il pagamento col sistema “tax free”, ha consegnato il suo documento all’esercente commerciale. Questo ha consentito agli agenti del locale commissariato di identificarla e, poco dopo, di rintracciarla in una struttura ricettiva dell’isola, dove è stata trovata in possesso del bracciale rubato. La turista è stata denunciata all’autorità giudiziaria per furto con destrezza.

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Nappi, il Comune si preoccupi del degrado della Galleria Umberto

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“È assurdo e paradossale che davanti al degrado totale che attanaglia la Galleria Umberto I, ci si preoccupi prima di tutto di smantellare il salottino allestito per l’inaugurazione dello store Mondadori. Le irregolarità vanno sempre combattute e sanzionate, ma allo stesso modo mi chiedo: il Comune perché non interviene anche per riportare il decoro in uno dei luoghi simbolo della città? Perché continua a non vedere la sporcizia che interessa ogni angolo della struttura storica, l’accampamento di clochard, le facciate dei palazzi dai colori diversi, i vetri rotti e tutto ciò che mortifica e arreca danno all’immagine di Napoli  e dei napoletani?”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

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