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Cronache

Assalto al bus del tifosi del Pistoia Basket, ucciso autista

Violento assalto al pullman dei tifosi di Pistoia dopo la partita di A2 a Rieti. Un autista colpito da un mattone è morto. Indagini in corso, sdegno nel mondo dello sport.

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È finito in tragedia il post partita del match di basket tra Pistoia e la Sebastiani di Rieti, valido per il campionato di Serie A2. Dopo la vittoria della squadra ospite, un gruppo di tifosi ha assaltato il pullman dei sostenitori toscani: una sassaiola violentissima ha colpito il mezzo lungo la superstrada Rieti-Terni, all’altezza dello svincolo di Contigliano.

L’AGGUATO SULLA SUPERSTRADA

Secondo le prime ricostruzioni, alcuni tifosi reatini avrebbero seguito il pullman dei pistoiesi dopo la partita disputata al PalaSojourner. Una volta raggiunto il mezzo, avrebbero lanciato sassi, pietre e oggetti contundenti contro il parabrezza e la parte anteriore del bus. Un mattone ha centrato in pieno il secondo autista, seduto accanto al conducente, uccidendolo sul colpo.

Il parabrezza è andato in frantumi proprio all’altezza del suo sedile, mentre il lato del guidatore risulta incrinato ma non sfondato. Inutili i tentativi di rianimazione del personale del 118, accorso immediatamente sul posto insieme a diverse pattuglie di Polizia e Carabinieri.

LA SCORTA E LE TENSIONI AL PALASOJOURNER

Già nel corso della partita, all’interno del palazzetto di Rieti, si erano registrati momenti di tensione tra le due tifoserie, in particolare durante la pausa tra il secondo e il terzo quarto. Gli interventi delle forze dell’ordine avevano riportato la calma e la gara era ripresa regolarmente.

Alla fine del match, il pullman dei tifosi toscani era stato scortato fino allo svincolo della superstrada, ma poco dopo la scorta si sarebbe interrotta e il mezzo è stato raggiunto e assaltato.

SGOMENTO NEL MONDO DEL BASKET

Profondo dolore e condanna unanime dal mondo dello sport. Il Pistoia Basket 2000 ha espresso “sgomento per la notizia della morte di uno dei due autisti” e si è dichiarato “sconcertato per la dinamica dell’incidente”.

Anche la Sebastiani Basket Rieti, con il presidente Roberto Pietropaoli, ha diffuso una nota ufficiale: “La società si dissocia completamente da quanto accaduto ed esprime il più sincero cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia della vittima. Si tratta di un fatto gravissimo che nulla ha a che vedere con lo sport”.

LE PAROLE DEL SINDACO DI RIETI

Durissimo il commento del sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, che ha definito quanto accaduto “un atto criminale scioccante”. “Ci auguriamo – ha aggiunto – che venga fatta piena giustizia e accertata con chiarezza la dinamica dei fatti. L’intera comunità reatina condanna con sdegno questo gesto che nulla ha a che fare con lo sport”.

Le indagini sono in corso per identificare gli aggressori, mentre il mondo del basket italiano si stringe attorno alla famiglia dell’autista e ai tifosi di Pistoia, sconvolti da una violenza che ha trasformato una serata di sport in una tragedia.

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Cronache

Ranucci dopo l’attentato: “Un messaggio dalla criminalità, ma Report non si ferma”

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«Tocchiamo troppi interessi, troppi centri di potere. È difficile capire chi ci sia dietro, ma credo che si tratti di qualcuno legato alla criminalità o che si serve di essa».
Con queste parole, Sigfrido Ranucci, conduttore e autore di Report, ha commentato durante un’intervista a “In Mezz’ora” l’attentato subito venerdì scorso, quando un ordigno rudimentale è stato ritrovato nei pressi della sua abitazione.

«Non vedo mandanti politici, la politica ha altri strumenti per colpire. Tuttavia, non escludo che qualcuno possa aver voluto fare un favore a un amico potente», ha aggiunto il giornalista.

Ranucci ha sottolineato che il gesto aveva il chiaro intento di intimidirlo, precisando: «Il messaggio è evidente: chi l’ha fatto conosce i miei spostamenti e le mie abitudini. Gli artificieri mi hanno confermato che si tratta di un ordigno rudimentale, ma il segnale è chiaro».


“Report non abbasserà l’asticella”

Il giornalista ha ricordato che la redazione di Report sta lavorando a nuove inchieste, alcune delle quali toccano interessi criminali molto delicati.
«Abbiamo in ballo puntate complesse, che riguardano ambienti sensibili e realtà oscure. Potrebbe esserci un legame con le nostre ultime inchieste, ma non escludo nemmeno vecchie vicende», ha spiegato.

Nonostante l’attentato, Ranucci ha confermato che Report tornerà regolarmente in onda il 26 ottobre:
«Ripartiremo come sempre, con lo stesso sguardo e la stessa determinazione. La nostra squadra è fatta di ragazzi coraggiosi, abituati a rischiare per raccontare la verità e la pancia del Paese. Non ci faremo intimidire».


Un segnale inquietante per la libertà di stampa

L’episodio ha destato profonda preoccupazione nel mondo del giornalismo, poiché rappresenta un nuovo atto intimidatorio contro chi svolge inchieste scomode e di interesse pubblico.
Ranucci, simbolo del giornalismo d’inchiesta italiano, ha ribadito la sua fiducia nella magistratura e ha ringraziato le forze dell’ordine per la tempestività delle indagini.

«Report non si ferma – ha concluso –. È un dovere verso i cittadini e verso la verità».

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Cronache

Tragedia ad Asiago: tre ventenni morti nella notte, tornavano da una festa di compleanno

Drammatico incidente ad Asiago: tre ventenni morti sul colpo dopo lo schianto contro una fontana. Tornavano da una festa di compleanno a Lavarone. Altri due amici feriti, uno è gravissimo.

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Un terribile incidente stradale ha sconvolto nella notte l’Altopiano di Asiago (Vicenza): tre giovani ventenni sono morti sul colpo, mentre un quarto è ricoverato in condizioni gravissime e un quinto è rimasto illeso.
L’auto sulla quale viaggiavano si è schiantata contro la fontana al centro della rotatoria di via Verdi, poco dopo le 3:30 del mattino.

Secondo una prima ricostruzione, il veicolo sarebbe uscito di strada autonomamente, senza coinvolgimento di altri mezzi. L’impatto è stato devastante: la vettura è andata distrutta e tre occupanti sono stati estratti privi di vita dai Vigili del fuoco, mentre gli altri due sono stati soccorsi dal personale del Suem 118.


Le vittime: tre ragazzi legati da amicizia e passione per lo sci

Le vittime dell’incidente sono:

  • Nicola Xausa, 20 anni, di Lusiana Conco

  • Pietro Pisapia, 21 anni, di Lusiana Conco

  • Riccardo Gemo, 20 anni, di Creazzo

Tutti e tre erano vicentini, uniti da una profonda amicizia e dalla passione per lo sci alpino, che praticavano da anni, alcuni anche a livello agonistico.
I ragazzi tornavano da una serata di festa a Lavarone (Trento), organizzata per celebrare il compleanno di uno degli amici, oggi ricoverato in rianimazione all’ospedale di Bassano del Grappa.


I feriti: uno gravissimo, uno in fuga poi rintracciato

Il quarto giovane, sbalzato fuori dall’auto nell’impatto, è stato trasportato in codice rosso a Bassano, dove lotta per la vita con fratture craniche e contusioni toraciche.
Il quinto ragazzo, rimasto cosciente dopo lo schianto, si sarebbe allontanato dal luogo dell’incidente, forse sotto shock, ma è stato poi rintracciato e trasportato in ospedale ad Asiago in codice giallo.


I soccorsi e le indagini

Sul luogo della tragedia sono intervenuti Carabinieri, Vigili del fuoco e operatori sanitari del Suem, che hanno lavorato a lungo per liberare i corpi dalle lamiere e mettere in sicurezza l’area.
La strada è rimasta chiusa per alcune ore e riaperta soltanto in mattinata.

Gli inquirenti stanno ora cercando di chiarire le cause della perdita di controllo del veicolo: tra le ipotesi, l’alta velocitào un possibile colpo di sonno al volante, considerata l’ora tarda e il rientro da una serata di festa.


Un dolore che sconvolge la comunità

L’intera provincia di Vicenza è sotto choc. Lusiana Conco, Creazzo e Asiago si sono strette nel dolore per la morte di tre ragazzi molto conosciuti e amati.
Sui social, amici e conoscenti li ricordano come “ragazzi sorridenti, pieni di vita e di sogni”, uniti da una grande amicizia e dalla montagna.

Una tragedia che lascia un vuoto immenso e riaccende ancora una volta l’allarme sulla sicurezza stradale dei giovani, troppo spesso vittime di incidenti devastanti dopo le notti di festa.

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Cronache

Tragedia sull’A21 nel Piacentino: due morti carbonizzati dopo lo schianto contro un camion in sosta

Terribile incidente sull’A21 nel tratto piacentino: un’auto si schianta contro un camion fermo in una piazzola di sosta e prende fuoco. Due persone, un uomo e una donna, sono morti carbonizzati.

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È di due morti il bilancio del terribile incidente stradale avvenuto questa mattina lungo il tratto piacentino dell’autostrada A21, all’altezza del chilometro 158.
Le vittime, un uomo e una donna non ancora identificati, sono rimaste carbonizzate nella loro auto, andata completamente distrutta dopo l’impatto contro un camion fermo in una piazzola di sosta.


L’impatto e le fiamme

Secondo una prima ricostruzione della Polizia stradale, l’auto avrebbe prima urtato il guard-rail, per poi sbandare a destra e finire violentemente contro la parte posteriore di un Tir in sosta, che trasportava lastre di vetro.
L’impatto ha provocato un incendio immediato che ha avvolto completamente il veicolo, senza lasciare scampo ai due occupanti.


I soccorsi e le indagini

Sul posto sono intervenuti rapidamente i Vigili del Fuoco di Piacenza, con un’autopompa, un’autobotte e un’autogrù, insieme ai sanitari del 118 con un’automedica e un’ambulanza.
Nonostante i tentativi di domare le fiamme e soccorrere i feriti, per l’uomo e la donna non c’è stato nulla da fare.

Le operazioni di identificazione delle vittime sono in corso. La Procura di Piacenza ha disposto i rilievi per accertare le cause dell’incidente, che restano al momento da chiarire.


Traffico e sicurezza

Il traffico lungo il tratto interessato dell’A21 ha subito rallentamenti per diverse ore per consentire le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza del tratto autostradale.
L’incidente riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree di sosta lungo le autostrade e sulle cause, ancora troppo frequenti, di incidenti mortali dovuti a distrazione, colpi di sonno o malori improvvisi.

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