Collegati con noi

Cronache

Arresto Battisti, le critiche per un video postato dal ministro Bonafede sul terrorista portato dalla Colombia ad una cella di Oristano

Pubblicato

del

Sta suscitando tanti commenti (anche negativi) su Facebook e su Twitter il video postato sul profilo del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ritrae tutte le fasi del rientro in Italia di Cesare Battisti. “Il racconto di una giornata che difficilmente dimenticheremo!”è il titolo sul video postato. Bonafede replica alle critiche: “ho semplicemente detto che in Italia nessuno si puo’ sottrarre alla giustizia e se vengono commessi dei reati chi lo ha fatto deve pagare. Senza alcun accanimento sulla persona – sottolinea il Guardasigilli in una nota – ma con una precisa rivendicazione del fatto che la giustizia in Italia e’ un valore fondamentale: chi sbaglia paga”. E i cittadini italiani, conclude, “aspettavano da 37 anni che questa persona pagasse e cosi’ deve essere”. Nel dibattito irrompe anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, senza tuttavia entrare nel merito del video. “Se il governo fosse stato timido, sobrio o si fosse nascosto – afferma da Niamey, in Niger – sarebbe stato inappropriato. Abbiamo dato il giusto rilievo alla cattura di un latitante che quasi da 40 anni sfuggiva alle nostre carceri, un’offesa alle memoria dei morti, ai familiari sopravvissuti e al sistema giustizia”. Nelle immagini del video, tre minuti e mezzo montati con musica di sottofondo, si vedono in apertura una serie di foto di Battisti ritratto negli anni scorsi, in una mentre brinda con un bicchiere alzato, poi la scena passa a Ciampino con gli agenti di polizia e della penitenziaria che ieri attendevano il Falcon che ha riportato Battisti in Italia e l’arrivo dello stesso Bonafede sul posto. Le immagini ritraggono poi la folla di telecamere, fotografi e cronisti riunita a Ciampino, quindi l’arrivo dell’aereo da cui scende Battisti.

bonafede

Il video prosegue con il punto stampa organizzato a Ciampino e il discorso fatto da Bonafede. Poi i riflettori tornano su Battisti, con le auto che lo scortano in questura, dove si vedono poi le fasi del fotosegnalamento e delle impronte digitali. Poi gli agenti prendono Battisti e lo caricano nuovamente in macchina per portarlo a Pratica di Mare dove lo attende l’aereo che lo portera’ in Sardegna. Oltre 230mila le visualizzazioni. Ma sono numerosissime le critiche degli utenti. “Che squallore davvero. Uno dei punti piu’ bassi della Repubblica”, si legge in un commento. Dello stesso tenore anche le parole di altri: “Rispetto per la dignita’ pari a zero”, “mi sembra il trailer di un poliziesco TV senza qualita’. Una pagliacciata che offende le persone e le istituzioni”. La vicenda finisce sotto la lente del garante dei diritti dei detenuti, Mauro Palma, che si riserva di verificare se nella gestione dell’arrivo di Battisti in Italia “ci siano stati elementi di spettacolarizzazione” e se “in sede istituzionale sia stato usato un linguaggio aderente alla Costituzione”. E, esemplifica Palma, “marcire in carcere”, e’ un’espressione che “non appartiene alla Costituzione”. Fortemente critica anche la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (FI), secondo la quale “il Guardasigilli trasforma la giustizia in un b-movie. Questo video squalifica le istituzioni e il ruolo – delicatissimo – del ministro della Giustizia”. Duro anche il giudizio dell’Unione delle camere penali, che ritiene “sconcertante che il Ministro della Giustizia abbia diffuso un video, con sinistro commento musicale, titolando ‘una giornata indimenticabile'”. Critico sul video postato anche Walter Verini, responsabile Pd per la Giustizia, che parla di “repubblica delle banane, non di un Paese civile”.

Advertisement

Cronache

La Chiesa alla ricerca di un pacificatore: si apre il pre-Conclave

Nel pre-Conclave dopo la morte di Papa Francesco, i cardinali cercano un candidato pacificatore per superare le divisioni interne. Il nuovo Papa dovrà unire e guidare una Chiesa divisa.

Pubblicato

del

C’è un cartello immaginario, ma chiarissimo, all’ingresso delle Congregazioni pre-Conclave e della Cappella Sistina: «Cercasi un pacificatore». Dopo la grande partecipazione popolare ai funerali di Papa Francesco, la Chiesa si ritrova ora a dover voltare pagina, raccogliendo l’eredità di Jorge Mario Bergoglio e affrontando divisioni dottrinali e geopolitiche mai sopite.

Il bisogno di superare le contrapposizioni

Tra le fila dei cardinali c’è consapevolezza che riproporre schemi vecchi, come il conflitto tra “bergogliani” e “ratzingeriani”, sarebbe miope. Il nuovo Conclave si svolgerà in un contesto mondiale mutato, segnato dalle tensioni internazionali e dalla crisi dello schema pacifista di Francesco dopo la guerra in Ucraina. Il rischio è che ogni divisione interna colpisca ora direttamente il Collegio cardinalizio, senza più la figura del Papa a fungere da parafulmine.

Verso un candidato di compromesso

I 133 cardinali chiamati al voto, riuniti nelle Congregazioni generali, sembrano ormai consapevoli che difficilmente emergerà un candidato “forte” espressione di una sola corrente. Per evitare uno scontro estenuante, sarà necessario convergere su una figura di equilibrio, capace di pacificare e non di dividere ulteriormente. Anche la vicenda del cardinale Giovanni Angelo Becciu, condannato in primo grado ma il cui diritto al voto non è ancora chiarito, rappresenta un’ulteriore incognita.

L’immagine simbolo della riconciliazione

Emblematica è stata ieri, dentro la Basilica di San Pietro, l’immagine di Donald Trump e Volodymyr Zelensky che hanno parlato seduti uno di fronte all’altro. Un gesto di distensione tra due protagonisti di scontri aspri. Segno che, forse, anche nella Chiesa si può sperare in un Conclave capace di indicare al mondo una strada di unità e di riconciliazione. Papa Francesco, tanto amato quanto criticato, con la sua morte sembra aver lasciato non solo un’eredità da gestire, ma anche una lezione di pace.

Continua a leggere

Cronache

Napoli omaggia Papa Francesco: murale, statua e una piazza a suo nome

Napoli rende omaggio a Papa Francesco con un murale a Largo Maradona, una statua dello scultore Domenico Sepe e la proposta di intitolare uno slargo a Capodimonte. Un legame profondo tra il Papa argentino e la città partenopea.

Pubblicato

del

Da Sud a Sud. Napoli si mobilita per onorare la memoria di Papa Francesco, il “Papa del Sud del mondo”, con una serie di iniziative che uniscono istituzioni, artisti e cittadini in un abbraccio simbolico alla figura del pontefice argentino. Una celebrazione che sottolinea il legame speciale tra la città partenopea e il Papa venuto dalla fine del mondo.

Il murale a Largo Maradona: Francesco e Maradona uniti in un abbraccio

Nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Largo Maradona, sta per nascere un murale che ritrae Papa Francesco e Diego Armando Maradona abbracciati, ispirato a una celebre fotografia. L’iniziativa è promossa da La Bodega de Dios, associazione che cura il sito simbolo del culto popolare dedicato al Pibe de Oro.
A realizzare l’opera sarà lo street artist argentino Juan Pablo Gimenez, già autore di numerosi ritratti di Diego. «Sarà un omaggio al Papa argentino nella città di Maradona – racconta Gimenez –. Conto di completarlo entro due settimane». Un segno tangibile dell’unione tra il sacro e il profano, tra la fede e la passione popolare che animano Napoli.

Una statua in bronzo per raccontare la speranza

Anche l’arte scultorea si mobilita. L’artista Domenico Sepe sta lavorando a una statua a grandezza naturale dedicata a Papa Francesco. «Sarà un’opera in bronzo che racconterà il tema della speranza – spiega Sepe –. Mi piacerebbe che fosse ospitata nel Duomo di Napoli o in un’altra chiesa cittadina». La scultura, nata da un’idea personale dell’artista, sarà completata subito dopo l’estate e rappresenterà un ulteriore ponte tra Napoli e il suo Papa.

In consiglio comunale la proposta di intitolare uno slargo

Anche il Consiglio comunale di Napoli si muove per rendere omaggio a Bergoglio. È pronta infatti una proposta per intitolare a Papa Francesco lo slargo davanti alla Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, nota anche come la “piccola San Pietro” per la sua somiglianza con la basilica vaticana.
Il documento, firmato dal consigliere Gennaro Demetrio Paipais del gruppo “Manfredi sindaco”, impegna il sindaco e la giunta ad avviare subito l’iter per la deroga alla norma che richiederebbe dieci anni dalla scomparsa per un’intitolazione. «Il rapporto tra Papa Francesco e Napoli è stato profondo e ricco di significati», si legge nella proposta, che potrebbe essere votata già nelle prossime ore con il consenso unanime dell’assemblea.

Un legame profondo tra Napoli e Papa Francesco

Le due visite pastorali di Francesco a Napoli hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, soprattutto tra i più fragili. Ora, in una città dove il sacro e il popolare si intrecciano senza confini, l’omaggio al Papa argentino assume un significato ancora più intenso, rendendo visibile la gratitudine di Napoli a chi ha incarnato la speranza dei popoli del Sud.

Continua a leggere

Cronache

Funerali di Papa Francesco: online le foto ufficiali della Polizia di Stato scattate da Massimo Sestini a bordo di un elicottero

Pubblicato

del

Sono disponibili da oggi, sul sito ufficiale poliziadistato.it, le straordinarie fotografie realizzate in occasione delle esequie di Papa Francesco. Gli scatti portano la firma di Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, incaricato dalla Polizia di Stato di documentare uno degli eventi più solenni e seguiti al mondo.

Le immagini sono state realizzate a bordo di un elicottero del 1º Reparto Volo della Polizia di Stato, impegnato nei servizi di sicurezza durante la cerimonia. Da una prospettiva aerea unica, Sestini ha catturato il raccoglimento e l’imponenza di Piazza San Pietro gremita di fedeli e delegazioni internazionali, offrendo uno sguardo emozionante e potente sull’ultimo saluto al Pontefice.

(Funerali di Papa Francesco, tutte le foto contenute in questo articolo sono di MassimoSestini per la PoliziadiStato)

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto