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Cronache

Arrestato dirigente Amadori, sarà pure un ‘ladro di polli’ ma sarebbe sparita merce per milioni

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Dopo le faide familiari sull’assetto societario un nuovo terremoto interno scuote Amadori. Uno storico dirigente del gruppo avicolo è stato licenziato in tronco una decina di giorni fa e ieri mattina è stato arrestato con un’accusa pesante: aver messo in piedi una sorta di organizzazione parallela – probabilmente coinvolgendo altri dipendenti – per sottrarre grandi quantità di carne. Lo riporta il Resto del Carlino che parla di un ammanco che ammonterebbe a 30 milioni di euro, anche se nel pomeriggio il gruppo ha specificato che si tratterebbe di un danno “sensibilmente inferiore”.

Il dirigente si trova ai domiciliari. Amadori con una nota dice di aver appreso dell’arresto oggi dalla stampa e ribadisce di avere una posizione di “parte lesa e offesa sull’intera vicenda. L’azienda – specifica – aveva già avviato da tempo una verifica interna, tuttora in corso, che aveva portato la scorsa settimana all’interruzione del rapporto con il collaboratore. Al contempo, l’azienda conferma il suo pieno supporto alla Procura della Repubblica, perché venga fatta immediata chiarezza e piena luce sulle condotte che sembrano emergere dalle indagini”.

Il dirigente, riporta il Carlino nell’edizione cesenate, aveva incarichi nell’intero gruppo, sia nello stabilimento di San Vittore di Cesena sia in quello di Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo. I sospetti per ammanchi di ingenti quantità di prodotti, riferisce, circolavano da tempo ma non risultavano nella contabilità aziendale. Una delle ipotesi è la messa in piedi di una sorta di mercato parallelo al quale i commercianti potevano approvvigionarsi a prezzi scontati e senza pagare l’Iva. A lungo andare, però, il buco contabile sarebbe diventato talmente grosso da non poter più essere mascherato. Così sarebbe scattata la denuncia. Ieri l’arresto, quando il dirigente si sarebbe recato allo stabilimento di Cesena per chiedere spiegazioni sul licenziamento. L’indagato – scrive il Carlino – sarebbe uno storico dirigente di Amadori, dove era approdato da un’altra azienda del settore avicolo. In tempi recenti era andato in pensione ma era stato riassunto con un contratto triennale per portare a termine il sistema di automazione integrato che avrebbe dovuto collegare la sede centrale di San Vittore con il polo produttivo di Mosciano Sant’Angelo.

Le indagini proseguono per appurare se insieme al dirigente siano coinvolte altre persone interne ed esterne all’azienda. “L’azienda rileva che, dalle prime verifiche interne e con riserva di ulteriori approfondimenti tuttora in corso, il danno stimato ad oggi per Amadori sarebbe sensibilmente inferiore rispetto a quanto riportato sugli organi di stampa”, ha specificato il gruppo in una seconda nota, inviata nel pomeriggio.

L’indagato è per quel che ci consta un innocente in attesa di giudizio, cui la procura contesta accuse gravi.

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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