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Cronache

Ancora violenza a Caivano, spari contro un campo nomadi

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A Caivano si continua a sparare. Da quando è esplosa la vicenda delle due cuginette stuprate dal branco e soprattutto da quando la premier Meloni ha fatto visita al Parco Verde, invitata dal prete anticlan don Patriciello, praticamente non c’è giorno che le forze dell’ordine non passino al setaccio quei casermoni, che un tempo formavano la piazza di spaccio più grande d’Europa. Ora gli ‘affari’ si sono in gran parte spostati, ma la criminalità e la violenza non hanno abbandonato Caivano. L’ultimo episodio, inquietante, ha riguardato il campo rom che sorge sulla strada provinciale Cinquevie contro cui la notte di sabato sono stati sparati diversi colpi d’arma da fuoco, una ‘stesa’. Centrati il muro di cinta e due moduli abitativi, ma non risultano persone ferite. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, dopo una segnalazione al 112.

I militari hanno rinvenuto e sequestrato nove bossoli calibro 9 all’altezza dell’ingresso del campo. Individuati, poi, due fori nel muro di cinta che delimita il campo, tre buchi in un modulo abitativo occupato da una famiglia e uno in un modulo in quel momento vuoto. I carabinieri indagano per scoprire il movente del raid – forse un atto intimidatorio, qualcosa che prelude a un regolamento di conti – e individuare i responsabili. Dunque ancora violenza a Caivano. Eppure solo ieri proprio nel Parco Verde la polizia ha svolto un ampio servizio di controllo del territorio, una di quelle operazioni ad ‘Alto impatto’ che si ripetono quasi quotidianamente e che hanno avuto il merito, se non altro, di spostare altrove la parte più rilevante dei traffici illeciti. Nel vicino rione Salicelle di Afragola, ad esempio, anch’esso però finito ora nel mirino delle forze dell’ordine.

I modesti risultati, in termini di arresti e sequestri, di queste operazioni (nell’ultima gli agenti si sono limitati a fare cinque contravvenzioni per violazioni al codice della strada), dimostrano che la criminalità ha preso le sue contromisure. Ma non è sparita. “In quest’area droga e armi continuano a circolare in modo impressionante”, denuncia il parlamentare dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, secondo cui “non bisogna arretrare di fronte alla violenza e all’arroganza dei clan che continuano a sfidare lo Stato”. Un esempio lo racconta oggi il Mattino, che dà conto delle minacce di alcuni parenti di boss a Bruno Mazza, responsabile di un’associazione impegnata da anni sul versante della legalità, ‘accusato’ di avere aiutato gli inquirenti a bloccare lo spaccio. “Adesso c’è la fame, aspettati pazzie”, gli hanno detto.

E lui è corso dai carabinieri. Per Borrelli “occorre proseguire con le operazioni di bonifica del territorio fino a quando i clan non saranno letteralmente estirpati”. E a proposito di bonifica, il Genio dell’Esercito è sempre al lavoro nell’ex centro sportivo Delphinia, uno dei luoghi diventati simbolo del degrado di Caivano: l’obiettivo resta quello di restituirlo alla comunità la prossima primavera.

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Cronache

Napoli omaggia Papa Francesco: murale, statua e una piazza a suo nome

Napoli rende omaggio a Papa Francesco con un murale a Largo Maradona, una statua dello scultore Domenico Sepe e la proposta di intitolare uno slargo a Capodimonte. Un legame profondo tra il Papa argentino e la città partenopea.

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Da Sud a Sud. Napoli si mobilita per onorare la memoria di Papa Francesco, il “Papa del Sud del mondo”, con una serie di iniziative che uniscono istituzioni, artisti e cittadini in un abbraccio simbolico alla figura del pontefice argentino. Una celebrazione che sottolinea il legame speciale tra la città partenopea e il Papa venuto dalla fine del mondo.

Il murale a Largo Maradona: Francesco e Maradona uniti in un abbraccio

Nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Largo Maradona, sta per nascere un murale che ritrae Papa Francesco e Diego Armando Maradona abbracciati, ispirato a una celebre fotografia. L’iniziativa è promossa da La Bodega de Dios, associazione che cura il sito simbolo del culto popolare dedicato al Pibe de Oro.
A realizzare l’opera sarà lo street artist argentino Juan Pablo Gimenez, già autore di numerosi ritratti di Diego. «Sarà un omaggio al Papa argentino nella città di Maradona – racconta Gimenez –. Conto di completarlo entro due settimane». Un segno tangibile dell’unione tra il sacro e il profano, tra la fede e la passione popolare che animano Napoli.

Una statua in bronzo per raccontare la speranza

Anche l’arte scultorea si mobilita. L’artista Domenico Sepe sta lavorando a una statua a grandezza naturale dedicata a Papa Francesco. «Sarà un’opera in bronzo che racconterà il tema della speranza – spiega Sepe –. Mi piacerebbe che fosse ospitata nel Duomo di Napoli o in un’altra chiesa cittadina». La scultura, nata da un’idea personale dell’artista, sarà completata subito dopo l’estate e rappresenterà un ulteriore ponte tra Napoli e il suo Papa.

In consiglio comunale la proposta di intitolare uno slargo

Anche il Consiglio comunale di Napoli si muove per rendere omaggio a Bergoglio. È pronta infatti una proposta per intitolare a Papa Francesco lo slargo davanti alla Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, nota anche come la “piccola San Pietro” per la sua somiglianza con la basilica vaticana.
Il documento, firmato dal consigliere Gennaro Demetrio Paipais del gruppo “Manfredi sindaco”, impegna il sindaco e la giunta ad avviare subito l’iter per la deroga alla norma che richiederebbe dieci anni dalla scomparsa per un’intitolazione. «Il rapporto tra Papa Francesco e Napoli è stato profondo e ricco di significati», si legge nella proposta, che potrebbe essere votata già nelle prossime ore con il consenso unanime dell’assemblea.

Un legame profondo tra Napoli e Papa Francesco

Le due visite pastorali di Francesco a Napoli hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, soprattutto tra i più fragili. Ora, in una città dove il sacro e il popolare si intrecciano senza confini, l’omaggio al Papa argentino assume un significato ancora più intenso, rendendo visibile la gratitudine di Napoli a chi ha incarnato la speranza dei popoli del Sud.

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Funerali di Papa Francesco: online le foto ufficiali della Polizia di Stato scattate da Massimo Sestini a bordo di un elicottero

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Sono disponibili da oggi, sul sito ufficiale poliziadistato.it, le straordinarie fotografie realizzate in occasione delle esequie di Papa Francesco. Gli scatti portano la firma di Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, incaricato dalla Polizia di Stato di documentare uno degli eventi più solenni e seguiti al mondo.

Le immagini sono state realizzate a bordo di un elicottero del 1º Reparto Volo della Polizia di Stato, impegnato nei servizi di sicurezza durante la cerimonia. Da una prospettiva aerea unica, Sestini ha catturato il raccoglimento e l’imponenza di Piazza San Pietro gremita di fedeli e delegazioni internazionali, offrendo uno sguardo emozionante e potente sull’ultimo saluto al Pontefice.

(Funerali di Papa Francesco, tutte le foto contenute in questo articolo sono di MassimoSestini per la PoliziadiStato)

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Cronache

Cadono da tetto del casolare: 14enne muore, gravissimo 13enne

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Due ragazzini sono caduti dal tetto di un casolare abbandonato, facendo un volo di circa 20 metri a Mazara del Vallo (Trapani). È successo nel lungomare San Vito, nei pressi del Mahara Hotel. Uno dei due di 14 anni è deceduto sul colpo, mentre l’altro di 13 anni è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni.

I ragazzini sarebbero entrati in un ex stabilimento vinicolo, nel pomeriggio, nonostante vi fossero cartelli di divieto e una recinzione. Sul posto sono andati i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia di Stato, la polizia municipale e anche il sindaco di Mazara Salvatore Quinci.

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