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Esteri

Agente spara e uccide 17enne, è rivolta alle porte di Parigi

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 Incidenti questa sera a Nanterre, alle porte di Parigi, dopo che in mattinata un poliziotto ha sparato ed ucciso un ragazzo di 17 anni che era alla guida di un’auto ed aveva reagito alle intimazioni degli agenti che lo avevano fermato. Il poliziotto, che ha aperto il fuoco quando il giovane è ripartito invece di sottoporsi ai controlli, è stato fermato. All’inizio la polizia ha detto che il veicolo aveva tentato di investire gli agenti, ma un video che circola sui social mostra che uno dei poliziotti aveva puntato l’arma sul giovane. Quando quest’ultimo è ripartito, ha sparato. E si sente l’agente gridare: “ti sparo in testa”.

La dinamica dei fatti è ancora confusa e controversa. In un primo momento la polizia ha detto che il veicolo aveva tentato di investire gli agenti della pattuglia che voleva controllarlo, ma un video che circola sui social mostra chiaramente che uno dei due poliziotti aveva puntato l’arma sul giovane alla guida. Quando quest’ultimo è ripartito, ha sparato. Inoltre, nel video si ode chiaramente l’agente gridare al ragazzo: “io ti sparo in testa”. Qualche decina di metri più avanti, l’auto si è schiantata contro un palo e Noel M., 17 anni, è morto poco tempo dopo l’intervento dell’ambulanza. Una decina di persone sono state fermate questa sera fra barricate, cassonetti e auto incendiate. Due inchieste sono state aperte, una per il rifiuto di obbedire alla polizia da parte del giovane alla guida della Mercedes, noleggiata e già segnalata per guida pericolosa, e tentato omicidio. Il ragazzo era già schedato per precedenti piccoli reati, guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale. Un’altra per omicidio volontario da parte dell’agente. Altre due persone erano nell’auto, un ragazzo che è stato fermato e poi rilasciato, e una terza persona ancora ricercata.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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