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A Severodvinsk morti 5 specialisti nucleari russi nel corso di un test missilistico

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La nebbia, per cosi’ dire, inizia a diradarsi sulle circostanze dell’incidente nella regione di Arkhangelsk, che nei giorni scorsi ha suscitato serie preoccupazioni di una fuga di radiazioni. La Rosatom, il colosso nucleare russo, ha infatti confermato oggi che ben cinque suoi specialisti sono rimasti uccisi nella tragedia, avvenuta nel corso di “un test missilistico”. Evidentemente top-secret. Il bilancio totale delle vittime sale dunque a sette morti e sei feriti. Il test, ha detto Rosatom, e’ stato condotto su una “piattaforma marittima” al largo delle coste di Severodvinsk. “Il propellente del missile ha preso fuoco e successivamente e’ esploso, provocando un’onda d’urto che ha gettato in mare diversi nostri specialisti: le ricerche sono continuate fino a quando non si e’ esaurita la speranza di trovare i sopravvissuti”.

Questa, in parte, sarebbe la spiegazione per la reticenza delle autorita’ a fornire maggiori dettagli della sciagura. La Rosatom oggi ha pero’ aggiunto un particolare chiave: i suoi specialisti stavano “conducendo ricerche sulla propulsione del missile con radionuclidi”. Atomica, insomma. Ecco il perche’ dell’aumento delle radiazioni nell’area, per quanto breve e, stando ai continui bollettini delle autorita’, del tutto innocuo per la salute degli abitanti. Che l’incidente fosse particolarmente ‘sensibile’ per la Russia si e’ capito subito. A Severodvinsk vi e’ infatti una delle principali strutture di ricerca e sviluppo per la Marina russa, dove vengono sviluppati e testati missili balistici, intercontinentali e da crociera, oltre che la base di assemblaggio dei sommergibili atomici e convenzionali. Il top del top, dunque. Le informazioni diffuse oggi fanno pensare che lo scoppio abbia a che fare con lo sviluppo del missile a propulsione nucleare 9M730 Buresvestnik (codice Nato: SSC-X-9 Skyfall).

Ovvero una delle nuove super-armi volute da Vladimir Putin per tenere testa agli Stati Uniti in un mondo post trattato INF. Ora resta da vedere se la parziale ‘glasnost’ decisa dalle autorita’ servira’ a calmare gli animi, della popolazione locale e dei paesi limitrofi (dalla Norvegia per ora non arrivano dati anomali sulla radioattivita’). Un alto funzionario dell’amministrazione Trump ha gia’ messo le mani avanti: “Continuiamo a monitorare la situazione nell’area perche’ le rassicurazione di Mosca in questi casi per noi sono del tutto vuote”.

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Messico, oltre 30mila omicidi nel 2024, in media 82 al giorno

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Il Messico ha chiuso il 2024 con un totale di 30.057 omicidi, circa l’1,2% in più rispetto ai 29.713 del 2023 e una media di 82 al giorno: lo ha reso noto la Segreteria esecutiva del Sistema nazionale di sicurezza pubblica (Sesnsp). Lo Stato di Guanajuato si è classificato al primo posto in termini assoluti con 3.151 omicidi (+1,5%), ma in termini percentuali il maggiore incremento annuale è stato registrato nello Stato di Tabasco: +252% a quota 892 omicidi, attribuiti al conflitto tra i cartelli della droga. Seguono Baja California Sur e Sinaloa, con aumenti rispettivamente del 155% e dell’87%. Negli ultimi tre mesi del 2024, che segnano l’arrivo di Claudia Sheinbaum alla presidenza, il numero di omicidi è aumentato del 3% rispetto allo stesso periodo del 2023, passando da 7.079 a 7.288. Nello stesso periodo però si è registrata anche una riduzione del 50,1% nella media giornaliera delle vittime di omicidio doloso e una riduzione del 15,7% a livello statale.

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Media, Trump vuole incontrare Putin per stop guerra in Ucraina

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Il presidente eletto Donald Trump ha ordinato ai suoi collaboratori di organizzare una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin nei prossimi giorni, con l’obiettivo di discutere la possibilità di un incontro nei prossimi mesi per cercare di porre fine alla guerra in Ucraina: lo riporta la Cnn, che cita persone informate. Trump aveva promesso durante la sua campagna elettorale di porre fine al conflitto entro un giorno dal suo giuramento. Adesso, prosegue l’emittente tv Usa, Trump e il suo team sperano di trovare una soluzione che potrebbe essere realizzata entro i primi mesi della sua presidenza, anche parlando direttamente con Putin.

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Sinner supera Rune: accesso ai quarti di finale degli Australian Open

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Jannik Sinner continua a scrivere pagine importanti nella storia del tennis italiano. Il numero 1 al mondo si è qualificato per i quarti di finale degli Australian Open, primo Slam della stagione, superando il danese Holger Rune in una sfida emozionante e combattuta. L’altoatesino ha chiuso il match con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-3, 6-2 dopo oltre tre ore di gioco intenso.

Una battaglia fisica e mentale

La partita contro Rune è stata una vera prova di forza per Sinner, sia sul piano fisico che mentale. Dopo aver conquistato il primo set con autorità, il tennista italiano ha subito il ritorno dell’avversario, cedendo il secondo parziale. Nel terzo set, Sinner ha affrontato un momento delicato, richiedendo un medical time-out dopo il quinto game per problemi fisici. Nonostante le difficoltà, l’altoatesino ha mostrato grande carattere, riprendendo il controllo del gioco e imponendosi negli ultimi due set.

Record e prossimo avversario

Con questa vittoria, Sinner raggiunge i quarti di finale di uno Slam per la decima volta in carriera, eguagliando il leggendario Nicola Pietrangeli come italiano con più presenze in questa fase nei tornei major.

Nei quarti di finale, Sinner affronterà il vincente della sfida tra lo statunitense Alex Michelsen e l’australiano Alex De Minaur. Un incontro che si preannuncia interessante, con l’italiano pronto a dimostrare ancora una volta il suo talento e la sua determinazione.

La corsa continua

L’obiettivo di Jannik Sinner è chiaro: conquistare il primo Slam della carriera. Con il gioco solido e il carattere dimostrato contro Rune, l’altoatesino si conferma uno dei favoriti per il titolo. Gli appassionati di tennis italiani e non solo attendono con ansia il prossimo capitolo di questo straordinario percorso.

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