Droni e sensori per mettere in campo un grande progetto “di manutenzione preventiva”, una biblioteca digitale per “condividere subito le ricerche secondo un modello di archeologia pubblica”, il rilancio dei siti cosiddetti minori, da Stabia ad Oplontis a Boscoreale. Ma anche un ‘patto col territorio’ per riqualificare la buffer zone, che con le sue bancarelle, l’architettura sdrucita, i trasporti inefficienti, e’ da sempre una spina nel fianco del sito patrimonio dell’umanita’.
Dario Franceschini. Ministro della Cultura assieme a Massimo Osanna
Per Pompei è il giorno del cambio della guardia, dopo Massimo Osanna arriva l’archeologo tedesco Gabriel Zuchtriegel, dal 2015 alla guida della vicina Paestum, di fatto la sua fortuna: “l’ho scelto perche’ ha dimostrato di essere bravissimo – dice il ministro della cultura Franceschini- come Massimo Osanna ha rilanciato Pompei riscattandola dalla stagione dei crolli, cosi’ Zuchtriegel ha rilanciato magnificamente Paestum, un posto sul quale nel 2014 erano in pochi a scommettere”. La nomina pero’ spacca il consiglio scientifico del parco, con due consiglieri su quattro, Stefano De Caro e Irene Bragantini, che si dimettono all’istante con una lettera indirizzata proprio ad Osanna: “Non ci sono le condizioni per collaborare con il suo successore”.
E il gesto fa rumore, perche’ i dimissionari sono archeologi di peso: De Caro, che siede nei consigli scientifici anche dell’istituto superiore del restauro e dell’Ermitage di San Pietroburgo, dopo una lunga carriera nel Mibact ( e’ stato tra l’altro direttore di Pompei) ha diretto fino al 2017 l’Iccrom, l’organizzazione intergovernativa Unesco per la formazione nel campo della conservazione e del restauro. Bragantini, una vita tra scavi e ricerca, ha insegnato a lungo all’universita’ di Napoli. Osanna non ci sta, difende a spada tratta il suo successore: “Ha un ottimo curriculum scientifico, proseguira’ il mio lavoro”, dice sottolineando anche che la giovane eta’ del neo direttore “e’ un valore e segnale di fiducia nelle nuove generazioni”.
POMPEI-PROVINCIA DI NAPOLI-CAMPANIA-ITALIA-UNA VEDUTA AEREA DEGLI SCAVI ARCHEOLOGICI PH. SALVATORE LAPORTA AG. CONTROLUCE
Tant’e’, Franceschini, che ne ha individuato il profilo nella terna finale del concorso lanciato mesi fa (presidente della commissione e’ stata Marta Cartabia) sceglie di presentare Zuchtriegel alla stampa da una delle spettacolari terrazze del Colosseo, che il sabato di pandemia ha svuotato dai turisti. Classe 1981, sposato e padre di due figli, da poco anche cittadino italiano, il neo direttore ha avuto la meglio su altri 43 studiosi. Con lui nella terna finale c’erano Francesco Sirano, l’attuale direttore di Ercolano, e Renata Picone, architetto, professore di restauro alla Federico II di Napoli. Il ministro sembra non aver avuto dubbi: “Ha cambiato Paestum, e non solo perche’ sono aumentati i visitatori ed e’ cresciuto il bilancio: come Pompei anche Paestum ora e’ un modello di accoglienza, un posto dove si cura la manutenzione e si fa ricerca, dove si portano avanti scavi archeologi”. Insomma, “e’ la prova che noi italiani quando vogliamo fare le cose le facciamo bene”, incalza Franceschini, che si affaccia sul Colosseo vuoto ma guarda oltre, immagina un futuro “nel quale il turismo internazionale tornera’ ad affollare le nostre citta’ e i nostri siti e trovera’ luoghi molto accoglienti come lo sono oggi Paestum e Pompei. Dobbiamo prepararci – ribadisce- lo Stato deve aiutare le imprese in difficolta’, ma intanto dobbiamo attrezzarci per il domani”. Osanna, che dal luglio 2020 ha la responsabilita’ di musei e siti statali, annuisce, si complimenta con il suo successore, ricorda i tanti temi ancora aperti a Pompei. “Mai abbassare la guardia sulla manutenzione”, avverte, concordando sulla necessita’, ora che il sito e’ stato messo in salvo , di puntare al coinvolgimento del territorio e al rilancio dei tanti siti che circondano la citta’ antica.
Pompei, Italia – 26 febbraio 2018, La cima del Vesuvio innevato vista dagli scavi della cittadina romana di Pompei, che fu sepolta dall’eruzione del vulcano del 79 D.C.
E i nuovi scavi? “Si faranno quando sara’ necessario, cosi’ come e’ stato negli ultimi anni”, risponde Zuchtriegel. Che pero’ sottolinea: “non sono la priorita’. Abbiamo tantissimo materiale su cui studiare e tanti progetti su cui lavorare”. Inevitabile per Franceschini la domanda su cinema e teatri, da troppo tempo rimasti chiusi: “Stiamo lavorando proprio in queste settimane per mettere a punto misure aggiuntive che garantiscano la sicurezza- risponde il ministro Pd, al suo terzo mandato per spettacolo e beni culturali – ci confronteremo con i tecnici del Cts e naturalmente ci atterremo alle loro indicazioni. Ma il nostro obiettivo e’ comunque riaprire il prima possibile”. Il clima quasi primaverile della capitale sembra dare forza alla speranza. Intanto la Campania e’ tornata in zona arancione, anche Paestum e Pompei dovranno di nuovo chiudere i loro cancelli.
Stop all’automatismo che impone la sospensione della responsabilità genitoriale per i genitori condannati per maltrattamenti in famiglia. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n. 55 del 2025, dichiarando illegittimo l’articolo 34, secondo comma, del Codice penale nella parte in cui non consente al giudice di valutare in concreto l’interesse del minore.
Una norma rigida che non tutela sempre i figli
L’automatismo previsto dalla norma, secondo cui alla condanna per maltrattamenti in famiglia (articolo 572 c.p.) segue obbligatoriamente la sospensione della responsabilità genitoriale per il doppio della pena, è stato giudicato irragionevole e incostituzionale. Secondo la Consulta, la previsione esclude qualsiasi valutazione caso per caso e impedisce al giudice di verificare se la sospensione sia effettivamente nell’interesse del minore, come invece richiedono gli articoli 2, 3 e 30 della Costituzione.
Il caso sollevato dal Tribunale di Siena
A sollevare la questione è stato il Tribunale di Siena, che aveva riconosciuto la responsabilità penale di due genitori per maltrattamenti nei confronti dei figli minori, ma riteneva inadeguato applicare in automatico la sospensione della responsabilità genitoriale. Il giudice toscano ha evidenziato la possibilità concreta che, in presenza di una riconciliazione familiare e di un miglioramento del contesto domestico, la sospensione potesse arrecare un danno ulteriore ai minori.
Il principio: al centro l’interesse del minore
La Corte ha ribadito che la tutela dell’interesse del minore non può essere affidata a presunzioni assolute, bensì deve derivare da una valutazione specifica del contesto familiare e della reale efficacia protettiva della misura. Il giudice penale deve dunque essere libero di stabilire, caso per caso, se la sospensione della responsabilità genitoriale sia davvero la scelta più idonea alla protezione del figlio.
La continuità con la giurisprudenza
La decisione si inserisce nel solco della sentenza n. 102 del 2020, con cui la Consulta aveva già bocciato l’automatismo previsto per i genitori condannati per sottrazione internazionale di minore. In entrambi i casi, si riafferma il principio secondo cui le misure che incidono sulla genitorialità devono essere coerenti con i valori costituzionali e orientate alla tutela concreta del minore.
Il mondo della cultura piange la scomparsa di Mario Vargas Llosa (foto in evidenza di Imagoeconomica), uno dei più grandi romanzieri del Novecento e premio Nobel per la Letteratura nel 2010. Lo scrittore peruviano si è spento oggi, domenica, a Lima all’età di 89 anni, circondato dalla sua famiglia, come ha comunicato suo figlio Álvaro attraverso un messaggio pubblicato sul suo account ufficiale di X.
«Con profondo dolore, rendiamo pubblico che nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace».
Una vita tra letteratura e impegno
Nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936, Vargas Llosa è stato tra i più influenti autori della narrativa ispanoamericana contemporanea. Oltre ai riconoscimenti letterari internazionali, ha vissuto una vita profondamente segnata anche dall’impegno civile e politico.
Con la sua scrittura tagliente e lucida, ha raccontato le contraddizioni della società peruviana e latinoamericana, esplorando con coraggio e passione temi di potere, ingiustizia e libertà.
I capolavori che hanno segnato la sua carriera
Autore di romanzi fondamentali come “La città e i cani” (1963), durissima denuncia del sistema militare peruviano, e “La casa verde” (1966), Vargas Llosa ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura del Novecento. La sua vasta produzione comprende anche saggi, articoli e testi teatrali.
Un addio in forma privata
Come reso noto dalla famiglia, i funerali saranno celebrati in forma privata e, nel rispetto della volontà dell’autore, le sue spoglie saranno cremate. Un addio sobrio, coerente con la riservatezza che ha spesso contraddistinto l’uomo dietro lo scrittore.
Cinque giovani talenti campani delle scuole superiori rappresenteranno l’Italia all’International Young Physicists’ Tournament (IYPT) 2025, la più prestigiosa competizione mondiale di fisica per studenti delle scuole superiori, che si svolgerà dal 29 giugno al 6 luglio a Lund, in Svezia.
Dopo una severa selezione nazionale, articolata in prove pratiche e orali, sono stati scelti cinque studenti, tutti provenienti da istituti superiori della Campania: il Liceo Mercalli di Napoli e il Liceo Buchner di Ischia. Una vittoria che premia la qualità della formazione scientifica nelle scuole del Sud e conferma il livello di eccellenza raggiunto dalla regione in campo scientifico.
Tra i protagonisti Pierluigi Trani, talento di Ischia
Tra i cinque campioni c’è Pierluigi Trani, studente del terzo anno del Liceo Scientifico Buchner di Ischia, attualmente a Salonicco, in Grecia, per partecipare a un torneo amichevole di preparazione con altri cinque Paesi del sud Europa. Trani si è classificato tra i primi quattro nella fase provinciale dei Campionati di Fisica 2025 a Napoli, risultando l’unico studente ischitano tra i primi dieci. Inoltre, si è distinto a livello nazionale arrivando terzo alle Olimpiadi di Statistica nella sua fascia d’età.
Il giovane fisico non ha intenzione di fermarsi qui: dopo l’esperienza mondiale in Svezia, proseguirà i suoi studi in un prestigioso college londinese, pronto ad accoglierlo per coltivare il suo brillante futuro accademico.
Un team guidato da due docenti campani
A guidare la squadra italiana saranno Gianmarco Sasso e Raffaele Campanile, entrambi docenti del Liceo Buchner di Ischia. I due insegnanti hanno seguito tutte le fasi della selezione e accompagnano i ragazzi nella preparazione per la competizione internazionale. L’IYPT è un torneo con una lunga storia: esiste da 38 anni, ma l’Italia partecipa ufficialmente solo dal 2024, grazie al sostegno dell’associazione “Scienza e Scuola”, con sede nel Meridione. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ancora non riconosce formalmente la competizione, ma l’entusiasmo e la determinazione di studenti e docenti colmano ogni lacuna istituzionale.
La fisica come passione e riscatto territoriale
L’affermazione della Campania all’IYPT è un segnale forte: il talento scientifico non conosce confini geografici, e può emergere anche in territori spesso penalizzati da scarse risorse e riconoscimenti. I cinque ragazzi selezionati, con il sostegno dei loro docenti e di una rete associativa motivata, porteranno in alto il nome dell’Italia e del Sud Europa, confrontandosi con delegazioni di ben 39 nazioni.
Dal cuore del Sud, un segnale di speranza, competenza e futuro.