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A Pasqua pronta stretta Viminale, ordinanze Regioni

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Una Pasqua con spostamenti off limits nelle localita’ turistiche, tra divieti e ordinanze sullo stop agli spostamenti verso le seconde case a seconda delle Regioni e in generale blindata dalle misure del nuovo decreto anti-Covid. Dal 3 al 5 aprile arterie stradali, hub, parchi, luoghi della movida e spiagge d’Italia – tutta in zona rossa per tre giorni – saranno sorvegliate speciali dalle forze dell’ordine. Il faro e’ puntato in particolare sulle aree urbane piu’ esposte al rischio di assembramenti: le indicazioni del Viminale ai prefetti sono quelle di potenziare il monitoraggio sugli spostamenti in occasione delle festivita’. La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha annunciato controlli “rigorosi”, ma sempre nel segno dell’equilibrio, in modo da tenere conto della doppia esigenza di far rispettare le prescrizioni in vigore e considerare nel contempo la stanchezza degli italiani alle prese con un anno di divieti e chiusure. Anche se il punto verra’ fatto solo nelle prossime ore alla riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, e’ certo il rafforzamento dei controlli di polizia nei giorni di Pasqua, con 70mila uomini in campo previsti. Al tavolo, i vertici delle forze dell’ordine e dell’intelligence valuteranno le misure da adottare anche alla luce del decreto legge in arrivo, secondo cui restano vietati gli spostamenti tra le Regioni a meno che non si abbia una seconda casa, eccetto in quei territori con ordinanze piu’ restrittive delle stesse Regioni, gia’ annunciate da alcuni governatori. La mobilita’ e’ consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessita’ e sara’ sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. Posti di blocco e verifiche che si aggiungeranno ai quasi 40 milioni di controlli alle persone – di cui 633 mila sanzionate – gia’ effettuati solo negli ultimi venti giorni da parte delle forze di polizia, insieme ai militari di Strade sicure e alle polizie locali. E in alcuni territori le regole saranno ancora piu’ severe dello stesso provvedimento nazionale del Governo, come in Campania, Piemonte, Puglia e Liguria, che hanno posto per Pasqua il divieto anche per residenti e non. L’accesso alle seconde case per i non residenti e’ vietato in Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo. E in Piemonte i supermercati saranno chiusi nei giorni di Pasqua (dalle ore 13) e Pasquetta e ci sara’ il divieto di recarsi nelle seconde case per coloro non sono residenti in regione. Diverse citta’ blindate anche in Toscana. A Capalbio l’accesso agli arenili sara’ interdetto su tutto il territorio, verra’ posta attenzione alle seconde case, sara’ vietato recarsi sul litorale e, per questo, saranno bloccati gli ingressi alle spiagge. A Massa fino al 7 aprile sara’ vietato l’ingresso anche ai parchi pubblici, al pontile e alle spiagge. A Campobasso, in Molise, i controlli saranno potenziati soprattutto nelle zone dove di solito c’e’ maggiore flusso turistico e in quelle solitamente interessate da numerosi rientri da fuori regione per le festivita’. La Liguria ha vietato i rientri nelle seconde case e l’utilizzo delle barche a Pasqua. In Sardegna c’e’ invece gia’ un sistema di controlli sanitari nei porti e aeroporti isolani, introdotti quando l’Isola era in zona bianca, tuttora vigenti per chi sbarca sul territorio regionale: un protocollo che di fatto gia’ da un mese – spiega il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia – anticipa quello che sara’ il green pass, il lasciapassare europeo che consentira’ di viaggiare alle persone che hanno fatto il tampone, con risultato negativo.

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In Brasile raggiunte 700 mila vittime a causa del Covid-19

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Il governo del Brasile ha informato di aver oltrepassato questa settimana la quota di 700 mila vittime per il Covid-19 dopo la comparsa del virus per la prima volta nel Paese a febbraio del 2020 e il primo decesso avvenuto a marzo dello stesso anno. Il gigante sudamericano è attualmente il secondo Paese al mondo per numero di vittime dopo gli Stati Uniti (1,1 milioni). Nell’ultima settimana le autorità sanitarie hanno riferito di 322 decessi che hanno portato la cifra complessiva di morti a 700.239. Il peggior anno della pandemia in Brasile è stato il 2021, con 423.349 decessi attribuiti al virus Covid-19. Secondo una commissione d’inchiesta del Senato, oltre 200 mila persone sono morte in Brasile a causa del ritardo con cui è stato messo in atto il programma di vaccinazione della popolazione da parte dell’ex presidente Jair Bolsonaro, il quale a sua volta non si è mai vaccinato.

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Covid: in Italia 188.750 vittime in tre anni

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Curve Covid stabili. Verso l'estate senza mascherine

Sono 188.750 le vittime del Covid registrate in Italia al 16 marzo, a poco più di tre anni dall’inizio della pandemia, mentre i contagi sono stati 25.651.205. Nel mondo, invece, secondo l’Oms, ci sono quasi sette milioni di decessi segnalati per Covid-19, “anche se sappiamo – ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus – che il numero effettivo di decessi è molto più alto”. Questi i dati che fanno da sfondo alla Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, proclamata per il 18 marzo. Per l’Oms la fine della pandemia appare finalmente prossima, e si è detta “fiduciosa che l’emergenza internazionale possa terminare entro l’anno, ed il virus Sars-CoV-2 diventerà paragonabile a quelli dell’influenza stagionale”. Tornando ai dati italiani, colpiscono anche quelli sugli operatori sanitari, a cui è stata dedicata la Giornata nazionale lo scorso 20 febbraio. Hanno perso la vita, come ha ricordato in quell’occasione il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, 379 medici e, secondo il sindacato Nursing Up, 90 infermieri. “Nei primi mesi di pandemia – aveva sottolineato Anelli – circa 60-80 medici morivano ogni mese. Metà dei decessi sono stati sul territorio, dove erano soli senza dispositivi di protezione e con mille difficoltà”. La situazione allora era ben diversa da quella attuale, dove, secondo i dati del ministero della Salute, continua a diminuire in Italia il numero dei nuovi casi e dei decessi per Covid-19. Nella settimana 10-16 marzo 2023 sono infatti 23.730 i nuovi casi positivi, con una variazione di -1,1% rispetto alla settimana precedente, mentre i deceduti sono 212 con una variazione di -1,9% rispetto alla settimana precedente. L’impatto clinico appare essere molto basso.

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Vaccini: studio, risposta più debole se si dorme poco

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Covid vaccino

Le persone che dormono meno di sei ore a notte hanno una peggiore risposta alle vaccinazioni, con una minore produzione di anticorpi e una protezione più breve. È quanto emerge da una ricerca coordinata dall’University of Chicago e pubblicata su Current Biology. La ricerca ha analizzato congiuntamente quattro studi che avevano indagato la relazione tra sonno ed efficacia della vaccinazione contro epatite B o influenza. Dall’analisi dei dati è emerso che chi aveva una durata del sonno inferiore alle 6 ore aveva una risposta alla vaccinazione più debole di circa il 20% rispetto a chi dormiva di più. “Un buon sonno non solo amplifica, ma può anche prolungare la durata della protezione del vaccino”, ha affermato in una nota Eve Van Cauter, coordinatrice della ricerca. L’effetto del sonno, tuttavia, è stato osservato soprattutto nei maschi, mentre nelle donne era più sfumato. La ragione di questa differenza di genere, spiegano i ricercatori, potrebbe essere legata agli ormoni. “Sappiamo dagli studi di immunologia che gli ormoni sessuali influenzano il sistema immunitario – ha aggiunto Van Cauter – Nelle donne, l’immunità è influenzata dallo stato del ciclo mestruale, dall’uso di contraccettivi, dalla menopausa e dallo stato post-menopausa, ma sfortunatamente nessuno degli studi che abbiamo riassunto aveva dati sui livelli di ormoni sessuali”.

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