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Sci, Sofia Goggia cade e si frattura un braccio: stagione finita

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Non e’ stata davvero una giornata fortunata questa domenica di febbraio per lo sci azzurro. Non solo perche’ non ci sono stati podi ma soprattutto perche’ nel difficilissimo superG di Garmisch – dalle curve ad altissima forza centrifuga ed il fondo ondulato e gelato – Sofia Goggia e’ rimasta coinvolta in una brutta caduta riportando la frattura scomposta del radio sinistro. Per la campionessa olimpica di discesa vuol dire stagione finita visto che i tempi di recupero, dopo l’intervento chirurgico fatto direttamente all’ospedale di Garmisch, sono di almeno sei settimane. E cosi’ – in questa pur magica annata piena di podi e soddisfazioni – l’Italia ha perso un’altra delle su stelle dopo gli infortuni di gennaio a Manfred Moelgg e Dominik Paris. Il superG di cdm di Garmisch ha visto cosi’ – in una giornata dove anche tra gli uomini si sono imposti gli svizzeri – la vittoria della svizzera Corinne Suter, 25 anni e secondo successo in carriera, in 1.19.46. Seconda l’austriaca Nicole Schmidhofer in 1.19.89 e terza l’altra elvetica Wendy Holdener in 1.20.16 . Miglior azzurra e’ stata Federica Brignone, quinta in 1.20.36 dopo un paio di errori di troppo. Federica ha dovuto cosi’ cedere a Suter il pettorale rosso della leader della classifica di disciplina: 300 punti contro 261. Ma e’ comunque una Brignone soddisfatta: “Se arrivo quinta non andando bene e sbagliando non posso di certo lamentarmi”. Per l’Italia poi ci sono Marta Bassino 10/a in 1.20.95 e, poco piu’ indietro, Elena Curtoni 13/a in 1.21.14 e Francesca Marsaglia 16/a in 1.21.50. La spettacolare e difficile gara sulla Kandahar ha visto diverse cadute e uscite di scena con interruzioni della prova. Prima di Goggia – finita violentemente in curva ad alta velocita’ contro una porta e poi volata nella neve sin dentro una selva di reti di protezione – era caduta la tedesca Veronika Rebensburg. Per lei problemi ad una gamba ed anche in questo caso interruzione temporanea del superG. Sul fronte maschile a Chamonix Lo slalom gigante parallelo e’ stato vinto dallo svizzero Loic Meillard – 23 anni e primo successo del ragazzo del vallese – davanti al connazionale Thomas Thumler ed al tedesco Alexander Schmid. Meillard ha cosi’ vinto la coppa di questa nuova disciplina assegnata con sole due gare., quella di Chamonix e quella di Alta Badia dove l’elvetico era finito nono. Miglior azzurro e’ stato Simon Maurberger, ottavo ma anche lui contuso ad un gamba dopo una brutta caduta. Dei tre azzurri che si erano qualificati – con i migliori tempi facendo sognare un giorno di gloria – tra i 32 ammessi alla gara, Giovanni Borsotti e’ stato invece eliminato gia’ ai 16/i. Luca De Aliprandini e Simon Maurberger hanno invece passato i 16/i l ad eliminazione diretta su due manche alternando pista rossa e pista blu. Ma agli ottavi, con una sola manche sempre ad eliminazione diretta, ha passato il turno il solo Simon Maurberger. Ai quarti, l’altoatesino e’ invece scivolato nelle reti con gran botta al ginocchio destro. Maurberger cosi’ non ha poi piu’ gareggiato conquistando pertanto l’ottavo posto con De Aliprandini 11/o e Borsotti 14/o. La coppa del mondo uomini va ora in Austria, a Saalbach, dove giovedi’ e venerdi’ si recuperano la discesa ed il superG cancellati in Cina per il coronavirus. Le ragazze passano in Slovenia, non a Maribor dove manca la neve ma a Kranjska Gora: sabato gigante e domenica slalom speciale.

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Ayrton Senna, trent’anni dopo: un mito e una bella persona

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Scusate il ritardo ma dopo trent’anni parlare di Ayrton che non c’è più a me fa ancora male. Soprattutto non mi piace celebrare una scomparsa. Per questo arrivo solo il giorno dopo.
L’ho conosciuto che correva in Formula Ford, si chiamava Ayrton Senna da Silva ma poi ha scelto di portare solo il cognome di sua madre, di origini napoletane e l’ho seguito durante la sua carriera, mi ha regalato molti scoop emozionanti ma il giorno che è morto non ero a Imola perché avevo l’esame di subacquea. E chi se la dimentica quella giornata: ero appena uscita dall’acqua per la prova per il brevetto open, ero a Sant’Angelo, nella mia Ischia. I miei colleghi sub mi dissero: vedi che Senna ha avuto un brutto incidente. Tornai di corsa a casa di mio fratello dove stavo in quei giorni ed accesi la tv giusto quando annunciarono che Ayrton era morto. E da allora io non me la sento di vedere la Formula 1.

Senna

Ogni volta ci provo ma troppi ricordi affollano la mia mente: Ayrton che pulisce il casco mentre siamo seduti sulle gomme nella prima intervista. Che mi fa entrare mentre sta girando uno spot pubblicitario a dispetto dello sponsor. Che si concede alle mie domande per l’Europeo mentre non parla con gli altri. Che telefona con me al mio direttore di allora, Marcello Sabbatini. E quando mi offre un suo pass per entrare al GP di Francia… E l’ultima intervista quando tutti dicevano che si sarebbe ritirato… E poi ai box suo fratello, mamma Joanna, l’impegno nel sociale per aiutare i bimbi sfortunati, la pastasciutta e quel messaggio registrato per un ragazzino ricoverato in coma all’ospedale di Imola . “Ana, non lo scrivere”, mi disse allora: pudico sempre quando faceva qualcosa per aiutare gli altri. Faceva tanto bene ma non lo diceva a nessuno. Una perdita vera, non solo per l’ automobilismo (un mondo al quale stava diventando scomodo quale paladino della sicurezza) e per la sua famiglia, ma per tutti, perché era un esempio positivo. Addio, Ayrton. Trent’anni dopo, un ricordo immutato.

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Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

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Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

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A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

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Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

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