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Cronache

A Venezia parte a Carnevale il nuovo sistema contaturisti

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Tutto pronto per la sperimentazione dei conta-persone a Venezia, il sistema che consentira’ di monitorare quanti turisti provengono in citta’, con quale affluenza e velocita’. Il sistema sara’ attivato per la prima volta, in via sperimentale, con il Carnevale 2020, 11 giorni di festa, dal 15 al 25 febbraio. Si tratta di 34 sensori di ultima generazione, che in futuro potranno rilevare anche il livello di inquinamento, installati in altrettanti punti lungo le direttrici a maggior transito pedonale nel centro storico. “E’ stato creato – ha spiegato l’assessore al turismo, Paola Mar – un sistema misto tra sensori, telecamere e wifi per monitorare costantemente la situazione con un rilascio di dati ogni 25 centesimi di secondo. Le informazioni vengono elaborate nella smart control room da software dedicati, in grado poi di restituire indicazioni sulla densita’ di persone presenti in un preciso momento e la loro velocita’ di movimento”. In questo modo si potra’ prevedere a che ora i pedoni arriveranno in un determinato punto critico e anticipatamente deviarli in un’altra zona, in modo da non intasare o bloccare la circolazione pedonale.

“E’ un sistema che gia’ attuiamo ‘a vista’ – ha aggiunto Mar – e grazie al quale siamo riusciti a ricavare gli itinerari piu’ frequentati per raggiungere i luoghi in cui il turista desidera arrivare, piazza San Marco e Rialto in primis”. “Evitare che tutti facciano lo stesso percorso – ha sottolineato l’assessore – ha un duplice vantaggio: consente una migliore gestione dei flussi, ma anche la scoperta di calli non conosciute”. Senza identificare i passanti, i nuovi dispositivi danno la possibilita’ di misurarne l’altezza, la velocita’ di spostamento e la densita’, i dati delle celle telefoniche e la provenienza delle persone, in assoluto rispetto della privacy. “In fase di analisi – ha detto l’amministratore unico di Venis Paolo Bettio – avremo la possibilita’ di capire da dove arrivano i visitatori, quanto tempo si fermano in citta’, e di distinguere i turisti dai pendolari”. Il Carnevale 2020 sara’ anche l’ultimo evento ad accesso totalmente gratuito a Venezia, perche’ dal mese di luglio dovrebbe entrera’ in funzione, per non residenti in Veneto e per chi non pernotta il hotel, il nuovo ticket del contributo d’accesso. Le tariffe, per mesi di avvio, saranno di 3 euro nelle giornate ‘ordinarie’, 6 per quelle da bollino rosso, 8 per quelle da bollino nero.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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Cronache

“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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