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Cronache

Gianmarco Lorito era un vigile urbano perbene, si è suicidato perchè i leoni da tastiera-mazzieri l’avevano coinvolto in assurde polemiche social

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La tragedia si e’ consumata nel cuore della notte. Alla fine del turno in un comune della Bergamasca Gianmarco Lorito, 44 anni, agente della Polizia locale di Palazzolo, in provincia di Brescia, non e’ tornato a casa e ha smesso di rispondere al cellulare. Lo hanno trovato senza vita sull’auto di servizio. Ha fatto tutto da solo, mettendo fine alla sua esistenza con la pistola d’ordinanza nel parcheggio del comando del paese dove lavorava da anni. Colleghi, amici, la ex compagna, nessuno si aspettava un gesto cosi’. Da alcuni giorni pero’ l’uomo si stava difendendo dagli attacchi social, dalle polemiche in rete e dalle critiche dei leoni da tastiera. L’agente era infatti finito al centro di un caso per aver parcheggiato l’auto della Polizia locale su un posto riservato ai disabili a Bergamo. La vettura era stata fotografata e lo scatto pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione bergamasca Anmic. Scatenando la rabbia che solo internet riesce a volte a partorire. Lorito, siciliano di origini, aveva chiesto scusa e aveva anche versato alla stessa associazione un’offerta pari al doppio della multa che avrebbe preso se avesse parcheggiato in quell’area riservata ai disabili con l’auto personale. Non ha lasciato biglietti per spiegare il gesto estremo e solo lui sa perche’ ha premuto il grilletto della sua arma. “Sento quanto avvenuto questa notte come uno dei piu’ grandi fallimenti umani e professionali da quando sono sindaco. Non aver capito o interpretato segnali, ammesso ce ne siano stati e non essere riuscito a intervenire con un supporto lascia tanta disperazione e amarezza” e’ il commento del sindaco di Palazzolo Gabriele Zanni. “Purtroppo – aggiunge il primo cittadino del paese bresciano – le motivazioni di un gesto tanto drammatico ormai le puo’ conoscere solo Gian Marco e per rispetto a lui e’ inutile e insensato fare congetture”. Il sindaco traccia poi il profilo dell’agente di polizia: “Rimane il ricordo per un uomo di valore. Che ha sempre cercato di onorare la divisa che indossava, senza mai cercare scusanti, ma assumendosi in pieno le sue responsabilita’. Sempre corretto e disponibile con i colleghi e con la cittadinanza. Forse sensibile a tal punto da non aver retto la sofferenza che probabilmente per varie ragioni portava dentro di se'”. Per il sindaco si tratta di “una tragedia che lascia tutti noi a Palazzolo sconvolti e con una tristezza immensa nel cuore. Ci stringiamo nel dolore ai famigliari, amici e colleghi”. Quello dell’agente di Palazzolo e’ solo l’ultimo caso di drammi che nel Bresciano hanno toccato la Polizia locale negli ultimi anni. Ad agosto del 2017 era accaduto al comando della Locale di Darfo, dove una agente donna si era tolta la vita con la pistola d’ordinanza nello stesso identico modo, e nei locali dello stesso comando, dove un collega si era suicidato nel luglio del 2013. Nel 2018 era invece accaduto a Desenzano del Garda con un agente di 40 anni, da 15 in servizio, che si era suicidato nello spogliatoio del comando. Anche un’altra donna in divisa, 39enne agente a Travagliato, si era tolta la vita nello spogliatoio della sede della Polizia locale del paese della Bassa bresciana dove lavorava. Aveva indagato su alcuni colleghi e, si disse, non aveva retto alle pressioni dell’ambiente.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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