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Cronache

Caro Questore Giuliano mandi ad arrestare i balordi dell’ambulanza casa per casa e spieghi loro che a Napoli è lo Stato che detta “la Legge” non la camorra

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“Chiediamo di chiamare subito i numeri di emergenza delle forze dell’ordine: un intervento immediato consente innanzitutto di qualificare il fatto e poi di innescare un meccanismo investigativo che ci mette nelle condizioni di dare delle risposte tempestive”. Chi le dice queste cose? Le dice il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, all’indomani del sequestro di un’ambulanza in un ospedale, del sequestro di medici, infermieri e portantini ad opera di quattro giovinastri balordi che risiedono nei palazzoni dormitorio di fronte all’ospedale Loreto Mare. Il questore Giuliano, eccellente poliziotto, smetta gli abiti di postulatore delle cause giuste e faccia il capo della polizia napoletana, che per inciso è tra le più capaci d’Italia. Ora Giuliano ci dice che “se ci si aspetta una risposta tempestiva e corretta dalle forze dell’ordine e dalla magistratura bisogna anche metterci nelle condizioni di non inseguire una notizia. Se si chiama il 113 si ottiene una volante che interviene subito e che riesce a qualificare correttamente un fatto, avviando un’efficace attività investigativa”. Per carità, belle parole, fors’anche intelligenti, ma Giuliano forse aspettava già la Befana quando all’ospedale Loreto Mare hanno sequestrato ambulanza e medici sotto gli occhi di poliziotti privati e pubblici che pure hanno chiesto aiuto ai numeri di emergenza? Allora è bene che qualcuno dica al questore di Napoli che in quell’ospedale c’è un posto di polizia. Qualcuno dica al Questore che in sala operativa della sua polizia, quella di via Medina, hanno seguito tutto quello che è successo quando i ragazzini balordi sono entrati in pronto soccorso del Loreto Mare ed hanno portato via medici e ambulanza per far curare il loro amichetto con la caviglia slogata. Forse è bene finirla con le parole e andare finalmente ad arrestare i giovani balordi casa per casa. Non è stato difficile identificarli. E già che c’è, visto che si trova nelle Case Nuove ad arrestare i balordi sequestratori, faccia visita ad un po’ di famiglie di camorra. E già che si trova da quelle parti, sul lato orientale delle Case Nuove, via Marina per capirci, ci sono anche un bel po’ di esercizi pubblici che occupano abusivamente da sempre, alla luce del sole, sotto gli occhi di noi tutti, non solo suolo pubblico ma anche piste ciclabili e aree di parcheggio comunale. Liberi il parcheggio del Loreto Mare dai parcheggiatori abusivi. E visto che è un lavoro che non fanno i vigili urbani, ci mandi la polizia amministrativa a spiegare a quei signori che fanno i porci comodi loro da sempre che la pacchia è finita e che è lo Stato a stabilire le occupazioni di suolo pubblico e a decidere se, come e quando e fino a quando sono concesse queste occupazioni dietro pagamento di somme di denaro. Insomma, Giuliano vada nelle Case Nuove e dica a quei balordi che “comanda lo Stato”, che è lo Stato a dettare “Legge”. Punto!

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Cronache

Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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