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Calcio Mercato: rebus Vidal per l’Inter, Viola su Piatek, Gattuso vuole Rodriguez

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E’ l’Inter la societa’ protagonista in questi giorni di trattative che precedono l’apertura ufficiale del calciomercato invernale. Il caso VIDAL tiene banco, perche’ la causa che vuole intentare al Barcellona per dei bonus a suo dire non pagati e’ il segnale della volonta’ del cileno di andarsene per raggiungere Conte ad Appiano Gentile. Il Barca ora vorrebbe impuntarsi e quindi non permettere all’ex juventino di andarsene, ma la dirigenza nerazzurra spera di trovare un punto d’incontro con gli omologhi ‘blaugrana’. Prima degli ultimi sviluppi, l’offerta interista era stata di 12 milioni contro i 20 chiesti dal club campione di Spagna. Di sicuro c’e’ che Vidal ha gia’ trovato l’accordo con l’Inter, sulla base di un contratto fino al 2022 con stipendio da qui a giugno di 4,5 milioni piu’ bonus, mentre per le due stagioni successive l’ingaggio salirebbe a 6 milioni annui. Ora in casa della capolista si ragiona sull’opportunita’ di anticipare a gennaio l’arrivo di DARMIAN dal Parma, mentre sembra tramontata l’ipotesi di uno scambio POLITANO-LLORENTE con il Napoli. Ma proprio per Politano c’e’ la richiesta della Fiorentina, mentre DIMARCO potrebbe andare al Verona o all’Udinese. In casa Milan dopo l’arrivo di IBRAHIMOVIC si lavora in uscita perche’ il fondo Elliott ha chiesto di sfoltire la rosa. Cosi’ oltre a RODRIGUEZ, che Gattuso vorrebbe con se’ a Napoli, sono in lista di partenza BORINI, che piace al Crystal Palace, PAQUETA’ se il Paris SG alzera’ l’offerta, e PIATEK, per il quale c’e’ un interessamento della Fiorentina. Per KESSIE, altro possibile partente, c’e’ stato un sondaggio del West Ham, mentre CALDARA potrebbe finire all’Atalanta. In casa Juventus si parla sempre di un possibile scambio EMRE CAN-PAREDES con il Psg, per il resto non dovrebbero esserci movimenti, a parte il possibile ritorno di PERIN al Genoa. Per PJACA finora nessuno si e’ fatto avanti concretamente. La Roma fara’ acquisti solo se prima ci saranno delle cessioni, e per questo sembra difficile che arrivi un vice Dzeko, visto che non ci sono richieste per KALINIC. L’interesse del ds Petrachi per MARIANO DIAZ del Real Madrid rimane comunque concreto. JUAN JESUS al Bologna dipende invece dal fatto che la societa’ emiliana vuole che la Roma si accolli parte dell’ingaggio del brasiliano. Il Lipsia potrebbe gia’ riscattare SCHICK, mentre nulla si muove per FLORENZI al Valencia. La priorita’ della dirigenza e’ comunque rinnovare l’accordo con PELLEGRINI togliendo la clausola rescissoria di 30 milioni. Everton e Lione sono le possibili destinazioni di NZONZI, di rientro dal Galatasaray. Cerca rinforzi il Parma, e circola il nome di TEODORCZYK dell’Udinese, mentre PETAGNA e’ l’obiettivo della Sampdoria per l’attacco. IGOR piace all’Atalanta, ma la Spal non lo cede prima di giugno.

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Pari a Firenze, il Napoli è ‘quasi’ fuori anche dalla Conference League

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Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al termine di una gara che è stato un lungo inseguimento reciproco ricco di gol, emozioni e colpi di scena. Alla fine il 2-2 al Franchi consente a Biraghi e compagni di confermarsi all’ottavo posto ma non ancora poter festeggiare il ritorno certo nelle prossime coppe europee perché servirà almeno un punto nell’ultimo turno contro il Cagliari, e lenisce parzialmente l’emorragia di punti per gli ormai ex campioni d’Italia. Gli ospiti iniziano la gara come meglio non si potrebbe passando già all’8′ con Rrahmani, capitano di serata stante l’assenza per problemi di gastroenterite di Di Lorenzo, che anticipa Martinez Quarta su calcio d’angolo di Politano. Gli uomini di Calzona giocano in maniera eccellente la prima mezz’ora tanto che vanno più volte vicini al raddoppio in particolare con Kvaratskhelia. Proprio su una palla riconquistata da Dodo sull’esterno sinistro offensivo georgiano, su cui il Napoli si lamenta per una mancata sanzione del fallo da parte del direttore di gara, prende avvio l’azione che porta alla punizione poi segnata da Biraghi al 39′ per l’1-1.

I gigliati ribaltano il risultato tre minuti più tardi con Nzola bravo a superare Politano e di destro a sorprendere Meret. Lo svantaggio del Napoli è una punizione eccessiva per i partenopei che però rischiano di subire per due volte la terza rete entrambe le volte con Nico Gonzalez, con nella seconda circostanza un ottimo intervento di Meret. Il 2-2 lo segna Kvaratskhelia anche lui con una bellissima punizione (57′), con Politano che centra un palo 5′ più tardi. Nella parte centrale la sfida diventa equilbrata e l’ultimo vero sussulto giunge all’80’ quando Marchetti assegna calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti, quest’ultimo subentrato a Nzola, ma la revisione al Var sollecitata da Valeri fa poi cambiare idea al direttore di gara. Il punteggio non cambia più e si chiude dunque con un pareggio l’ultima partita casalinga di Vincenzo Italiano, con lo stadio Franchi che la prossima estate vedrà anche l’inizio di lavori che porteranno poi alla costruzione di una nuova curva Fiesole.

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La Juventus esonera Allegri per comportamenti non compatibili

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“La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegridall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile”. È quanto si legge in una nota della società. “L’esonero – prosegue il club – fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta”.

“Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime tre stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia la società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri” conclude la società bianconera nel comunicato.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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