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Cultura

Harmony, i talenti della danza napoletana con Carlo Di Dio: da Procida a San Diego

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“Danzare sembra affascinante, semplice, incantevole. Ma il cammino verso il paradiso della realizzazione non è meno complesso di tutti gli altri. C’è una fatica così grande che il corpo grida, persino nel sonno. Ci sono momenti di completa frustrazione, ci sono piccole morti quotidiane…”

E se lo dice Marta Graham, che da molti è considerata la più grande danzatrice statunitense del XX secolo, nonché la “madre della danza moderna”, c’è da crederle. Dei sacrifici ne sa qualcosa Carlo Di Dio, il ballerino di Dio come è stato soprannominato. E’ lui il protagonista di questa puntata sulla danza napoletana attraverso la lente d’ingrandimento di una realtà prestigiosa, la scuola di danza classica e moderna Harmony del Maestro Arnaldo Angelini.

Carlo Di Dio ha iniziato gli studi al Procida Hall Studio, per poi proseguirli alla scuola di danza del Teatro San Carlo di Napoli, e si è infine diplomato nel 2005 alla scuola di danza “Harmony”, diretta da Angelini. Partire da una piccola isola, affrontare ogni giorno il mare, con qualsiasi tempo hanno fatto sì che Di Dio dovesse superare più difficoltà di chiunque altro ma la passione era fortissima ed era supportata da un Maestro che credeva in lui, che lo sosteneva come tutta la scuola.

 

“Nel settembre 2003, professionisti del settore, ha raccontato Carlo Di Dio, mi avevano messo in contatto con il Maestro Arnaldo Angelini. Chiunque era passato dalla scuola Harmony aveva fatto una carriera importante. Mi dicevano ‘lui ha l’occhio magico, sa riconoscere il bello ed il brutto di una persona e di un danzatore!’.Quest’uomo praticamente mi ha creato come ballerino. Figura paterna per molti di noi, è stato senza dubbio il miglior coach che potessi avere. Quando l’ho conosciuto avevo 16 anni appena, mi guardava, lo guardavo , e mi chiese: “Chi sei? Cosa hai in mente? Sai, questo è un percorso che si dovrà fare insieme, 50 e 50, io senza di te non posso far nulla , e tu senza di me altrettanto!”
“Dopo aver speso circa un paio d’ore così a parlare, a guardarci negli occhi, ricorda Di Dio con affetto, gli chiesi se potevo fargli vedere qualche passo per valutare la mia preparazione tecnica; mi rispose quindi che non era quella la sua preoccupazione. A quel punto capii che quello che gli interessava più di qualsiasi altra cosa era verificare quanta voglia avessi di lavorare duramente, con intelligenza, e quanta determinazione avessi. Ho studiato due anni nella scuola Harmony prima di diplomarmi nel 2005 ed iniziare la mia carriera da professionista”.

Di Dio si è poi perfezionato con altri maestri di chiara fama quali Elisabetta Terabust, Giuseppe Della Monica, Luc Bouy, Luciano Cannito e Marcello Angelini. Borsa di studio per il Junior Ballet de l’Ecole Supériere de Danse di Cannes “Rosella Hightower”. Ha lavorato al Teatro San Carlo di Napoli e il Teatro Massimo di Palermo. Ha partecipato a tournée internazionali a New York City e al Cairo come primo ballerino. Nel 2009, ha seguito il suo sogno e si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha ricevuto contratti come primo ballerino con il San Diego Ballet, Tulsa Opera e California Ballet. Ha anche ballato con la compagnia di Contemporáneo Sample Dance e la San Diego Opera, ed è stato artista e giudice ospite in diversi gala e spettacoli internazionali. Inoltre, ha vinto il Premio Danza & Danza per il miglior ballerino italiano all’estero, nonché i riconoscimenti Riconoscimento al Talento e Riconoscimento alla Carriera, in Italia. Inoltre, ha conseguito una Laurea in Ingegneria Gestionale presso la San Diego State University.

“Procida è la mia terra, un’isola meravigliosa” ma a San Diego Carlo Di Dio si è trovato benissimo, “al di là di ogni aspettativa. C’è grande professionalità e serietà, si lavora molto bene e c’è un rapporto di fiducia e rispetto che non è facile trovare in giro. E, inutile sottolinearlo, c’è grandissima qualità e talento”. E poi c’è un ottimo clima e per chi è nato in certi posti baciati dal sole non è poco: “praticamente non c’è l’inverno, il che aiuta molto uno come me. Mi sveglio al mattino e trovo quasi sempre un bellissimo sole. E questo mi mette di buon umore. Che cosa c’è di meglio di una bella giornata di sole?”.

Grande protagonista della danza italiana, star internazionale. E’ stato il vincitore del premio Danza&Danza nel 2012 ‘come miglior danzatore all’estero’ ed ha ricevuto fra gli altri il ‘Riconoscimento alla Carriera ed al Talento’ al Labat Loano Dance Festival.  Un successo enorme ma lui è rimasto legato agli anni della scuola Harmony:

“Al di là della tecnica, il Maestro Angelini mi ha insegnato il rispetto e la consapevolezza del mio corpo, l’importanza di un lavoro quotidiano e mi ha insegnato a preparare la mente, perché dove arriva l’intelligenza, diceva, non arrivano le gambe”

“Angelini mi ha insegnato e continua ad insegnare a tutti i suoi allievi cosa significa essere forti caratterialmente. La scuola Harmony continua ad essere un polo di alta formazione grazie alla competenza ed alla passione che il Maestro Arnaldo Angelini e la Maestra Eugenia Avena continuano a nutrire oggi come ieri. Harmony, un pezzo della mia vita, sempre con me!”

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“L’avvocato del D10S”: Angelo Pisani e la battaglia giudiziaria per Maradona

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Il libro “L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani non è solo un tributo a Diego Armando Maradona, ma anche una narrazione intensa e appassionata delle battaglie legali che hanno segnato la vita del leggendario calciatore. L’opera, pubblicata da LOG edizioni e lunga 159 pagine, è disponibile al prezzo di 14,90 euro e si rivela un testo cruciale per chi desidera comprendere a fondo le vicende giuridiche e umane del “pibe de oro”.

Angelo Pisani, che ha rappresentato Maradona nelle aule di giustizia, descrive con fervore la sua lotta per dimostrare l’innocenza del calciatore di fronte alle accuse di evasione fiscale e altri gravi addebiti mossi dalla giustizia italiana. Attraverso un lavoro legale che si è esteso per decenni, Pisani è riuscito a infrangere il “muro di titanio” di Equitalia, sancendo giuridicamente l’innocenza di Diego.

Il titolo del libro, “L’avvocato del D10S”, è una chiara dichiarazione di stima e devozione verso Maradona, e il sottotitolo “Un’arringa in difesa di Diego Armando Maradona” stabilisce inequivocabilmente il tono dell’opera. Le prefazioni e le postfazioni scritte da noti esponenti del tifo calcistico partenopeo e figure chiave dell’ambiente sociale latino, come Maurizio de Giovanni, Gianni Minà e Nicola Graziano, arricchiscono ulteriormente il testo, aggiungendo diverse prospettive sulla figura di Maradona.

Il libro offre un ritratto inedito di Maradona, non solo come sportivo eccezionale ma anche come eroe umano e difensore dei più deboli, costantemente in lotta contro figure potenti come i presidenti della FIFA, Joao Havelange e Sepp Blatter. Inoltre, evidenzia il supporto di Maradona ai governi di sinistra in America Latina, una posizione che lo ha reso un bersaglio politico tanto quanto una stella del calcio.

Pisani non manca di ricordare il sostegno di Fidel Castro a Maradona durante i suoi momenti più bui, come la lotta contro la tossicodipendenza, un periodo durante il quale Maradona stesso riconoscerà il suo debito verso il leader cubano tatuandosi l’immagine del Che Guevara.

Il culmine del libro si raggiunge nel racconto del 25 maggio 2014, quando la giustizia italiana, dopo una lunga serie di battaglie legali, ha finalmente scagionato Maradona da ogni accusa di evasione fiscale. Questo evento non solo ha rappresentato una vittoria legale, ma ha anche simboleggiato la riscossa di un uomo contro un sistema che sembrava schiacciarlo.

“L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani è quindi molto più di un semplice racconto giuridico; è un’affascinante biografia che intreccia diritto, sport e politica, mostrando come la vita di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi sia stata incessantemente intrecciata con le dinamiche del potere a livello mondiale.

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Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone

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Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell’Accademia ad Atene: era situato nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Lo rivela il papirologo Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa, presentando alla Biblioteca Nazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca ‘GreekSchools’ condotto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. La scoperta è racchiusa in mille parole nuove o diversamente lette del papiro contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara.

L’aumento del testo (pari al 30% in più rispetto alla precedente edizione del 1991) corrisponde all’incirca alla scoperta di 10 nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Il testo rivela che Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l’isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate.

Finora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. I testi parlano anche della sua ultima notte, ma non solo. Diverse nuove letture forniscono un nuovo quadro delle circostanze della corruzione dell’oracolo di Delfi da parte del filosofo accademico Eraclide Pontico. Viene inoltre corretto il nome di Filone di Larissa in ‘Filione’ (allievo del grammatico Apollodoro di Atene per due anni e dello stoico Mnesarco per sette anni), che morì a 63 anni in Italia durante una pandemia influenzale.

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La Giornata del Libro con Maraini, tra letture e rose

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Incontri con scrittori, reading, presentazioni di libri, letture condivise, spettacoli, convegni. Esplodono le iniziative per la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, istituita dall’Unesco, che si celebra il 23 aprile, giorno della scomparsa di Shakespeare, Cervantes e Garcilaso de la Vega, tra i sommi autori della letteratura universale. In Catalogna si festeggia San Giorgio (Sant Jordi) ed è tradizione che il 23 aprile gli uomini regalino una rosa alle donne e vengano contraccambiati con un libro. Dall’Italia parte ‘Una nave di libri per Barcellona’ che in questa edizione, la XII, ha a bordo oltre 500 passeggeri in viaggio da Civitavecchia per raggiungere la capitale della Catalogna che è un trionfo di rose e di libri.

A bordo della nave, con ospite d’onore lo scrittore spagnolo Juan Gomez Barcena, scrittori e artisti fra i quali Gabriella Genisi, Giampaolo Simi, Roberto Riccardi, Carola Carulli, Anna Maria Gehnyei, Peppe Millanta e Francesca Andronico. La cantautrice Patrizia Cirulli, che ha musicato e interpretato poesie di Garcia Lorca, Frida Kahlo, Quasimodo, D’Annunzio, Alda Merini, Eduardo De Filippo, duetterà con l’attore Gino Manfredi che leggerà alcuni brani di questi grandi poeti. Nella Giornata mondiale del libro si alza anche il sipario sulla quattordicesima edizione del Maggio dei Libri con la regina della letteratura italiana, Dacia Maraini, che il 23 aprile sarà in dialogo, al Centro per il Libro e la Lettura a Roma, con il professore e saggista Guido Vitiello, che alla lettura ha dedicato il suo ultimo lavoro, La lettura felice (Il Saggiatore). A fare gli onori di casa il presidente del Cepell Adriano Monti Buzzetti e il direttore Luciano Lanna.

Il 23 aprile è un importante nastro di partenza anche per l’inaugurazione a Strasburgo, città simbolo e casa dell’Unione Europea, del suo 2024 in veste di Capitale mondiale del Libro Unesco 2024: il 26 aprile ci sarà una serata speciale dedicata ai libri italiani condotta dalla scrittrice e insegnante Kareen De Martin Pinter. Organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo, l’appuntamento si inserisce nella Grande Lettura che sarà il filo conduttore della settimana inaugurale (23-28 aprile) di Strasbourg, Capitale Mondiale del Libro Unesco. La lettura è protagonista, tra Giornata mondiale e Salone del Libro, dal 9 al 13 maggio a Torino, delle iniziative di TikTok che l’11 maggio al Lingotto annuncerà i vincitori della prima edizione dei TikTok Book Awards. Negli ultimi anni, #BookTok ha catturato l’attenzione con quasi 32 milioni di post creati utilizzando l’hashtag, ma quest’anno l’orizzonte si amplia al SalTo24 intrecciandosi con le 7 aree tematiche del Salone approfondite con alcuni live di conversazioni e interviste.

Tra gli eventi in tutta Italia spiccano quelli di Torino che legge, la manifestazione nata per celebrare la Giornata mondiale del Libro, organizzata dal Forum del Libro con la Città di Torino, le Biblioteche civiche e le circoscrizioni, dedicata quest’anno alla lettura ad alta voce condivisa. Per la Giornata arriva anche Bing Bunny, protagonista di una delle serie animate più amata dai bambini e dalle bambine in età prescolare, con 5 miliardi di visualizzazioni su YouTube, che sarà al centro di una campagna di sensibilizzazione e promozione della lettura condivisa.

Il gioiellino è il focus di Nati per Leggere sulla lettura in famiglia fin da piccoli, e prima ancora nella pancia della mamma che “è una delle più semplici pratiche quotidiane che un genitore può adottare per far crescere bene il proprio bambino o la propria bambina” con consigli di lettura a seconda delle fasce d’età. Per esempio dai 3-4 anni, i bambini amano molto le storie che parlano della vita quotidiana, in cui possono confrontarsi con la loro realtà di gioco, di scuola, di esperienza. Il progetto promosso dall’idolo Bing si chiama Le buone abitudini e ha già coinvolto oltre 8 milioni di famiglie italiane nella promozione del benessere dei bambini 0-6 anni.

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