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Cultura

La Natività più grande del mondo è esposta nel Duomo di Napoli, l’hanno realizzata gli artigiani Cantone & Costabile

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Cantone & Costabile, artigiani presepiali dal 1960, sono entrati nel Guiness world records: è loro la Natività più grande al mondo. L’iconografia e le tecniche utilizzate sono quelle del tradizionale presepe napoletano del Settecento, le dimensioni e l’imponenza dell’opera, però, non hanno eguali: il San Giuseppe misura 4,20 metri, la Madonna 3,40.

Ieri mattina in Duomo, alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe, hanno inaugurato l’opera, frutto di due anni di lavoro e sacrifici. Antonio Cantone e Maria Costabile (nella foto sopra i due artigiani del presepe, alle loro spalle la loro Natività) sono dei puristi della tradizione e ancora oggi realizzano soltanto i pastori del presepe napoletano settecentesco, per continuare a trasmetterne l’originario messaggio religioso ed artistico.

Signor Cantone, insieme a sua moglie porta avanti una bottega d’arte sin dal 1960. Come nasce la vostra attività?

Nasce dall’unione delle nostre due famiglie. La famiglia Cantone era specializzata in restauro d’opere d’arte, la famiglia Costabile s’è sempre dedicata alla realizzazione di minuterie da presepe napoletano. Da questa unione è scaturita la realizzazione delle statue da presepe. Nel 2013 abbiamo avuto la possibilità di realizzare il primo presepe napoletano esposto in piazza San Pietro, e nel 2017 abbiamo fatto il secondo.

Ci racconta il suo incontro con Papa Francesco? Cosa le ha detto quando ha visto il presepe?

Il Papa l’abbiamo visto tre volte. Nel 2013 l’abbiamo incontrato in udienza privata assieme al cardinale Crescenzio Sepe, un’emozione unica. Abbiamo parlato delle motivazioni alla base del presepe e ci ha dispensato alcune perle di saggezza in materia: è grande conoscitore dell’arte presepiale. Del nostro presepe ha apprezzato molto la tipicità del pastore napoletano e l’estrema immediatezza di linguaggio delle sculture.

Ha realizzato la Natività in stile napoletano più grande al mondo. Qual è il senso di quest’opera? Quanto tempo ha impiegato?

Non l’abbiamo realizzata per appagare il nostro ego, ma per porre l’accento sull’importanza e la sacralità della famiglia. Quando si parla di famiglia, siamo tutti concordi sul fatto che è importante e che la sua unità deve essere preservata, ma poi, nella quotidianità, non sempre lavoriamo in questa direzione. Ci sono voluti due anni di lavoro. La terracotta non è fatta per misure così grandi e questa è stata sicuramente la difficoltà principale che abbiamo incontrato. 

Quale tecnica avete adoperato?

Per queste statue da presepe, che entreranno a breve nel libro dei record come Natività più grande mai realizzata, abbiamo adottato le stesse tecniche del presepe tradizionale. Anche i materiali sono gli stessi: testa ed arti in terracotta policroma, occhi di cristallo, corpo in tubolari d’acciaio imbottiti, abiti in tessuto, come i classici pastori del presepe.

Che ne pensa di quanti a San Gregorio Armeno realizzano statuette di personaggi famosi che nulla hanno a che vedere con la natività e la tradizione religiosa?

Non critico e non giudico nessuno, è un’operazione commerciale che alcuni hanno sentito di voler portare avanti e per questa cosa hanno avuto anche l’attenzione dei media. La mia scelta è stata diversa, sono un purista al 100% e desidero continuare a trasmettere quel messaggio religioso e artistico incarnato dal presepe napoletano.

Cosa le piace della San Gregorio Armeno di oggi?

Credo che l’attenzione dei media si sia ormai saturata. La cultura non sempre paga e oggi l’attenzione è rivolta soprattutto alle statuine dei vip, ai personaggi del momento. Credo che questo sia riduttivo rispetto ad un’arte diffusa in tutto il mondo, che nonostante tutto continua a resistere. Bisognerebbe fare un passo indietro e studiare cos’è il presepe napoletano, quali sono le motivazioni alla base della sua realizzazione, qual è il messaggio primitivo ed arcaico che intende trasmettere. Chi ha investito sulle statuine dell’attualità giustamente prosegue su quella strada, ma ormai è come spolpare un osso già finito. Noi ci siamo legati solo alla tradizione e non so se per bravura o fortuna, ma ci siamo tolti grosse soddisfazioni: le due esposizioni a San Pietro, altre in America e in Austria in musei importanti. Cerchiamo di diffondere il messaggio intrinseco del presepe napoletano nella maniera più pura, senza contaminazioni e deviazioni di sorta.

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Cultura

“L’avvocato del D10S”: Angelo Pisani e la battaglia giudiziaria per Maradona

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Il libro “L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani non è solo un tributo a Diego Armando Maradona, ma anche una narrazione intensa e appassionata delle battaglie legali che hanno segnato la vita del leggendario calciatore. L’opera, pubblicata da LOG edizioni e lunga 159 pagine, è disponibile al prezzo di 14,90 euro e si rivela un testo cruciale per chi desidera comprendere a fondo le vicende giuridiche e umane del “pibe de oro”.

Angelo Pisani, che ha rappresentato Maradona nelle aule di giustizia, descrive con fervore la sua lotta per dimostrare l’innocenza del calciatore di fronte alle accuse di evasione fiscale e altri gravi addebiti mossi dalla giustizia italiana. Attraverso un lavoro legale che si è esteso per decenni, Pisani è riuscito a infrangere il “muro di titanio” di Equitalia, sancendo giuridicamente l’innocenza di Diego.

Il titolo del libro, “L’avvocato del D10S”, è una chiara dichiarazione di stima e devozione verso Maradona, e il sottotitolo “Un’arringa in difesa di Diego Armando Maradona” stabilisce inequivocabilmente il tono dell’opera. Le prefazioni e le postfazioni scritte da noti esponenti del tifo calcistico partenopeo e figure chiave dell’ambiente sociale latino, come Maurizio de Giovanni, Gianni Minà e Nicola Graziano, arricchiscono ulteriormente il testo, aggiungendo diverse prospettive sulla figura di Maradona.

Il libro offre un ritratto inedito di Maradona, non solo come sportivo eccezionale ma anche come eroe umano e difensore dei più deboli, costantemente in lotta contro figure potenti come i presidenti della FIFA, Joao Havelange e Sepp Blatter. Inoltre, evidenzia il supporto di Maradona ai governi di sinistra in America Latina, una posizione che lo ha reso un bersaglio politico tanto quanto una stella del calcio.

Pisani non manca di ricordare il sostegno di Fidel Castro a Maradona durante i suoi momenti più bui, come la lotta contro la tossicodipendenza, un periodo durante il quale Maradona stesso riconoscerà il suo debito verso il leader cubano tatuandosi l’immagine del Che Guevara.

Il culmine del libro si raggiunge nel racconto del 25 maggio 2014, quando la giustizia italiana, dopo una lunga serie di battaglie legali, ha finalmente scagionato Maradona da ogni accusa di evasione fiscale. Questo evento non solo ha rappresentato una vittoria legale, ma ha anche simboleggiato la riscossa di un uomo contro un sistema che sembrava schiacciarlo.

“L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani è quindi molto più di un semplice racconto giuridico; è un’affascinante biografia che intreccia diritto, sport e politica, mostrando come la vita di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi sia stata incessantemente intrecciata con le dinamiche del potere a livello mondiale.

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Cultura

Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone

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Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell’Accademia ad Atene: era situato nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Lo rivela il papirologo Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa, presentando alla Biblioteca Nazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca ‘GreekSchools’ condotto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. La scoperta è racchiusa in mille parole nuove o diversamente lette del papiro contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara.

L’aumento del testo (pari al 30% in più rispetto alla precedente edizione del 1991) corrisponde all’incirca alla scoperta di 10 nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Il testo rivela che Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l’isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate.

Finora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. I testi parlano anche della sua ultima notte, ma non solo. Diverse nuove letture forniscono un nuovo quadro delle circostanze della corruzione dell’oracolo di Delfi da parte del filosofo accademico Eraclide Pontico. Viene inoltre corretto il nome di Filone di Larissa in ‘Filione’ (allievo del grammatico Apollodoro di Atene per due anni e dello stoico Mnesarco per sette anni), che morì a 63 anni in Italia durante una pandemia influenzale.

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Cultura

La Giornata del Libro con Maraini, tra letture e rose

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Incontri con scrittori, reading, presentazioni di libri, letture condivise, spettacoli, convegni. Esplodono le iniziative per la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, istituita dall’Unesco, che si celebra il 23 aprile, giorno della scomparsa di Shakespeare, Cervantes e Garcilaso de la Vega, tra i sommi autori della letteratura universale. In Catalogna si festeggia San Giorgio (Sant Jordi) ed è tradizione che il 23 aprile gli uomini regalino una rosa alle donne e vengano contraccambiati con un libro. Dall’Italia parte ‘Una nave di libri per Barcellona’ che in questa edizione, la XII, ha a bordo oltre 500 passeggeri in viaggio da Civitavecchia per raggiungere la capitale della Catalogna che è un trionfo di rose e di libri.

A bordo della nave, con ospite d’onore lo scrittore spagnolo Juan Gomez Barcena, scrittori e artisti fra i quali Gabriella Genisi, Giampaolo Simi, Roberto Riccardi, Carola Carulli, Anna Maria Gehnyei, Peppe Millanta e Francesca Andronico. La cantautrice Patrizia Cirulli, che ha musicato e interpretato poesie di Garcia Lorca, Frida Kahlo, Quasimodo, D’Annunzio, Alda Merini, Eduardo De Filippo, duetterà con l’attore Gino Manfredi che leggerà alcuni brani di questi grandi poeti. Nella Giornata mondiale del libro si alza anche il sipario sulla quattordicesima edizione del Maggio dei Libri con la regina della letteratura italiana, Dacia Maraini, che il 23 aprile sarà in dialogo, al Centro per il Libro e la Lettura a Roma, con il professore e saggista Guido Vitiello, che alla lettura ha dedicato il suo ultimo lavoro, La lettura felice (Il Saggiatore). A fare gli onori di casa il presidente del Cepell Adriano Monti Buzzetti e il direttore Luciano Lanna.

Il 23 aprile è un importante nastro di partenza anche per l’inaugurazione a Strasburgo, città simbolo e casa dell’Unione Europea, del suo 2024 in veste di Capitale mondiale del Libro Unesco 2024: il 26 aprile ci sarà una serata speciale dedicata ai libri italiani condotta dalla scrittrice e insegnante Kareen De Martin Pinter. Organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo, l’appuntamento si inserisce nella Grande Lettura che sarà il filo conduttore della settimana inaugurale (23-28 aprile) di Strasbourg, Capitale Mondiale del Libro Unesco. La lettura è protagonista, tra Giornata mondiale e Salone del Libro, dal 9 al 13 maggio a Torino, delle iniziative di TikTok che l’11 maggio al Lingotto annuncerà i vincitori della prima edizione dei TikTok Book Awards. Negli ultimi anni, #BookTok ha catturato l’attenzione con quasi 32 milioni di post creati utilizzando l’hashtag, ma quest’anno l’orizzonte si amplia al SalTo24 intrecciandosi con le 7 aree tematiche del Salone approfondite con alcuni live di conversazioni e interviste.

Tra gli eventi in tutta Italia spiccano quelli di Torino che legge, la manifestazione nata per celebrare la Giornata mondiale del Libro, organizzata dal Forum del Libro con la Città di Torino, le Biblioteche civiche e le circoscrizioni, dedicata quest’anno alla lettura ad alta voce condivisa. Per la Giornata arriva anche Bing Bunny, protagonista di una delle serie animate più amata dai bambini e dalle bambine in età prescolare, con 5 miliardi di visualizzazioni su YouTube, che sarà al centro di una campagna di sensibilizzazione e promozione della lettura condivisa.

Il gioiellino è il focus di Nati per Leggere sulla lettura in famiglia fin da piccoli, e prima ancora nella pancia della mamma che “è una delle più semplici pratiche quotidiane che un genitore può adottare per far crescere bene il proprio bambino o la propria bambina” con consigli di lettura a seconda delle fasce d’età. Per esempio dai 3-4 anni, i bambini amano molto le storie che parlano della vita quotidiana, in cui possono confrontarsi con la loro realtà di gioco, di scuola, di esperienza. Il progetto promosso dall’idolo Bing si chiama Le buone abitudini e ha già coinvolto oltre 8 milioni di famiglie italiane nella promozione del benessere dei bambini 0-6 anni.

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