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Cronache

Turista milanese cacciato da un bed and breakfast di Palermo perchè “ignorante e razzista”

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È un altro losco episodio di razzismo. Questa volta siamo costretti a registrarlo a Palermo, ma il protagonista in negativo è un uomo di Milano. Questo uomo per allusioni e battute su una ragazza di colore, nata in Italia ma ghanese di origine, che lavora in un bed and breakfast della città ha davvero esagerato. Al punto che alla fine la proprietaria del B&B “La terrazza sul centro” ha deciso di cacciare via l’ospite milanese di settant’anni che continuava a insistere sulla “superiorità” degli italiani rispetto ai migranti e i neri. Lo “spiritoso” turista milanese che si dilettava a fare battute sui siciliani (come gli africani), sul caldo africano e poi  e allusioni pesanti su una ventitreenne palermitana nata da genitori del Ghana si è visto messo alla porta.

“Ho sopportato qualche minuto – ha raccontato Emiliano Nania, marito della titolare – , poi ho deciso di intervenire. La ragazza è una collaboratrice bravissima e merita rispetto”. Il milanese doveva restare ancora un giorno, ma ha dovuto fare le valigie e andarsene. “Caro ospite ignorante – ha scritto la proprietaria del B&B sulla sua pagina Facebook – nascere a Palermo per noi è sufficiente per essere italiani e se per te i siciliani non lo sono, stattene serenamente a casa tua”.

“Se pensi – continua il post – che il ‘vero italiano’ sia un essere superiore, noi tutti siamo più italiani di te. Felice di averti, con il sorriso, sbattuto la porta in faccia perché qui è casa mia e non diamo il benvenuto a chi non lo merita. W il mondo a colori”. Il milanese è considerato indesiderato perchè razzista almeno nel B&B “La terrazza sul centro” di Palermo.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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Cronache

Muore a tre mesi da tesi, 2mila firme per laurea in sua memoria

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Ha raggiunto oltre 2mila firme in pochi giorni la petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org per chiedere la laurea alla memoria a Vincenzo Pio Ferrara, studente prematuramente scomparso iscritto al terzo anno del corso di laurea in Infermieristica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. “Il giovane Vincenzo Pio – si legge nella petizione lanciata da Teresa Bianco – studente lavoratore aveva solo 25 anni quando la sua vita si è fermata”. A fine maggio 2023, nel corso di uno screening di sorveglianza, gli è stata diagnosticata una leucocitosi mieloide.

“Ha affrontato la malattia – continua il testo della petizione – con grande coraggio convinto: ha continuato a studiare e durante i lunghi ricoveri ha messo la sua esperienza e competenza a servizio degli altri degenti che l’hanno accompagnato durante questo doloroso percorso. Ha, infatti, con tutte le difficoltà del caso sostenuto durante quest’ultimo anno altri tre esami. Ha lottato fino alla fine contro un male, ma alla fine non ce l’ha fatta. È morto così, a tre esami dalla laurea magistrale dopo aver intrapreso un difficile percorso, senza riuscire a concluderlo”. Tra i moltissimi i commenti di sostegno tra i firmatari della petizione, quello di sua sorella Annarita: “Tra un ciclo di chemioterapia e un altro, non si è mai dato per vinto perché lui voleva laurearsi con ogni fibra del suo cuore. Vincenzo merita questa laurea non soltanto banalmente per commemorare il suo ricordo, ma perché questa laurea era già sua, perché questa laurea sarebbe stata solo il coronamento di una carriera di studio fatta di perseveranza, vocazione, dedizione e sacrifici”.

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Cronache

Convalidato sequestro di 64,7 milioni a GS del gruppo Carrefour

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E’ stato convalidato il sequestro preventivo d’urgenza, eseguito lo scorso 15 aprile dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale. Lo ha deciso, nei giorni scorsi, il gip Luca Milano che ha fissato per il prossimo 17 maggio l’udienza per discutere sulla misura del divieto per un anno di pubblicizzare beni e servizi chiesta dal pm Paolo Storari nei confronti della società della grande distribuzione.

L’inchiesta è una di quelle coordinate dalla Procura di Milano sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”: un presunto sistema, come è emerso anche nei casi Dhl, Gls, Uber, Brt, Geodis ed Esselunga, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono “tariffe altamente competitive” sul mercato “appaltando manodopera” in modo irregolare per servizi di logistica e “movimentazione merci”. In particolare, ricostruendo “la ‘filiera della manodopera’, è stato rilevato che i rapporti di lavoro” con GS “sono stati ‘schermati’ da società ‘filtro’ che, a loro volta, si sono avvalse di diverse cooperative (i cosiddetti ‘serbatoi’), le quali avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale” ai lavoratori.

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