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Italia sotto i nubifragi: a Firenze e a Roma stop a tram e metro

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Nubifragi su Firenze, Roma, nelle Marche e in Sardegna, a seguito di una nuova ondata di maltempo che ha creato disagi e allagamenti nel pomeriggio. A Firenze un temporale ha mandato fuori uso un tratto della tramvia per danni al sistema di segnalamento e allagato un sottopasso nevralgico per la viabilita’ stradale nell’accesso in citta’ dalla direttrice Empoli-Pisa-Livorno. A Roma e’ stata chiusa una stazione della metropolitana A (Colli Albani) per allagamenti e in alcune altre fermate della metro sono state chiuse delle uscite. Scariche di fulmini hanno causato rallentamenti ai treni regionali in movimento intorno alla Capitale e alla linea fra Roma Casilina e Ciampino e spezzato un albero. Il temporale ha fatto anche saltare la luce a Palazzo Chigi nella sala dell’incontro tra il premier Giuseppe Conte e i capigruppo di Pd e 5S. Nelle Marche piogge intense e vento forte hanno interessato le zone interne del Pesarese e dell’Anconetano, con caduta di piante e smottamenti in particolare nei territori di Cagli, Fossombrone, Jesi e Senigallia. In Sardegna, ad Orgosolo, una bomba d’acqua ha provocato smottamenti, deposito di fango e pietrisco sulle strade. Violento temporale anche a Milano dove sono stati numerosi gli interventi dei vigili del fuoco. I maggiori disagi, tuttavia, si sono registrati nel capoluogo toscano. Nella regione era comunque attesa un’ondata di maltempo segnalata dalla protezione civile con un codice giallo per temporali nelle zone interne dalle 14 alle 21. Sulla montagna pistoiese una frana si e’ verificata sulla statale 12 del Brennero dopo la localita’ Lima verso il passo dell’Abetone. A Firenze i vigili del Fuoco sono intervenuti in diverse zone della citta’ per fronteggiare circa 90 richieste di intervento prevalentemente per danni dovuti all’acqua. Le zone piu’ colpite sono quelle di via Pisana, via Galliano, via Toselli e Isolotto.

E’ stato inoltre chiuso al traffico per circa un’ora a causa di un allagamento il sottopasso di piazza Paolo Uccello, punto nevralgico della citta’. Il maltempo ha causato problemi tecnici anche alle linee della tramvia: per qualche ora l’infrastruttura e’ stata interrotta in centro, tra piazza dell’Unita’ italiana e viale Fratelli Rosselli. Disagi anche per un nubifragio che ha interessato il Valdarno aretino, in particolare Montevarchi dove e’ stato chiuso il sottopasso che porta all’ospedale, in cui un’auto peraltro e’ rimasta bloccata, e quello di via Maestri del Lavoro. Chiusi anche i sottopassi di piazza Garibaldi e della stazione ferroviaria, impraticabile. Proprio riguardo a questo le Fs hanno fatto partire e arrivare i treni in transito dal binario 1 cosi’ da evitare alle persone il transito dal sottopasso. Il rallentamento avrebbe determinato alcuni ritardi alla circolazione ferroviaria dei convogli regionali e la cancellazione di due treni. Sempre a Montevarchi sono caduti due alberi, uno in citta’, l’altro a Mercatale Valdarno causando difficolta’ alla circolazione verso il Chianti. Chiusa la strada provinciale in uscita dalla cittadina all’altezza del bivio Rendola.(

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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