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Trovata morta Nora, la 15enne scomparsa in Malaysia

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Dopo giorni di speranze e commozione il giallo di Nora, la 15enne disabile inglese, sparita a inizio agosto da un resort, e’ finito nel peggiore dei modi. Il suo corpo, senza abiti, e’ stato recuperato nella foresta nel sud della Malaysia. E’ stata identificata poche ore dopo il ritrovamento, mettendo fine cosi’ ad una ricerca disperata durata notti e giorni, con un dispiegamento massiccio di mezzi e uomini. Una ricerca che era stata lanciata dopo che la ragazza era scomparsa lo scorso 4 agosto dal resort di Dusun dove si trovava in vacanza con i genitori. Con una mobilitazione collettiva, sull’onda dell’emozione e della speranza tenuta viva fino alla fine nella speranza di ritrovarla sana e salva. Era stato subito dato l’allarme della scomparsa anche perche’ Nora era nata affetta da oloprosencefalia, una malformazione cerebrale che comporta una serie di disabilita’ fisiche tra le quali la difficolta’ a camminare. E da subito era emerso il sospetto che la giovane potesse essere stata rapita. Ricerche a tappeto per quasi 10 giorni: sono state utilizzate anche registrazioni vocali della madre per provare ad attirare la ragazza, mentre una ventina di persone sono state interrogate mentre gli investigatori effettuavano test e analisi delle impronte digitali trovate nel cottage dove la 15enne alloggiava.

I portavoce della famiglia hanno subito confermato “con grande tristezza che il corpo rinvenuto e’ quello della teenager scomparsa Nora Quoirin. L’identificazione e’ stata confermata dalla polizia locale”. Il vicecapo della polizia nazionale, Mazlan Mansor, poco prima in conferenza stampa aveva detto ai giornalisti che il corpo e’ stato trovato accanto ad un piccolo torrente a circa due chilometri e mezzo dal resort. Lo hanno individuato alcuni dei volontari che si erano uniti alle squadre di ricerca. Il corpo era senza vestiti – ha aggiunto – spiegando che e’ stato poi trasportato in elicottero nell’ospedale piu’ vicino per l’identificazione ufficiale da parte dei familiari. Le autorita’ continuano a trattarlo come un caso di scomparsa ma la polizia e’ determinata a considerare tutte le possibilita’, compresa quella di una “indagine penale”. Solo poche ore prima la mamma di Nora aveva ancora una volta ribadito il suo appello affinche’ chiunque avesse informazioni si facesse avanti e si unissero le forze nella speranza di ritrovare la figlia in vita, in una storia che con il passare dei giorni aveva emozionato molti. Davanti alle telecamere, visibilmente commossa, aveva detto: “Nora e’ la nostra primogenita, fragile fin dalla nascita, e’ il nostro tesoro e i nostri cuori sono in pezzi”. Era stata anche offerta una ricompensa di oltre 10mila sterline, donate da un anonimo uomo d’affari di Belfast (la famiglia di Nora e’ di origini irlandese e francese) per chi avesse informazioni, mentre una raccolta fondi lanciata dalla zia e dallo zio di Nora ha superato le 100mila sterline, mentre sono state in totale 348 le persone impiegate nelle ricerche, stando al quotidiano Malay Mail. Fra i volontari poi, diverse persone che si trovavano nella zona per fare trekking e, stando ad alcune indicazioni, anche uno sciamano. Alla notizia del ritrovamento del corpo hanno subito reagito anche le massime autorita’ irlandesi toccate dalla vicenda: “I nostri pensieri e le nostre sincere condoglianze vanno ai genitori di Nora Quoirin, ai suoi fratelli e familiari, in questo momento incredibilmente difficile. Hanno vissuto il peggior incubo per una famiglia. Voglio esprimere un riconoscimento a tutti coloro che hanno contribuito alle ricerche per Nora. Riposi in pace” ha twittato il premier irlandese Leo Varadkar.

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Sindaco Istanbul Ekrem Imamoglu contro Erdogan: Hamas è un gruppo terroristico

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Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, definisce Hamas “un gruppo terroristico” e afferma che la Turchia è stata “profondamente rattristata” dal massacro del 7 ottobre. Intervistato dalla Cnn, il primo cittadino della metropoli turca spiega che “qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un’organizzazione terroristica”, aggiungendo però che crimini simili stanno colpendo i palestinesi e invita Israele a porre fine alla sua guerra contro Hamas.

Il governo turco di Erdogan sostiene apertamente Hamas, ha duramente criticato l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Il leader turco ha paragonato le tattiche del primo ministro Benyamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler e ha definito Israele uno “stato terrorista” a causa della sua offensiva contro Hamas a Gaza.

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Usa: sondaggio “Cnn”, Trump in vantaggio su Biden di 6 punti a livello nazionale

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A poco meno di sei mesi dalle elezioni negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump gode del sostegno del 49 per cento degli elettori, in vantaggio di sei punti percentuali sul suo successore Joe Biden, fermo al 43 per cento. Lo indica l’ultimo sondaggio pubblicato dall’emittente “Cnn” ed effettuato dall’istituto Ssrs. Rispetto alla precedente rilevazione condotta lo scorso gennaio, il candidato repubblicano e’ rimasto stabile, mentre l’attuale presidente ha perso il due per cento del proprio consenso. Soprattutto, e’ in miglioramento l’idea che gli elettori hanno degli anni della presidenza Trump. Ora il 55 per cento degli statunitensi considera “un successo” la sua amministrazione, contro il 44 per cento che la definisce “un fallimento”.

Nel gennaio del 2021, pochi giorni dopo l’insediamento di Biden, era il 55 per cento a considerare un fallimento la presidenza di Trump. Al contrario, il 61 per cento ritiene che la presidenza Biden sia stata un fallimento, mentre il 39 per cento la definisce “un successo”. Il sondaggio mostra anche come i repubblicani siano piu’ convinti dell’idea che la presidenza Trump sia stata un successo (92 per cento) rispetto a quanto gli elettori democratici abbiano la stessa opinione della presidenza Biden (solo il 73 per cento). Tra gli indipendenti, l’amministrazione Trump e’ guardata con favore dal 51 per cento, contro il 37 per cento che ha opinione positiva dell’attuale presidenza. Poi vi e’ un 14 per cento che considera un fallimento entrambe le esperienze, e un 8 per cento che invece ritiene un successo sia la presidenza di Donald Trump che quella di Joe Biden.

Il sondaggio rileva anche come il 60 per cento degli elettori disapprovi l’operato dell’attuale presidente e come il tasso di approvazione, attualmente al 40 per cento, sia al di sotto del 50 per cento anche su materie quali le politiche sanitarie (45 per cento) e la gestione del debito studentesco (44 per cento). A pesare sull’opinione che i cittadini Usa hanno di Biden e’ soprattutto la gestione della crisi a Gaza (il 71 per cento disapprova), in particolare nel caso degli under 35 (tra questi e’ l’81 per cento a esprimere valutazione negativa). Non molto meglio il giudizio degli elettori sull’operato della Casa Bianca in economia (solo il 34 per cento approva), tema che il 65 per cento degli intervistati considera “estremamente importante” per il voto di novembre.

Tra questi ultimi, il 62 per cento ha intenzione di votare Trump, il 30 per cento Biden. In generale, il 70 per cento degli elettori si lamenta delle attuali condizioni economiche del Paese, e il 53 per cento si dice insoddisfatto della propria situazione finanziaria. Tale insoddisfazione sale soprattutto tra gli elettori a basso reddito, tra le persone di colore e tra i piu’ giovani. L’impressione per entrambi i candidati resta per lo piu’ negativa (il 58 per cento ha opinione negativa di Biden, il 55 per cento di Trump) e il 53 per cento e’ insoddisfatto delle opzioni a disposizione sulla scheda elettorale il prossimo novembre.

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Sconosciuti uccidono sette giovani nel sud dell’Ecuador

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Sette giovani, che la polizia sospetta facessero parte di una banda dedita al furto di veicoli, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco da sconosciuti a Petrillo, località del sud dell’Ecuador. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, riferisce il portale di notizie Primicias, sei dei giovani, tutti fra i 15 e i 21 anni, sarebbero caduti in un’imboscata mentre stavano riportando una moto rubata al proprietario per incassare il riscatto. Il cadavere di un settimo giovane è poi stato ritrovato ore dopo poco lontano dal luogo del massacro. Gli inquirenti hanno comunicato che praticamente tutte le vittime avevano precedenti penali per furti di vario genere, ed in particolare di veicoli, formulando l’ipotesi che le persone che hanno sparato da un’auto sarebbero membri di una banda rivale o residenti del luogo stanchi delle ripetute estorsioni.

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