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Cronache

Ciclismo, Davide Cimolai: “Mia moglie mi ha lasciato durante il Giro d’Italia, ha perso la testa per il capo”

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Lasciato dalla moglie, con una telefonata, mentre stava disputando il Giro d’Italia. E’ la storia raccontata da Davide Cimolai, ciclista 30enne che e’ stato anche azzurro della nazionale, e che ora si e’ lasciato andare sui social raccontando un periodo difficile della sua vita, da cui solo ora si sta riprendendo e lo ha dimostrato vincendo una tappa al giro della Vallonia. “In questa vittoria, in questa foto, c’ e’ tutto me stesso – ha scritto Cimolai su Instagram postando anche una foto della sua ultima vittoria -. Riprendere la bici dopo il Giro d’ Italia mi sembrava impossibile, difficile immaginare e spiegare quello che ho passato, provato e sofferto. A voi amici dedico questa vittoria perche’ mi siete stati vicini nel periodo piu’ brutto della mia vita”. Poi il racconto al sito ‘tuttobiciweb.it’ di quanto gli e’ successo mentre si apprestava a disputare il suo primo Giro da capitano (della Israel Cycling Academy). “”Mi e’ successo cio’ che non auguro nemmeno al mio peggior nemico – ha spiegato Cimolai .- Da uomo innamorato, certe cose non te le aspetti. Mi ero sposato a ottobre, perche’ ci credevo davvero tanto, e il giorno prima del Giro la mia ormai ex moglie mi dice che vuole stare da sola e che ha bisogno di tempo e spazio per capire cosa prova nei miei confronti. . Immaginate con che spirito ho iniziato una corsa lunga e impegnativa come il Giro. Ero spiazzato. Stavamo assieme da 6 anni di cui 5 e mezzo di convivenza, conosceva bene il mio lavoro e i sacrifici che comporta, soffriva la distanza ma era abituata ad avermi parecchio lontano. Qualche piccola discussione c’era stata in passato, ma l’avevamo sempre superata insieme”. Invece questa volta non e’ andata cosi’. Infatti al secondo giorno di riposo della ‘corsa rosa’ e’ arrivata la chiamata shock della moglie che ha scritto la parola fine al matrimonio.

“E’ stato il giorno piu’ brutto della mia vita – le parole del ciclista azzurro -. Non riuscivo a darmi una spiegazione a questa sua crisi. Il nostro rapporto e’ sempre stato basato sulla fiducia, ma questa volta c’era di mezzo una terza persona. Quando tra le lacrime e’ riuscita a dirmelo volevo tornare a casa: la cosa piu’ importante per me era salvare il matrimonio. Mi e’ arrivata una botta talmente forte da stordirmi: scoprire che la donna che ami ha perso la testa per il suo nuovo datore di lavoro, un grosso imprenditore per cui ha iniziato a lavorare come assistente personale, ti sembra pura follia. Nonostante il dolore, ho tenuto duro. Dovevo arrivare a Verona, alla fine e’ stato difficile ma gratificante perche’ all’Arena ho rinnovato il contratto con la squadra. Le ore in bici sono state il meno della fatica: correre l’ultima settimana del Giro dormendo 3 ore a notte non e’ una passeggiata di salute”. “Greta e’ venuta a prendermi a Verona – ha continuato Cimolai parlando con ‘tuttobiciweb.it’ -. Ho provato a farla ragionare, a farla riflettere, non per farle cambiare idea, ma perche’ ritenevo avesse preso una scelta affrettata: non puoi mandare all’aria tutto per una persona che conosci da due settimane. Invece cosi’ e’ stato, e le nostre strade si sono separate. La settimana dopo il Giro ero distrutto. Non riuscivo ad allenarmi, a far niente, finche’ ho tolto le fette di prosciutto che avevo sugli occhi, ho assemblato i pezzi del puzzle e sono tornato lucido. Ho chiesto la separazione e ora sono piu’ tranquillo. Ora il mio sogno sarebbe andare al Mondiale nello Yorkshire e faro’ del mio meglio per meritarmi la convocazione”.

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Cronache

Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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