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Cronache

Scacco ai narcos della camorra oplontina con alleati albanesi, arresti e sequestri di droga

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La Guardia di Finanza di Napoli ha  eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di altrettanti membri di un’organizzazione di narcotrafficanti, prevalentemente di origine albanese, dedita al traffico internazionale di droga, con basi operative in Napoli e Roma e ramificazioni in Albania.

I provvedimenti scaturiscono dalle attività di indagine che il GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli sulla base di fonti investigative di innesco emers enell’ambito di precedenti indagini, culminate nell’aprile del 2016 nell’esecuzione di 30 ordinanze di custodia cautelare.

Nell’occasione, si individuò e si procedette nei confronti degli appartenenti adun sodalizio criminale autore di un giro internazionale di cocaina sull’asse Torre Annunziata – Napoli – Sudamerica, capeggiato da Bernardo Tamarisco, successivamente condannato per tali fatti a 20 anni di reclusione con sentenza confermata in appello.

Dalle intercettazioni ambientali eseguite nell’ abitazione di Tamarisco Bernardo risultò che due degli odierni arrestati (Costabile Rocco, cognato del Tamarisco, e Gallo Andrea) avevano acquistato una partita di sostanza stupefacente del tipo hashish da soggetti di etnia albanese tramite un intermediario napoletano, Grosso Bruno.

Le successive attività di indagine hanno consentito di individuareun’organizzazione criminale, composta da cittadini di etnia albanese e da soggetti napoletani, particolarmente attiva nell’importazione dall’Albania e dalla Turchia di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti – principalmente eroina e marjuana – destinate ad alimentare le piazze di spaccio della zona oplontina.

Si procede, in particolare, nei confronti di Grosso Bruno, alias Bruno delle mattonelle, titolare di un’azienda operante nel settore del commercio di materiali per l’edilizia, al quale è contestato di avere svolto funzioni di intermediario tra gli acquirenti torresi, Gallo Andrea e Costabile Rocco, ed il fornitore albanese, QIBINI Faslli, alias “Vasco”, dimorante a Napoli,coadiuvato in tale attività dal proprio figlio, Qibni Jonjad, alias Giovanni.

È emerso, altresì, che il Qibni veniva rifornito a sua volta da un suo connazionale, Marthaneshi Denis, dimorante a Roma, in stretto contatto con i fornitori di droga operanti nel territorio albanese tramite il fratello Martaneshi Florian, tra cui Bogo Gerti e Halti n.m.i..

L’ascolto delle utenze telefoniche in uso agli indagati, nonché i moltepliciservizi di osservazione eseguiti a carico degli utilizzatori delle medesime utenze, hanno permesso di effettuare i seguenti interventi repressivi:

– in data 25 aprile 2016, sequestro di kg. 4,582 di eroina e arresto del corriere PAPA Leonard, di origine albanese;

– in data 30 gennaio 2017, sequestro di kg 65,200 di marijuana e arresto dei corrieri MARTANESHI Denise VOGLI Bledar, anch’essi albanesi.

ELENCO PERSONE ARRESTATE

  1. COSTABILE Rocco, alias Rocchino nato a Torre Annunziata (NA) il 10/09/1965;
  2. GALLO Andrea, nato a Torre Annunziata (NA) il 19.02.1988;
  3. GROSSO Bruno, alias Bruno delle mattonelle, u’ cacagl, nato a

    Napoli l’1.07.1959;

  4. MARTANESHI Denis, nato in Albania il 05/04/1981;
  5. QIBINI Joniad, alias Giovanni, nato in Albania il 02.03.1986;
  6. BOGO Gerti, nato in Albania il 19/04/1985;
  7. PAPALeonard,natoaValonail24.02.1976.

Allo stato risultano irreperibili n. 3 indagati.

 

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il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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