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Tecnologia

Italian Tech Week, 50 aziende protagoniste dell’innovazione a Torino

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Cinquanta aziende nazionali e internazionali, quaranta eventi in venti luoghi della città e cento testimonianze: sono i numeri dell’Italian Tech Week che, tra poco più di un mese, dal 24 al 30 giugno, riunirà a Torino le eccellenze italiane ed europee impegnate a costruire il futuro del business e della società. Obiettivo è anche ribadire la centralità dell’Italia e di Torino nei processi di innovazione. Tra gli ospiti dell’Ogr-Sei Torino Forum ci saranno il 28 giugno Fabiola Gianotti, dg del Cern e Daniel Ek, fondatore di Spotify, intervistato da John Elkann. Itw – presentato al Castelli del Valentino – e’ un progetto non profit promosso da undici associazioni e istituzioni dell’area torinese: School of Entrepreneurship and Innovation (Sei), Camera di Commercio, Universita’ e Politecnico, Compagnia San Paolo e Fondazione Crt, Ogr, Club degli Investitori, Torino Social Impact, Fondazione Links e Unione Industriale. Main corporate sponsor Ferrovie dello Stato. Gli eventi non saranno a pagamento. La settimana si aprira’ con la festa patronale di San Giovanni dove decine di volontari spiegheranno la tecnologia al grande pubblico e si concludera’ nel week end con 250 giovani che creeranno il progetto innovativo piu’ grande mai tentato in Italia: 48 ore per realizzare da zero un’idea tech che risponde a problemi reali. “L’Italia spende l’1,4% del Pil in ricerca e sviluppo, mentre in Piemonte la spesa e’ pari al 2,2% e uno su dieci del comparto manifatturiero lavora in attivita’ a medio e alta intensita’ tecnologica . Il cambiamento puo’ essere disorientante ma non c’e’ da avere paura”, ricorda Andrea Griva, vicepresidente Sei. “E’ l’inizio di una rivoluzione che punta a radicare qui chi formiamo. Stiamo cercando di instillare negli ingegneri la capacita’ di innovare. Servono ingegneri piu’ sociali. Diventeremo vetrina di 150 tecnologie nate in Italia”, spiega il rettore del Politecnico Guido Saracco. “Un’iniziativa – afferma la sindaca Chiara Appendino – che ci rende orgogliosi. Torino da’ molto sul fronte dell’innovazione grazie anche a un ecosistema che accompagna la rivoluzione tecnologica”.

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Media, ‘Apple intensifica le trattative con OpenAI’

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Le trattative fra Apple e OpenAI si intensificano dopo mesi di contatti ai minimi. Pur restando in trattative con Google per un possibile uso della sua chatbot Gemini, Cupertino ha iniziato a discutere con OpenAI i termini per un possibile accordo per integrare le sue funzionalità di intelligenza artificiale in iOS18, il prossimo sistema operativo dell’iPhone. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Apple non ha ancora deciso con chi collaborerà.

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Apple potrebbe lanciare in autunno l’IA su iPhone

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È ancora una volta Mark Gurman a fornire nuovi dettagli sui progetti di intelligenza artificiale di Apple. Secondo l’informatore di Bloomberg, ed esperto della Mela, il colosso americano starebbe lavorando ad un’IA per iPhone, da lanciare in autunno insieme all’aggiornamento del sistema operativo iOs 18, che mette al centro la privacy degli utenti. Il riferimento è ad un software che non userebbe la connessione internet per rispondere alle domande degli utilizzatori. Il grosso del lavoro sarebbe dunque svolto direttamente sul dispositivo, grazie al database su cui poggerebbe il cosiddetto Llm, large language model.

Anche i concorrenti, da ChatGpt a Copilot e Gemini di Google possono contare sull’archivio di informazioni a disposizione, con la differenza di incrociare dati da internet per fornire risposte più precise e aggiornate. Secondo Gurman, la scelta di Apple porterebbe ad un chatbot con un potenziale minore rispetto a quelli che si connettono al web, e per questo, la compagnia potrebbe colmare il gap inserendo in alcuni contesti del sistema operativo Gemini. Proprio un mese fa, era balzata in rete la notizia di un accordo tra Apple e Google per l’integrazione dell’IA di quest’ultima sugli iPhone. “I principali vantaggi dell’elaborazione sul dispositivo saranno tempi di risposta più rapidi e una privacy superiore rispetto alle soluzioni basate su cloud” scrive Bloomberg. La novità è prevista per l’autunno, con la disponibilità di iOs 18 ma già il 10 giugno, giorno di apertura della conferenza degli sviluppatori Apple Wwdc 2024, sono attese anticipazioni, in modo particolare durante il keynote di apertura di Tim Cook, amministratore delegato dell’azienda.

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Cina: Huawei supera Apple nel mercato smartphone, aumento vendite del 70% nel primo trimestre

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Le vendite di iPhone di Apple in Cina sono calate del 19% nel periodo gennaio-marzo 2024, segnando il peggior trimestre dal 2020 segnato dalla pandemia del Covid-19. Il colosso di Cupertino sta continuando a cedere quote di mercato a favore dei rivali locali come Huawei, secondo i dati sviluppati dalla società di ricerca indipendente Counterpoint Research. Allo stato, Apple è al terzo posto nel mercato, più o meno alla pari con il rivale in rapida ascesa Huawei. Il mercato cinese degli smartphone è cresciuto nel suo complesso di circa l’1,5% trainato dai marchi locali, tra cui Honor e Xiaomi, ha riferito Bloomberg.

La debolezza dell’iPhone ha un peso rilevante perché è relativo al primo trimestre dell’anno quando in Cina si celebra il Capodanno lunare, un tradizionale periodo di consumi elevati. Huawei, in contrasto, ha avuto un balzo delle vendite di quasi il 70%, sottolineando il ritorno nel segmento premium dominato in passato proprio da Apple. I dati di Counterpoint Research seguono le analisi di IDC, secondo cui le spedizioni globali di iPhone sono diminuite di quasi il 10% nei primi tre mesi del 2024, sollevando preoccupazioni sulla capacità della Casa di Cupertino di sostenere la crescita in vista dei conti del 2 maggio.

La Cina rimane uno dei mercati più grandi dell’azienda, ma le attività – malgrado la forte campagna promozionale, tra un nuovo mega Apple Store e Shanghai e un nuovo centro di ricerca nel Dragone – sono diventate più difficili dopo che Pechino ha intensificato il divieto sull’uso di dispositivi stranieri a carico dei dipendenti delle aziende statali e delle agenzie governative. Quanto a Huawei, i suoi nuovi smartphone hanno debuttato con i chip made in China, superando le sanzioni americane. Gli investitori, infine, sono molto attenti a come Apple sarà in grado di azzerare la percezioni sui ritardi accumulati in settori promettenti come l’intelligenza artificiale.

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