E’ il primo laico dell’Opus Dei ad essere beatificato. Ed e’ una donna. Sara’ il cardinale Angelo Becciu, prefetto per le Cause dei santi, a celebrare sabato prossimo a Madrid, alle 11.00 nella Vistalegre Arena, la messa con il rito di beatificazione di Guadalupe Ortiz de Landazuri, una delle prime donne a seguire san Josemaria Escriva’ de Balaguer nel cammino dell’Opus Dei. E ora e’ il primo laico dell'”opera” ad essere elevato all’onore degli altari: destino in cui la ‘venerabile’ Ortiz de Landazuri e’ stata preceduta solo dallo stesso fondatore don Escriva’ e dal suo successore, il beato monsignor Alvaro del Portillo. Guadalupe, nata a Madrid il 12 dicembre 1916 e morta a Pamplona, in fama di santita’, il 16 luglio 1975, era tra l’altro una donna-chimico: e anche in questo e’ la prima a diventare una beata della Chiesa. Guadalupe si laureo’ in Scienze Chimiche all’universita’ di Madrid. Ai suoi tempi, non erano molte le donne che intraprendevano la carriera universitaria, in particolare nelle materie scientifiche. Su 70 studenti, il corso che frequento’ Guadalupe era frequentato da sole 5 ragazze. Durante gli anni dell’universita’, la sua vita fu scossa dall’evento tragico della morte del padre Manuel, imprigionato e fucilato dal governo repubblicano spagnolo durante la guerra civile. Guadalupe riusci’ a essere vicino al padre durante le ultime ore della sua vita. Anni piu’ tardi ebbe a che fare con persone vicine al governo che aveva condannato il padre, trattandole con affetto e senza rancore. E anni dopo aver concluso gli studi consegui’, nel 1965, un dottorato con la cui tesi vinse il premio Juan de la Cierva.
Oltre alla carriera da insegnante di scienze, Guadalupe fu molto impegnata nella promozione della donna: in Messico fondo’ una residenza per ragazze universitarie e promosse la formazione culturale e professionale delle contadine cresciute lontane dall’istruzione elementare. In Spagna diresse una residenza universitaria femminile, fu vicedirettrice dell’Escuela Femenina de Maestria industrial e collaboro’ alla fondazione del Centro di Studi e Ricerche in Scienze Domestiche (Ceicid), del quale sara’ vicedirettrice e professoressa di Chimica Tessile. Nel 1944 conobbe san Escriva’ e capi’ che la sua vocazione era “darsi a Dio mediante lo spirito dell’Opus Dei”. L’incontro fu una scoperta: “Guadalupe si senti’ chiamata a fare la volonta’ di Dio attraverso il suo lavoro di ogni giorno”, dicono i biografi. Si dedico’ per alcuni anni alla direzione dell’amministrazione domestica delle residenze dell’Opus Dei destinate a studenti che si stavano aprendo a Madrid e Bilbao. Ma non abbandono’ mai la passione per la Chimica e appena poteva ne riprendeva lo studio. Nel marzo 1950 si trasferi’ in Messico per collaborare a portarvi il messaggio dell’Opus Dei, e vi apri’ una residenza per universitarie. Nei sei anni che vi trascorse, si dedico’ molto a poveri e anziani. Avvio’ anche, con un’amica medico, un ambulatorio mobile: andavano di casa in casa nei quartieri piu’ poveri, portando visite mediche e medicine gratuitamente. “La vita di Guadalupe ci aiuta a vedere che darsi interamente al Signore, rispondendo con generosita’ a cio’ che Dio ci chiede in ogni momento, ci permette di essere molto felici qui sulla terra e poi in cielo, dove saremo felici per sempre”, dice di lei mons. Fernando Ocariz, prelato dell’Opus Dei. Alla cerimonia di sabato parteciperanno 11 mila persone da piu’ di 60 Paesi. I partecipanti contribuiranno economicamente a 100 borse di studio per le ricercatrici africane, gestite dall’Ong Harambee.
La scorsa notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura, nei confronti di un 18enne palermitano, accusato – in concorso – del reato di strage. I militari dell’Arma, nel pomeriggio di ieri, hanno individuato nel quartiere Zen cittadino il motociclo utilizzato da alcuni dei giovani che la scorsa domenica, a Monreale, hanno esploso decine di colpi di pistola sulla folla, uccidendo tre coetanei e ferendone gravemente altri due.
Un ragazzo di 23 anni è morto in una discoteca del Mantovano. La vittima è Manuel Calandrino di Castel Goffredo. Il ragazzo, secondo alcune testimonianze, stava ballando nella discoteca Madera Club quando, improvvisamente, si è accasciato. Inutili i soccorsi arrivati assieme ai carabinieri: ad un primo esame il ragazzo avrebbe avuto un arresto cardiaco. La tragedia è avvenuta questa mattina alle 4,30 e il magistrato ha disposto l’autopsia per far chiarezza sulle cause del decesso. Il giovane giocava nella squadra di calcio amatoriale Nac Castellana e nel pomeriggio di sabato aveva disputato una partita di campionato
Un diciannovenne è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di avere ucciso questa notte a Bergamo con una unica coltellata il 26enne Riccardo Claris. Secondo una prima ricostruzione, due gruppi di tifosi, uno dell’Atalanta, di cui faceva parte la vittima, e uno dell’Inter di cui faceva parte il diciannovenne hanno avuto una discussione animata in un bar in Borgo Santa Caterina. Ed è poi proseguita Il 26enne è stato ucciso vicino all’ingresso di casa. A poca distanza dal corpo e, sono stati ritrovati sia la lama che il manico del coltello in ceramica utilizzato.