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Samsung brucia i concorrenti, alla fiera di Barcellona presenta il telefono pieghevole e 5G Galaxy Fold

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Samsung toglie la scena ai concorrenti a pochi giorni dall’apertura del Mobile World Congress, la piu’ grande fiera della telefonia che si apre a Barcellona il 25 febbraio. In un evento a San Francisco, replicato a Londra, l’azienda sudcoreana rinnova la linea Galaxy S, che ha compiuto 10 anni, con quattro smartphone di cui uno supporta la rete del futuro 5G. Ma in Italia non sara’ al momento disponibile perche’ la tecnologia e’ in costruzione. La vera guest star dell’evento e’ il Galaxy Fold, il telefono pieghevole che diventa un tablet da 7,3 pollici. Sara’ disponibile per gli utenti europei, quindi anche italiani, dal 3 maggio a duemila euro. “Oggi Samsung scrive il futuro capitolo nella storia dell’innovazione dei dispositivi mobili con il Galaxy Fold e il Galaxy S10 che offre innovazioni a livello di schermo, fotocamera e prestazioni e da’ il via a una nuova era per le tecnologie degli smartphone”, dice DJ Koh, Presidente e CEO della divisione IT & Mobile Communications di Samsung Electronics.

Il telefono pieghevole Galaxy Fold ha uno schermo che chiuso misura 4,6 pollici e aperto 7,3 pollici come un tablet. Le app sono multitasking, ottimizzate per funzionare su entrambe le versioni. La linea Galaxy S10, oltre al dispositivo con a bordo il 5G, comprende tre modelli che saranno disponibili in Italia. La punta di diamante e’ il Galaxy S10+ con display da 6,4 pollici e bordi ridotti al minimo, comparto fotocamera potenziato (3 fotocamere posteriori e Dual Pixel anteriore ospitata in un foro in alto a destra del display), corpo in ceramica, riconoscimento facciale e lettore di impronta digitale 3D per lo sblocco, nella versione piu’ capiente ha un Terabyte di memoria, praticamente un computer (parte da 1029 euro, meno dell’iPhone). C’e’ poi il modello Galaxy S10 piu’ piccolo (6,1 pollici) e con qualche differenza anche nel prezzo (parte da 929 euro). Infine, il modello piu’ economico, il Galaxy S10e con display piu’ piccolo (5,8 pollici), colorato anche di giallo e meno dotazione tecnologica (parte da 779 euro). I telefoni hanno una ricarica wireless veloce e saranno disponibili nei negozi e online a partire dall’8 marzo con preordini per Galaxy S10 e Galaxy S10+ da subito. Per un periodo di tempo limitato chi ordina questi due modelli ricevera’ a corredo un paio di cuffie senza auricolari, Galaxy Buds, in scia delle AirPods di Apple, del valore di 150 euro. All’evento di oggi Samsung ha allargato anche la linea dei dispositivi indossabili con il Galaxy Watch Active e il Galaxy Fit destinati al fitness e al benessere.

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Dita e viso, il futuro della sicurezza senza password

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Intel ha istituto il World Password Day nel 2013. Ogni primo giovedì di maggio, da quell’anno, si ricorda l’importanza delle chiavi alfanumeriche, numeri e parole, per proteggere le nostre vite digitali. Una giornata che potrebbe presto essere un ricordo, con la dismissione delle password tradizionali a favore di metodi più sicuri. Non a caso, l’azienda di sicurezza Sophos vorrebbe ribattezzare l’iniziativa come “Giornata mondiale della password e dell’autenticazione a più fattori”. Per gli esperti del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, alle password resta poco da dire: la biometria, ossia la scansione di polpastrelli e del viso, su smartphone, tablet ma anche computer, è l’unica via percorribile per difendere i dati dai criminali informatici.

“Le tecnologie attualmente disponibili consentono di implementare sistemi di protezione decisamente più efficaci rispetto alle sequenze di numeri, lettere e caratteri speciali che, moltiplicate per le decine di servizi digitali che ognuno di noi utilizza, sono oggettivamente impossibili da memorizzare, oltre che facilmente rintracciabili dai cyber criminali” afferma Alessio Pennasilico del Comitato Scientifico del Clusit. La sicurezza digitale può essere oggi garantita, per il Clusit, soltanto da tecnologie moderne di protezione degli account. Tra queste, l’autenticazione multi-fattore, che richiede una doppia validazione, oltre alla password, per verificare l’identità e ottenere il via libera per l’uso di un account, una rete o un’applicazione. Un esempio è la ricezione di un codice temporaneo che arriva sul proprio numero di cellulare.

Oppure i sistemi biometrici, che includono la mappatura delle impronte digitali, il riconoscimento facciale e la scansione della retina, e da altre tecnologie cosiddette “passwordless”, più sicure e meno attaccabili. Dello stesso parere è l’azienda di cybersecurity Kaspersky, che ha ricordato come, negli ultimi mesi a livello globale, quasi otto piccole e medie imprese su dieci (76% delle intervistate) siano cadute sotto i colpi degli hacker spesso a causa di password deboli e ripetute. Il 34% delle Pmi ha riportato fughe di dati riservati, il 23% danni alla reputazione e il 20% perdita di fiducia dei clienti. Circa il 9% ha dovuto sospendere le proprie attività. Per chi usa ancora la combinazione di lettere e numeri, i consigli sembrano ovvi ma ancora necessari: “Non scrivere le password su quaderni o foglietti adesivi” spiegano dalla società di sicurezza Trend Micro “ed evitare nomi e date di nascita. Per noi sono facili da ricordare ma semplificano la vita ai ladri di informazioni digitali”.

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Media, ‘Apple intensifica le trattative con OpenAI’

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Le trattative fra Apple e OpenAI si intensificano dopo mesi di contatti ai minimi. Pur restando in trattative con Google per un possibile uso della sua chatbot Gemini, Cupertino ha iniziato a discutere con OpenAI i termini per un possibile accordo per integrare le sue funzionalità di intelligenza artificiale in iOS18, il prossimo sistema operativo dell’iPhone. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Apple non ha ancora deciso con chi collaborerà.

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Apple potrebbe lanciare in autunno l’IA su iPhone

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È ancora una volta Mark Gurman a fornire nuovi dettagli sui progetti di intelligenza artificiale di Apple. Secondo l’informatore di Bloomberg, ed esperto della Mela, il colosso americano starebbe lavorando ad un’IA per iPhone, da lanciare in autunno insieme all’aggiornamento del sistema operativo iOs 18, che mette al centro la privacy degli utenti. Il riferimento è ad un software che non userebbe la connessione internet per rispondere alle domande degli utilizzatori. Il grosso del lavoro sarebbe dunque svolto direttamente sul dispositivo, grazie al database su cui poggerebbe il cosiddetto Llm, large language model.

Anche i concorrenti, da ChatGpt a Copilot e Gemini di Google possono contare sull’archivio di informazioni a disposizione, con la differenza di incrociare dati da internet per fornire risposte più precise e aggiornate. Secondo Gurman, la scelta di Apple porterebbe ad un chatbot con un potenziale minore rispetto a quelli che si connettono al web, e per questo, la compagnia potrebbe colmare il gap inserendo in alcuni contesti del sistema operativo Gemini. Proprio un mese fa, era balzata in rete la notizia di un accordo tra Apple e Google per l’integrazione dell’IA di quest’ultima sugli iPhone. “I principali vantaggi dell’elaborazione sul dispositivo saranno tempi di risposta più rapidi e una privacy superiore rispetto alle soluzioni basate su cloud” scrive Bloomberg. La novità è prevista per l’autunno, con la disponibilità di iOs 18 ma già il 10 giugno, giorno di apertura della conferenza degli sviluppatori Apple Wwdc 2024, sono attese anticipazioni, in modo particolare durante il keynote di apertura di Tim Cook, amministratore delegato dell’azienda.

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