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Salute

Trump firma un ordine esecutivo per accelerare la ricerca sul cancro pediatrico con l’intelligenza artificiale

Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per destinare 100 milioni di dollari alla ricerca sul cancro pediatrico, puntando sull’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare e sfruttare i dati clinici.

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Donald Trump ha firmato oggi un ordine esecutivo per “accelerare” la ricerca sul cancro pediatrico utilizzando l’intelligenza artificiale. La misura prevede un investimento di 100 milioni di dollari sui dati relativi ai tumori nei bambini. “Per anni abbiamo accumulato dati sul cancro infantile, ma finora non siamo stati in grado di sfruttare appieno questa miniera di informazioni e applicarla alla medicina pratica”, ha affermato Trump firmando l’ordine.

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Tumori a esordio precoce, lo studio di Harvard: l’aumento dei casi potrebbe essere un eccesso diagnostico

Secondo uno studio della Harvard Medical School, l’aumento dei tumori a esordio precoce potrebbe dipendere soprattutto dall’eccesso diagnostico e non da un reale incremento della malattia. Mortalità stabile per la maggior parte dei casi.

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Un apparente aumento dei casi di tumori a esordio precoce, segnalato negli ultimi trent’anni, potrebbe non riflettere un reale incremento della malattia. È la conclusione di uno studio condotto alla Harvard Medical School e pubblicato su Jama Internal Medicine. L’analisi si è concentrata sulla mortalità di otto tumori che negli under-50 hanno registrato un forte aumento di incidenza dal 1992: tiroide, ano, rene, intestino tenue, colon-retto, endometrio, pancreas e mieloma.

Il ruolo della mortalità

Secondo gli autori, la mortalità rappresenta l’unico indicatore reale del peso clinico della malattia. Dai dati emerge che, per la maggior parte di questi tumori, la mortalità è rimasta stabile o in calo, con un leggero aumento solo per colon-retto ed endometrio.

Eccesso diagnostico e diagnosi accidentali

L’incremento delle diagnosi, spiegano i ricercatori, sembra legato a un fenomeno di eccesso diagnostico: l’uso sempre più diffuso di esami di imaging ed endoscopie permette di individuare piccole alterazioni che, in passato, sarebbero rimaste inosservate. Nuove soglie diagnostiche più basse contribuiscono a etichettare come tumori anomalie di scarsa rilevanza clinica.

Un trend da interpretare con cautela

Sebbene una parte dell’aumento dei tumori a esordio precoce sia clinicamente significativa, gli studiosi sottolineano come il fenomeno resti limitato e circoscritto a poche sedi tumorali. L’attenzione mediatica e i casi di giovani personaggi famosi colpiti dalla malattia hanno amplificato la percezione di un’“epidemia emergente”, che però non trova riscontro nei dati di mortalità complessiva.

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Scoperta la molecola che predice la resistenza alla chemio nei tumori del colon

I ricercatori dell’Istituto di Candiolo hanno scoperto la molecola RAD51 che predice la resistenza alla chemioterapia nei tumori del colon, aprendo la strada a nuove terapie mirate.

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Un team dell’Istituto di Candiolo – IRCCS ha individuato una molecola capace di predire quali pazienti con tumore del colon risponderanno alla chemioterapia (foto Imagoeconomica). Lo studio, pubblicato su Cancer Discovery, è stato guidato da Livio Trusolino e Andrea Bertotti e si è basato su organoidi, repliche 3D della malattia ricavate da campioni dei pazienti.

Il ruolo della proteina RAD51

Gli scienziati hanno identificato nella proteina RAD51 il marcatore della resistenza al trattamento FOLFIRI, uno dei più utilizzati per i tumori metastatici non operabili. Nei campioni resistenti, il DNA restava intatto nonostante la chemioterapia, mentre negli organoidi sensibili si osservavano gravi danni. Inserendo artificialmente RAD51 nei modelli sensibili, questi diventavano resistenti, confermando il ruolo funzionale della proteina.

La validazione clinica

Lo studio multicentrico IRIS, condotto su circa 80 pazienti tra Italia e Spagna, ha dimostrato che livelli elevati di RAD51 si associano sistematicamente alla mancata risposta al FOLFIRI. «Il marcatore è facilmente misurabile nei campioni diagnostici di routine e può aiutare a selezionare precocemente i pazienti candidabili a terapie diverse dalla chemio standard», ha spiegato Bertotti.

Verso nuove strategie terapeutiche

Il passo successivo è trasformare questa scoperta in una nuova possibilità di cura. Il team ha verificato che inibendo ATM, una proteina che regola la funzione di RAD51, i tumori resistenti tornano sensibili al FOLFIRI. Poiché gli inibitori di ATM sono già in sperimentazione clinica, i ricercatori puntano ora a coinvolgere le aziende farmaceutiche per sviluppare uno studio mirato.

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Trump e la svolta anti-vaccini: le politiche sanitarie di Robert Kennedy Jr. tra tagli, restrizioni e polemiche

L’amministrazione Trump ha affidato la sanità a Robert Kennedy Jr., noto per le posizioni anti-vax: tagli ai fondi, restrizioni vaccinali e teorie controverse al centro delle critiche.

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La politica sanitaria dell’amministrazione Trump si è contraddistinta fin dall’inizio per il profondo scetticismo verso istituzioni e pratiche scientifiche consolidate. La scelta di nominare Robert Kennedy Jr., noto per le sue posizioni contro i vaccini, alla guida della Sanità e della commissione Make America Healthy Again ha segnato una rottura con le linee tradizionali della sanità pubblica statunitense.

Restrizioni sui vaccini a mRna

Kennedy ha ribadito a settembre che i vaccini a mRna, incluso quello contro il Covid, sarebbero “pericolosi e mortali”, senza fornire prove. Contestualmente ha annunciato il taglio di 500 milioni di dollari per lo sviluppo di nuovi farmaci basati su questa tecnologia, nonostante il Nobel 2023 per la Medicina abbia premiato proprio la ricerca sul mRna. A maggio aveva già limitato la raccomandazione del vaccino Covid a bambini e donne incinte sane, con l’FDA che oggi lo autorizza solo per over 65 e soggetti fragili, previa approvazione medica.

La commissione sui vaccini e i bambini

A giugno Kennedy ha sostituito tutti e 17 gli esperti della Commissione di consulenza sulle pratiche di vaccinazione con figure vicine a posizioni no-vax. Da allora sono arrivate modifiche al calendario vaccinale per l’infanzia: stop al vaccino quadrivalente MPRV sotto i 4 anni e obbligo di dose separata per la varicella. Si valuta inoltre lo spostamento del vaccino contro l’epatite B dai neonati ai 12 anni, collegandolo senza prove all’autismo.

L’epidemia di morbillo

Nemmeno l’epidemia di morbillo che ha colpito gli Usa, con 1.491 casi e tre morti, ha modificato radicalmente la linea dell’amministrazione. Solo dopo l’emergere dei dati Kennedy ha ammesso che i vaccini proteggono, ma ha continuato a proporre la vitamina A come alternativa, nonostante l’assenza di validità scientifica.

Paracetamolo e autismo

Trump ha di recente rilanciato teorie controverse sul paracetamolo (Tylenol), associandone l’uso in gravidanza a un aumento dei casi di autismo. Studi epidemiologici di larga scala, incluso uno condotto in Svezia su 2 milioni di bambini, non hanno mai confermato questo legame. L’amministrazione ha anche avanzato l’ipotesi di presentare la leucovorina, una forma di vitamina B9, come terapia per l’autismo, senza basi scientifiche solide.

Tagli ai programmi sanitari

Accanto alle restrizioni vaccinali, la Casa Bianca ha congelato i fondi per il PEPFAR, il programma che garantiva trattamenti anti-Hiv in Africa e in altre aree, e ha interrotto i finanziamenti per la ricerca di un vaccino contro l’Hiv. È stato inoltre revocato l’ordine di Biden che introduceva la negoziazione dei prezzi dei farmaci per Medicare, con conseguenze dirette per milioni di cittadini.

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