Collegati con noi

Esteri

Ira di Mosca, Francia e Gb preparano azioni militari

Pubblicato

del

Il summit di Parigi dei volonterosi ha amplificato ulteriormente la spaccatura tra la Russia e la prima linea dei Paesi europei schierati al fianco dell’Ucraina. Gli strali della diplomazia di Mosca si sono rivolti in particolare a Francia e Gran Bretagna: accusati di “escogitare piani per l’intervento militare in Ucraina mascherandoli con una sorta di missione di mantenimento della pace”.

Emmanuel Macron, riunendo nella capitale francese i leader di una trentina di Paesi occidentali, ha rilanciato un messaggio tutt’altro che conciliante alla Russia: “Finge di negoziare” perché vuole guadagnare ulteriore terreno in Ucraina. Ed anche quando si arriverà ad un cessate il fuoco, l’Eliseo ritiene che Kiev dovrà ottenere reali garanzie di sicurezza per scongiurare una nuova aggressione russa. Da qui l’annuncio di Macron, al termine della riunione dei volenterosi, di volere dare vita ad una “forza di rassicurazione” composta da “diversi Paesi europei”, con soldati da schierare “in alcuni luoghi strategici” dell’Ucraina.

Fumo negli occhi per Mosca. Putin ha sempre considerato il coinvolgimento a qualunque titolo di militari dei Paesi Nato in territorio ucraino un tabù e l’attivismo franco-britannico su questo fronte è motivo di allarme: uno scenario del genere “rischia di provocare un confronto militare diretto” tra la Russia e l’Alleanza Atlantica, ha ribadito ancora una volta la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, marcando la distanza siderale con l’Europa.

Un gelo che non si è sciolto nonostante si sia entrati in una fase nuova, con i primi spiragli di una tregua tra russi e ucraini. La posizione del Cremlino da questo punto di vista resta granitica: l’unico interlocutore è l’America di Donald Trump. Non a caso, Zakharova ha fatto sapere che il suo governo sta discutendo esclusivamente con Washington i termini per far scattare il cessate il fuoco nel Mar Nero, dopo le intese verbali raggiunte a Riad. Per il Cremlino, allo stesso tempo, la riapertura di un canale proficuo di comunicazione con la Casa Bianca non mette al riparo da eventuali futuri attriti con l’Occidente in altre regioni considerate strategiche. Proprio Putin, intervenendo ad forum artico nella città di Murmansk, nell’estremo nord del Paese, ha detto di ritenere “seri i piani degli Stati Uniti di annettere la Groenlandia”.

Avvertendo che sarebbe “profondamente sbagliato credere che si tratti di una sorta di discorso stravagante della nuova amministrazione americana”. Lo zar, nonostante la Russia non sia direttamente coinvolta sul tema della proprietà dell’isola che fa parte della Danimarca, si è detto preoccupato che “i Paesi della Nato, in generale, stiano sempre più designando l’estremo nord come trampolino di lancio per possibili conflitti”. Per questo motivo, ha annunciato, “il numero del personale militare” russo nell’Artico “aumenterà”. In gioco c’è il controllo delle nuove rotte marittime che si stanno aprendo a causa del progressivo scioglimento dei ghiacci. Rotte a cui mira con crescente interesse anche la Cina.

Advertisement

Esteri

Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

Pubblicato

del

Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

Continua a leggere

Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

Pubblicato

del

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

Continua a leggere

Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

Pubblicato

del

Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto