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Allarme topi in Campidoglio, il Comune: derattizzazioni garantite

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La “saga” dei topi a Roma si arricchisce di un nuovo capitolo, condito da polemiche, botta e risposta. Dopo i roditori morti trovati pochi giorni fa in un cinema del centro e dopo l’allarme del municipio del centro storico sulla presenza di “colonie” vicino la metro Cipro-Musei Vaticani, arriva un altro sos, questa volta dall’interno di Palazzo Senatorio. “Le pantegane ci fanno compagnia mentre facciamo i conti…alcuni uffici” capitolini “sono insani”, sostiene la presidente dell’Organismo comunale di revisione economica e finanziaria (Oref) Federica Tiezzi. “Il servizio di derattizzazione e’ regolarmente garantito”, precisa il Campidoglio che ricorda la nuova gara in arrivo. Le parole di Tiezzi, pero’, generano irritazione nel Movimento 5 Stelle alla guida del Campidoglio, che non risparmia affondi: “La titolare dei revisori non si smentisce mai e lancia l’ennesima bomba, guarda caso a pochi giorni dalla scadenza del suo incarico. Si erge ora capo ufficio igiene del Campidoglio, spifferando ai quattro venti sui giornali notizie di roditori fantasma”, tuona il presidente della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco.

 

“Un risvolto positivo in questa vicenda c’e’ – rincara il presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito -: fra qualche giorno Federica Tiezzi lascera’ l’incarico e tutti noi ne serberemo un ricordo indelebile, auspicando al contempo di avere miglior fortuna nella prossima estrazione del Collegio”. La Tiezzi era gia’ in passato finita nel mirino della maggioranza capitolina, per i rilievi mossi dall’Oref ai conti capitolini, bollati come “politici” dai 5 Stelle. Intanto, i consiglieri di opposizione si schierano al suo fianco e attaccano il Campidoglio di Virginia Raggi: “Emergenza igienico sanitaria e rischio biologico legato alla presenza di escrementi di topo negli uffici comunali, nelle scuole, nei cinema e ovunque in citta’. Ecco la conseguenza di mesi e mesi di inerzia dell’amministrazione comunale”, punta il dito la consigliera del Pd Valeria Baglio.

Virginia Raggi.

“I roditori avrebbero ormai invaso le stanze della Ragioneria, dopo gli allarmi ripetuti in citta’ da scuole e cittadini. E la maggioranza per tutta risposta parla di ‘topi fantasma”, ironizza la collega della lista ‘Roma Torna Roma’ Svetlana Celli. la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “Quella legata ai ratti e’ ormai una vera e propria emergenza sotto gli occhi di tutti: anche in pieno centro e’ frequente imbattersi in roditori che scorrazzano per la strada”, rincara la deputata di ForzaItalia Annagrazia Calabria. Da Palazzo Senatorio spiegano che “il servizio di derattizzazione e’ regolarmente garantito grazie ai fondi a disposizione per questa specifica attivita’. Attualmente gli interventi vengono effettuati sia in base alle segnalazioni che su specifica richiesta delle Asl. Contestualmente e’ stato gia’ avviato l’iter per una nuova gara”. Si tratta di un bando europeo da circa 3 milioni di euro per 3 anni. E il deputato del Pd Filippo Sensi ironizza: “Il Campidoglio sull’emergenza ratti a Roma ci dice che stanno procedendo a una gara. Neanche a Topolinia”.

 

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Giuseppe, ucciso a 17 anni da un fulmine mentre pascolava le sue bestie

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Un ragazzo di 17 anni è morto nel pomeriggio nelle campagne di Santeramo in Colle nel Barese dopo essere stato colpito da un fulmine. La vittima era impegnata, assieme al padre, in attività di pascolo quando è stato sorpreso da un violento temporale nel corso del quale è stato raggiunto dalla potente scarica elettrica che lo ha fatto cadere a terra. Pare che il ragazzo sia riuscito a rialzarsi ma è morto poco dopo, per arresto cardiocircolatorio. Sul posto, oltre ai carabinieri, è intervenuto il personale del 118 che ne ha constatato il decesso.

“Perdere la vita, a soli 17 anni, è una tragedia che nessuno potrà mai capire. Esprimo il mio sentito cordoglio alla famiglia di Giuseppe, giovane studente santermano, che frequentava l’Istituto tecnico e tecnologico “Nervi-Galilei” di Altamura. Il suo sorriso, la sua determinazione e la dedizione al lavoro resteranno nei cuori di quanti lo hanno conosciuto. Un forte abbraccio a chi gli era vicino”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco di Altamura, in provincia di Bari, Antonio Petronella, all’indomani della morte dii Giuseppe Cacciapaglia, colpito da un fulmine nelle campagne di Santeramo in Colle durante un temporale. Fino a all’anno scorso il sindaco Petronella era il dirigente dell’istituto scolastico superiore frequentato dal giovane scomparso.

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Corruzione elettorale, indagato capogruppo FdI in Puglia

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Un’altra inchiesta per presunta corruzione elettorale agita la politica pugliese. Questa volta ad essere coinvolto è un esponente del centrodestra, Francesco Ventola, capogruppo di FdI in Consiglio regionale, candidato alle Europee in ticket con Giorgia Meloni. La vicenda è stata dall’ ex assessore regionale Andrea Silvestri. Sia Ventola che Silvestri sono residenti a Canosa. Il primo sostiene la maggioranza del sindaco, l’ex assessore è all’opposizione. Ventola sarebbe dunque indagato dalla procura di Trani per associazione a delinquere e corruzione elettorale in relazione alle amministrative di Canosa in Puglia del 2022.

“È vero – sottolinea Silvestri nel video, rimosso da Facebook ma diventato virale sulle chat – che c’è una inchiesta a Canosa, e questa inchiesta riguarda il sindaco, il presidente del Consiglio comunale, un consigliere comunale e il consigliere regionale? Non mi hanno detto sì, non mi hanno detto no. Siccome siete restii, siete quasi omertosi, adesso facciamo lo scoop”. Ventola ha spiegato di aver ricevuto a febbraio un avviso di proroga delle indagini.

“Rilevo – ha detto il capogruppo di FdI – che per la seconda volta Andrea Silvestri getta fango, in modo calunnioso, sulla mia persona e sull’amministrazione comunale di Canosa. Infatti già qualche mese parlò dell’inchiesta, innescata dal suo entourage. Abbiamo denunciato Silvestri – ha riferito Ventola – per quelle dichiarazioni calunniose e false e vagliamo ora attentamente anche le più recenti propalazioni”. Il capogruppo di FdI in Consiglio regionale ha poi rammentato una vicenda giudiziaria per la quale il suo rivale politico fu arrestato nel 2004 e poi condannato. Ventola ha ricordato inoltre che lo scorso dicembre, nella discussione sulla legge di bilancio, propose con un emendamento la sospensione del trattamento di vitalizio agli ex consiglieri regionali condannati in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione, con un chiaro riferimento alla condizione dell’ex assessore Silvestri. Quest’ultimo ha replicato: “sono procedimenti di più di vent’anni fa, per i quali ho patteggiato: ora sono un cittadino e un libero professionista e le mie questioni con la giustizia le ho risolte all’epoca. È Ventola, in quanto personaggio pubblico candidato alle Europee, che deve rispondere del suo operato”.

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I telefonini di Toti e le mail, settimana decisiva

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Una settimana che potrebbe essere decisiva per l’inchiesta sulla presunta corruzione che ha terremotato la regione Liguria facendo finire agli arresti domiciliari il presidente Toti. Già domani dovrebbero essere effettuate le copie forensi di telefoni, computer e altri dispositivi del governatore e poi degli altri indagati. Saranno acquisiti messaggi e mail, verosimilmente con l’uso di parole chiave. Tutto materiale che servirà ad integrare e a cercare riscontri alla già corposa documentazione e alle intercettazioni alla base dell’inchiesta. Sempre domani inoltre scadono i termini per i ricorsi da presentare al Tribunale del Riesame. Per ora l’unico a fare appello è stato l’imprenditore Mauro Vianello.

Toti, ha fatto sapere la difesa, non ricorrerà al Riesame. Così come Aldo Spinelli, ai domiciliari come il governatore. Toti attende, come ribadito dal legale Stefano Savi, di essere interrogato dai pm ma i magistrati hanno fatto sapere che prima di ascoltarlo intendono approfondire i punti dell’inchiesta. In questo senso determinanti saranno le audizioni di testi in programma da domani tra cui anche il sindaco di Genova Bucci. Inoltre i pm hanno manifestato l’intenzione di volere riascoltare, forse già domani, il file della registrazione dell’interrogatorio di Roberto Spinelli, figlio di Aldo, e in particolare le parole trascritte come “finanziamenti illeciti”. Parole poi contestate da Spinelli jr con una comunicazione dei legali sostenendo di avere parlato di “finanziamenti leciti”.

Per gli inquirenti allo stato fa fede la trascrizione effettuata e, comunque, da quanto chiarito, questo aspetto non cambia il quadro per l’imputazione di corruzione anche a carico del Governatore, per come delineata. A rafforzare questa accusa, secondo la Procura, l’episodio in cui una manager della società Icon, proprietaria del 45% delle quote sociali della Spinelli srl (a sua volta socio di maggioranza della Terminal Rinfuse Genova), Ivana Semeraro, replicando a Spinelli senior che le chiedeva aiuto per le donazioni a Toti, lo metteva esplicitamente in guardia su un possibile risvolto penale: “questa è corruzione, non pago”, diceva all’imprenditore al telefono. La conversazione è del 20 settembre 2021 e la manager fa presente a Aldo Spinelli che per “un problema di reputazione non possiamo fare donazioni a partiti politici, perché può essere vista come corruzione”.

L’episodio è stato affrontato anche durante l’interrogatorio di garanzia del figlio di Spinelli che in proposito ha detto ai magistrati: “Quando Semeraro mi ha detto che non poteva autorizzare il pagamento io ero l’uomo più felice del mondo… Mio padre poi ci dribblava, dava l’ordine diretto, ho fatto legge, non posso chiedere a un fondo di schermarmi”. E sulle vicende portuali è stato ascoltati per 5 ore venerdì Giorgio Carozzi, membro del Comitato Portuale che assegnò la concessione a Spinelli. “Ho votato in scienza e coscienza, nessuno mi ha fatto pressioni”, ha detto ma la testimonianza avrebbe confermato quanto emerge dalle intercettazioni, le “pressioni degli Spinelli” per ottenere la proroga per 30 anni della concessione del Terminal Rinfuse.

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