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Esteri

#MeToo, cadono le accuse contro Marilyn Manson

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Dopo 4 anni dall’inizio dell’inchiesta cadono le accuse contro Marilyn Manson: il procuratore della contea di Los Angeles Nathan Hochman ha detto che non ci sono prove sufficienti per incriminare per molestie sessuali e violenza domestica il cantante il cui vero nome e’ Brian Warner. “Le accuse di violenza domestica sono troppo vecchie mentre per quelle di molestie sessuali pensiamo di non essere in grado di ottenere una condanna oltre ogni ragionevole dubbio”, ha detto Hochman rendendo omaggio al “coraggio e alla resilienza” delle donne che hanno denunciato Manson e alla “pazienza” che hanno avuto nel collaborare all’inchiesta.

Il rocker di Antichrist Superstar era stato accusato da varie donne tra cui l’attrice di Westworld, Rachel Wood, che con il cantante aveva avuto una relazione diventata pubblica nel 2007 quando lei aveva 19 anni e lui, 38enne, stava divorziando dall’attrice burlesque Dita von Teese. La coppia aveva annunciato il matrimonio nel 2010, per poi separarsi di li’ a poco. Rachel aveva accusato Manson di aver cominciato ad adescarla quando era ancora teenager e per anni di aver “orrendamente abusato di lei” avendole “lavato il cervello e riducendola in sottomissione”. In uno show di solidarieta’ con la Wood almeno altre quattro donne avevano poi postato le loro esperienze raccontando di aver subito da Manson atti di violenza anche sessuale, abusi psicologici e altre forme di coercizione.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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