Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è pronto a intervenire nel complesso sistema delle detrazioni fiscali in Italia. Il suo piano mira a rafforzare gli incentivi alla natalità, ridurre i costi legati alle agevolazioni fiscali e garantire un maggiore controllo della spesa pubblica. Tra le soluzioni proposte, l’idea di introdurre un tetto massimo alle detrazioni, variabile in base al reddito e al numero di figli a carico.
Uno dei principali obiettivi di questa riforma è combattere la denatalità, un fenomeno che Giorgetti considera “il peggior male per l’economia nel medio e lungo periodo”. Il ministro ha sottolineato la necessità di favorire le famiglie numerose, proponendo che le detrazioni fiscali siano calcolate in funzione del numero di figli a carico: più figli si hanno, minore sarà il peso fiscale. Questa misura si affiancherebbe all’assegno unico, introdotto nel 2022, che ha assorbito gran parte delle detrazioni per i figli fino ai 21 anni.
In parallelo, Giorgetti intende continuare il suo impegno per il contenimento della spesa pubblica. L’idea di porre un tetto alle detrazioni si inserisce in una strategia di risparmio, volta a ridurre l’impatto dei 105 miliardi di euro che ogni anno vengono spesi per finanziare le 625 agevolazioni fiscali attualmente in vigore.
La revisione delle detrazioni fiscali potrebbe anche essere una fonte di risparmio per il governo, con l’obiettivo di recuperare risorse da reinvestire in misure di sostegno alla famiglia o per altre esigenze economiche. Il governo deve affrontare spese importanti per confermare misure come il taglio al cuneo contributivo, gli sgravi IRPEF e le deduzioni alle imprese. Per questo motivo, l’introduzione di un “cap” potrebbe aiutare a finanziare queste misure senza gravare ulteriormente sul bilancio pubblico.
Mentre il governo lavora sulla prossima Legge di Bilancio, si prevede un risparmio di 2-3 miliardi di euro proveniente dalle coperture eccessive previste per le garanzie sui prestiti bancari alle imprese. Anche i crediti d’imposta sull’ediliziapotrebbero essere oggetto di revisione, con l’introduzione di un tetto massimo, proporzionato al reddito e al numero di figli a carico.
Giorgetti intende affrontare il tema della natalità anche a livello europeo, sollecitando proposte dalla UE su questa tematica che colpisce molti Paesi. Probabilmente ne discuterà già nei prossimi giorni durante l’incontro informale dei ministri delle finanze europei a Budapest.
In parallelo, il governo italiano ha chiesto a Bruxelles una proroga per la presentazione del Piano settennale sui conti, in attesa dei nuovi dati Istat previsti per il 23 settembre, che potrebbero rivalutare il PIL italiano. Il Consiglio dei ministriesaminerà il piano di Giorgetti il 17 settembre, per poi approvarlo formalmente e inviarlo a Bruxelles entro la fine del mese.
In questo contesto, il disegno di riforma fiscale di Giorgetti cerca di bilanciare la necessità di sostenere le famiglie con la sfida di mantenere la sostenibilità del bilancio pubblico.