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Corea Nord, Usa si abituino ai nostri rapporti con Russia

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La Corea del Nord ha criticato i recenti commenti del segretario di Stato americano Antony Blinken, molto critici sulle relazioni di Pyongyang con Mosca, perchè “non farebbero altro che aumentare la pericolosa tensione politica e militare” nella penisola, mentre gli Usa “dovrebbero abituarsi alla nuova realtà delle relazioni tra la Corea del Nord e la Russia”. Blinken, recatosi a Seul in settimana dopo la ministeriale Esteri del G7 a Tokyo, aveva parlato di legami militari tra Pyongyang e Mosca “crescenti e pericolosi” e aveva esortato Pechino, il principale alleato del Nord, a frenare “le azioni pericolose” dello Stato eremita.

Le osservazioni “irresponsabili e provocatorie” del segretario di Stato Usa “non fanno altro che intensificare la pericolosa tensione politica e militare nella penisola coreana e nella regione – ha commentato oggi il ministero degli Esteri di Pyongyang, in un dispaccio dell’agenzia Kcna -. Non importa quello che dicono gli altri, le relazioni amichevoli e di cooperazione tra la Corea del Nord e la Russia che aspira all’indipendenza, alla pace e all’amicizia diventeranno sempre più forti”.

Alleati storici, Pyongyang e Mosca sono soggetti a sanzioni internazionali a causa, rispettivamante, dei piani militari nucleari e missilistici, e dell’invasione dell’Ucraina. La loro crescente cooperazione militare è stata fonte di timori soprattutto dopo il vertice di settembre tra il leader Kim Jong-un e il capo del Cremlino Vladimir Putin. Seul ha riferito di recente che Pyongyang ha inviato più di un milione di munizioni di artiglieria per sostenere la guerra di Mosca in Ucraina in cambio di aiuti sulla tecnologia satellitare, negli sforzi per mettere in orbita il suo primo satellite spia militare. Dopo Blinken, che a Seul ha incontrato il presidente Yoon Suk-yeol e l’omologo Park Jin, è prevista in Corea del Sud la visita del capo del Pentagono Lloyd Austin che già lunedì vedrà la sua controparte.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Esteri

Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

Il premiero Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Algeria, uomo rapito da un vicino di casa ritrovato dopo 30 anni

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Le autorità giudiziarie di Djelfa, 300 km a sud di Algeri, capitale dell’Algeria, hanno arrestato oggi un uomo accusato di aver sequestrato per circa trent’anni un vicino di casa, trovato ieri sera sano e salvo, seppure in stato di grave abbandono, in una buca coperta di fieno in un allevamento di pecore. Lo riferisce il tribunale di Djelfa in una nota. La Procura ha ricevuto due giorni fa, il 12 maggio 2024, tramite la divisione regionale della gendarmeria nazionale di El Guedid, una denuncia contro uno sconosciuto secondo cui il fratello del denunciante, Omar Ben Amrane, scomparso da circa 30 anni, si trovava nella casa di un loro vicino, all’interno di un recinto per le pecore”.

https://x.com/Belhassine_Bey/status/1790483411179601969

“In seguito a questa segnalazione, il pubblico ministero del tribunale di Idrissia (provincia di Djelfa) ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un’indagine approfondita e gli ufficiali di giustizia si sono recati nella casa in questione. La persona scomparsa (B.A.) è stata ritrovata e il sospetto, di 61 anni, proprietario della casa, è stato arrestato”, aggiunge la nota. “La Procura ha ordinato un trattamento medico e psicologico per la vittima e il sospetto sarà portato davanti alla Procura non appena l’indagine sarà completata”, ha precisato il tribunale.

La nota conclude sottolineando che “l’autore di questo efferato crimine sarà perseguito con tutta la severità richiesta dalle leggi della Repubblica”. Sui social algerini è diventato virale il video del ritrovamento dell’uomo, ritrovato in uno stato pietoso, con abiti trasandati e una lunga barba. Secondo quanto riportato dai media locali algerini, la famiglia della vittima riteneva in precedenza che fosse stata rapita e uccisa da gruppi terroristici islamici armati attivi in Algeria negli anni ’90, quando aveva solo 16 anni.

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