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Davis: Italia batte il Cile 3-0 e riacciuffa le Finals

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L’Italia batte 3-0 il Cile a Bologna e rientra in gioco per conquistare nel Girone A di Coppa Davis un posto valido per le qualificazioni alle Finals in programma dal 21 al 26 novembre a Malaga, in Spagna. Mattatore della giornata Lorenzo Sonego che ha vinto il proprio singolo contro Nicolas Jarry e il doppio in coppia con Lorenzo Musetti contro Barrios/Tabilo. Missione in parte compiuta per gli azzurri che hanno così riscattato la debacle per 3-0 contro il Canada. Ora si deve vincere con la Svezia. Una vittoria, quella contro il Cile, sofferta e sempre all’inseguimento: tutti gli incontri sono iniziati con gli azzurri battuti nel primo set. Premiata anche la scelta, a sorpresa, del capitano Filippo Volandri che all’ultimo momento ha cambiato la coppia del doppio, preferendo un Sonego in gran forma ad Andrea Vavassori non ancora al meglio. Il doppio si è imposto per 6-7, 6-3, 7-6.

Nei singoli Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego hanno battuto rispettivamente Cristian Garin (2-6, 6-4, 6-3) e Nicolas Jarry (3-6, 7-5, 6-4): entrambi gli azzurri si sono imposti in rimonta, facendo soffrire non poco il pubblico che per l’incontro con i sudamericani è arrivato finalmente numeroso sugli spalti. Ad aprire la giornata il “piccolo” Arnaldi, sostenuto da tutti i compagni di squadra con un tifo assordante al suo debutto in Davis con la maglia della nazionale. Il 22enne sanremese, numero 47 della classifica Atp, ha mostrato carattere: superato, a tratti anche con disarmante facilità, da Garin con un pesante 2-6 nel primo set, ha avuto la capacità di superare l’emozione della prima in Davis e di ribaltare la situazione. Negli altri due set per l’esperto cileno, numero 103 Atp, non c’è stato scampo: 6-4 6-3 a favore dell’italiano in due ore e 23 minuti di partita. “Ero un po’ nervoso all’inizio e non riuscivo a giocare il mio tennis migliore.

Quando giochi per il tuo Paese è molto differente: senti la pressione, il calore della gente. In questa sfida stiamo cercando di fare tutti del nostro meglio”, ha detto Arnaldi. E in rimonta ha vinto anche Lorenzo Sonego. Il 28enne torinese, numero 38 Atp, ha iniziato malissimo il suo incontro con Jarry, numero 22 del ranking mondiale. Il primo set si è chiuso con un 3-6 che lasciava presagire un pomeriggio nero per gli azzurri. Il secondo set è iniziato meglio: Sonego è andato avanti ma Jarry ha rimontato ed ha avuto quattro march point. In quel momento qualcosa è scattato nel tennista azzurro: Sonego ha dominato l’incontro, trovando colpi eccezionali. “Devo ringraziare la mia squadre che mi è stata vicina. Ho dato tutto quello che avevo. I quattro match point? Ho giocato d’istinto, senza pensare”, ha detto Sonego che però dopo 30 minuti è tornato in campo per il doppio. Anche in questo caso, primo set perso per 6-7. Nel secondo si sono imposti per 6-3.

Ultimo set emozionante con la vittoria al tie-breack per 7-6 sugellato da due ace di Musetti. La vittoria per 3-0 sul Cile era necessaria per poter riacciuffare l’opportunità di qualificarsi per le Finals. Ora gli azzurri devono battere la Svezia possibilmente con un 3-0. Il regolamento di Davis prevede che per le Finals si qualifichino le prime due di ogni girone: al momento in quello dell’Italia, il Gruppo A, guida il Canada che ha superato 3-0 l’Italia e la Svezia. Il Cile ha battuto 3-0 gli scandinavi. L’Italia ha battuto 3-0 il Cile. In caso di parità di punti tra due squadre, passa quella che ha vinto lo scontro diretto. Se le squadre a pari punti sono tre vale il criterio del maggior numero di partite vinte, maggior numero di set vinti e infine maggior numero di game vinti. Soddisfatto ma attento il capitano azzurro di Davis, Filippo Volandri: “Ora festeggiamo. Poi subito testa alla Svezia perché non abbiamo fatto ancora nulla. Dobbiamo ancora passare per una vittoria che può significare la qualificazione”.

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Raspadori-Lukaku, Napoli mette in campo le armi del gol

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Tornano i dubbi nel Napoli la cui certezza è quella di partecipare e se possibile vincere lo sprint scudetto ma che deve fare i conti con un’infermeria piena. Se Neres e Juan Jesus sono certamente in tribuna, in dubbio per il match contro il Torino anche Buongiorno, che sta recuperando dopo l’infortunio agli adduttori che lo ha finora tenuto fuori per tre partite: il recupero fisico c’è, ma lo staff medico azzurro aspetta prima di dare l’ok al tecnico Conte per riutilizzare il centrale. Buongiorno è assente da tre partite, gare in cui il Napoli ha subito un gol in casa del Bologna e zero contro Empoli e Monza, con le prime due partite con Juan Jesus in campo e Marin titolare conro l’ultima in classifica. Domenica sera al Maradona arriva però un Torino minaccioso perché si gioca il finale di stagione con leggerezza, vista la classifica tranquilla.

Il peso delle responsabilità sarà tutto sulle spalle della coppia d’attacco Lukaku-Raspadori che Conte è pronto a rimettere in campo Il 25enne attaccante della Nazionale vuole essere determinante in questo finale di stagione. Raspadori lo ha confermato a Monza, entrando in campo al 20′ della ripresa al posto di Oliveria e confezionando il perfetto assist per il colpo di testa di McTominay che è valso tre punti. Domenica contro il Torino l’attaccante è pronto a rilanciare la sintonia con Lukaku: “Io e Romelu – queste le sue ultime dichiarazioni in materia – abbiamo le caratteristiche giuste per giocare insieme ed esaltarci l’uno con l’altro. Possiamo ancora migliorare e aumentare l’intesa che potrà essere fondamentale per aiutare la squadra e supportarci a vicenda”. Quando i due riescono a dialogare sanno creare il panico nelle difese avversarie, con la capacità del belga di fare spazio in area e Raspadori che riesce ad inserirsi.

L’attaccante è a Napoli dall’estate del 2022, ha vissuto lo scudetto nella prima stagione in cui segnò 6 gol di cui 4 in Champions League, una cifra che ha replicato lo scorso anno e che vuole raggiungere anche in questa stagione, in cui ha ormai uno spazio anche nella nazionale di Spalletti, con cui quest’anno ha segnato contro Francia e Germania e con cui sarà anche nel finale di stagione contro Norvegia e Moldavia. Contro il Torino Raspadori segnò con la maglia del Sassuolo, domenica cerca un gol anche in azzurro per mettere un altro suo timbro sul sogno scudetto del Napoli.

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Djokovic a Madrid, ‘Continuo a giocare per la gente’

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“Ci vuole un po’ di tempo perché la gente accetti il fatto che Roger Federer e Rafa Nadal non giocano più, e nemmeno Andy Murray. E un giorno toccherà anche a me. Ma sto ancora cercando di restare lì e rappresentare la vecchia generazione”. Novak Djokovic è pronto a rilanciare la sua sfida personale al tempo e ai record al Mutua Madrid Open, il secondo dei tre Masters 1000 stagionali sulla terra battuta. Il serbo, campione più titolato in questa categoria di tornei e negli Slam, torna all’inseguimento del centesimo titolo ATP. Djokovic, che arriva a Madrid dopo l’eliminazione a sorpresa al primo turno a Montecarlo, per mano di Alejandro Tabilo, esordirà contro Matteo Arnaldi.

“Lo sport è più importante di qualsiasi individuo. Siamo tutti qui al servizio del tennis” ha detto Djokovic. “Se guardiamo i numeri, negli ultimi anni i grandi tornei, non solo gli Slam, hanno registrato un pubblico da record. È un buon segno, perché l’affluenza non dovrebbe dipendere solo dalle grandi stelle o dalle leggende del gioco che si sono ritirate. Lo sport dovrebbe sopravvivere a tutti, e lo farà – ha detto -. È anche uno dei motivi per cui continuo a giocare: sento che questo aiuta il tennis a prosperare ancora. Quando sei un top player, tutto quello che fai può servire a contribuire alla popolarità del tennis, a portare più persone, più bambini e appassionati verso questo sport”. Djokovic non gioca a Madrid dal 2022. Allora perse in semifinale contro Carlos Alcaraz, il murciano però non sarà in campo alla Caja Magica per un infortunio.

“Quello che ha ottenuto alla sua età non è normale – ha commentato Djokovic -. Sono sicuro che lo vedremo ancora spesso vincere i trofei più prestigiosi nei prossimi 10, 15 anni, finché giocherà”. In attesa di assistere al match tra il serbo e Arnaldi, l’Italia del tennis sorride con Jasmine Paolini che ha battuto 6-1 6-2, in appena un’ora di partita, la britannica Katie Boulter, infilando la vittoria numero 16 in stagione e raggiungendo il terzo turno del torneo madrileno.

“Lei è un’ottima giocatrice, mi aspettavo che la partita potesse essere più dura – il commento a caldo dell’azzurra – comunque è stato bello giocare con questa atmosfera, davanti a questo pubblico. Mi aspetto buone cose da questo torneo ma devo ancora adattarmi all’altura di Madrid, ai rimbalzi alti della pallina che non sono facili da gestire. Diciamo che ho bisogno ancora di qualche giorno per arrivare a gestire tutto al meglio. Sto provando anche ad imparare a parlare un po’ in spagnolo ma mi riesce meglio in italiano – ha aggiunto ridendo -. Non è facile ma ci proviamo: cerco di appendere il più possibile. Muchas gracias”. Al terzo turno Paolini dovrà vedersela con la greca Maria Sakkari, n.82 WTA, che ha eliminato 7-6(5) 6-3 la polacca Magda Linette. Saluta il Masters 1000 di Madrid invece Federico Cinà. Il diciottenne palermitano è stato battuto in tre set dallo statunitense Sebastian Korda col punteggio di 6-3 3-6 6-1.

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Calcio: Big match Inter-Roma, Napoli pronto alla fuga

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L’Inter prova a cambiare verso alla sua sciagurata settimana, che le ha sottratto certezze, insinuato dubbi. Dopo il ko di misura col Bologna e quello extralarge nel derby di Coppa Italia col Milan, in quattro giorni si gioca gran parte della stagione. Arriva al Meazza domenica una Roma con le speranze d’Europa fortemente ridotte, ma con una striscia di 17 risultati positivi. Poi mercoledì al Nou Camp la aspetta la spietata macchina da gol del Barcellona nella semifinale di Champions. Inter-Roma è il clou di una giornata compressa con sette gare domenicali, retaggio di un passato remoto, sulla scia di due diversi lutti: il funerale di Papa Francesco ha cancellato le gare di domani mentre l’improvvisa morte del fisioterapista del Lecce ha prodotto lo slittamento della gara di Bergamo.

La crisi dell’Inter, di cui si erano avute avvisaglie nelle scorse settimane, è un trampolino di lancio prezioso e insperato per il Napoli che, nonostante le inopportune esternazioni di Antonio Conte, sa di giocarsi un jolly scudetto. Se l’Inter frenerà ancora, potrà lanciarsi in fuga battendo in casa il tranquillo Torino, potendo poi contare su un calendario migliore rispetto a un’avversaria stanca e concentrata sulla Champions. Inzaghi non avrà gli squalificati Mkhitaryan e Bastoni, l’infortunato Thuram, dovrà utilizzare dei panchinari che non lo stanno convincendo con l’assillo di dosare le forze in vista di Barcellona. Ranieri spera di sfatare il tabù nerazzurro visto che la Roma non vince da tre anni, unico successo delle ultime 16 sfide. Il Napoli invece farà a meno di Neres, punterà su Lukaku e Politano e sull’uomo squadra-goleador McTominay. Il Toro è in corsa per il modesto decimo posto, ma ha qualità e mordente per cercare il risultato di prestigio. I recuperi di mercoledì ingarbugliano la volata Champions: se l’Atalanta col Lecce perde Kolasinc, cerca la terza vittoria consecutiva gestendo con tranquillità un terzo posto che appare difficilmente attaccabile, la bolgia del quarto posto coinvolge un grappolo di squadre. Il Bologna precede Juve e Lazio di un punto, a tre c’è la Roma e a quattro la Fiorentina. Gli impegni più facili sembrano quelli di Juve e Bologna. I bianconeri, reduci dalla scossa di Parma che ha movimentato la luna di miele di Tudor con la nuova squadra, ricevono il dimesso Monza che attende solo la certificazione della sua retrocessione.

Mancherà Vlahovic per cui dovrebbe essere rispolverato Kolo Muani, deludente dopo un buon inizio. Il Bologna, sulla scia di una serie di risultati eccellenti e della finale di Coppa Italia conquistata dopo 51 anni, rende visita all’Udinese che, raggiunta la salvezza in anticipo, è incappata in cinque sconfitte di fila. La terza contendente più accreditata per il quarto posto, la Lazio che ha vinto a Genova con una prodezza di Castellanos (e ha protestato molto per le modalita’ dei rinvii delle partite), riceve lunedì un Parma in ottima forma a conferma del buon lavoro di Chivu: ha fermato Inter e Fiorentina, ha sconfitto la Juve. Baroni sente puzza di bruciato e raccomanderà la massima concentrazione.

La Fiorentina, che spera di arrivare fino in fondo nella Conference, dopo il brillante successo in recupero di Cagliari senza il suo goleador Kean, ha in programma il derby toscano con un Empoli in gravi difficolta’, ma cerca il quarto successo in sei gare col due Gudmundsson-Beltran. Un nuovo ko avrebbe conseguenze gravi per la squadra di D’Aversa, a pari punti del Venezia, uno in meno del Lecce. Solo una delle tre si salverà. I veneti affronteranno in casa il Milan, lanciato dal derby trionfale, ma che non sembra in grado di garantire un rendimento omogeneo. Per Di Francesco + un altro appuntamento da non fallire. Le ultime due gare non hanno particolari criticità: Verona e Cagliari accoglierebbero senza battere ciglio un pari sulla strada di una salvezza quasi agguantata. Piu’ ambiziose, Como e Genoa provano a mettere nel mirino il decimo posto del Torino, a coronamento di una stagione molto lusinghiera.

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