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Tratti in salvo in piena notte 26 scout: si erano smarriti sul Terminio

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Un gruppo di 26 giovani scout ha smarrito il sentiero sul Monte Terminio e ci sono volute ore per poterli soccorrere: l’intervento
si è concluso a tarda notte. I 26 ragazzi erano partiti in mattinata dal comune di Serino, Avellino,  per raggiungere l’altopiano di Verteglia passando per il monte Terminio quando, poco sotto la cima, si sono ritrovati in difficoltà avendo smarrito il sentiero. Non riuscendo più proseguire, a ridosso di alcune ripide pareti, stremati e senza più acqua, hanno contattato il gestore del rifugio dove avrebbero dovuto pernottare. Quest’ultimo dopo aver ribadito ai ragazzi di non muoversi ha allertato il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania (CNSAS) il quale ha poi diramato l’allarme ai colleghi del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sant’Angelo dei Lombardi (SAGF) e ai Carabinieri.
Sul posto si sono portate una squadra del CNSAS e una del SAGF che hanno ritrovato e rifocillato i ragazzi con acqua e qualche snack per poi accompagnarli verso valle; tuttavia una di loro arrivata in cima, fortemente provata dallo sforzo fisico, ha accusato un lieve malore.

Dopo averle prestato le prime cure la ragazza non è stata comunque in grado di proseguire con la lunga discesa e con il sopraggiungere del buio i tecnici del CNSAS hanno deciso di allertare l’Aeronautica Militare (AM) per richiedere il supporto di un velivolo per il trasporto della scout. Grazie all’ormai consolidato protocollo di intesa tra CNSAS e Aeronautica Militare, il Comando Operazione Aeree di Poggio Renatico (FE) ha fatto decollare un elicottero HH139 da Pratica di Mare (RM) abilitato al volo notturno, che ha raggiunto il m. Terminio in poco meno di un’ora. La ragazza è stata quindi imbarcata a bordo dell’elicottero mediante verricello assieme ad elisoccorritore AM e CNSAS e trasportata giù a valle dove è stata affidata all’equipaggio dell’ambulanza 118. Qui dopo un ulteriore controllo sanitario è stato deciso il trasporto in ospedale. Nel frattempo i restanti scout sono stati condotti giu sul sentiero brecciato dalle squadre CNSAS e SAGF, per poi essere trasportati a valle con quad e fuoristrada del CNSAS ed infine al rifugio dei Candraloni, nel territorio comunale di Montella (AV) dove hanno passato la notte. A cooperare alle operazioni i Carabinieri del comando compagnia di Solofra e Montella. È inoltre intervenuta la Protezione Civile di Montella che ha consentito un più rapido spostamento degli scout.

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Thailandia chiude accesso a isola dopo sbiancamento dei coralli

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L’accesso all’isola di Pling e alle barriere coralline attorno al Parco nazionale Sirinart a Phuket, nel sud della Thailandia, è stato temporaneamente chiuso a causa del significativo sbiancamento dei coralli causato dall’aumento della temperatura dell’acqua osservato sul posto, ha affermato il Dipartimento dei parchi nazionali e della conservazione della fauna selvatica (Dnp) thailandese.

La chiusura dell’accesso ai due siti è dovuta allo stress termico subito dalle barriere coralline a seguito dell’eccezionale ondata di caldo che ha colpito nelle ultime settimane la Thailandia e tutto il Sud-Est asiatico. La DPA sta inoltre monitorando la situazione nei parchi nazionali di Koh Chang, Koh Samet, Chumphon, Koh Surin, Phang Nga Bay, Phi Phi Islands e Lanta. Ad aprile, la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) ha avvertito che il mondo stava vivendo, per la seconda volta in dieci anni, un massiccio episodio di sbiancamento dei coralli a causa delle temperature record degli oceani. Le colonie di coralli stanno soffrendo in tutto il mondo, dall’Australia alla Florida, a causa dell’innalzamento della temperatura dell’oceano.

In Thailandia, che nel 2023 ha accolto 28 milioni di turisti, molti dei quali vengono a godersi le sue spiagge paradisiache, un sovraffollamento che minaccia un ecosistema fragile, vengono decise periodicamente le chiusure degli accessi ai parchi nazionali. Nel 2018 Maya Bay, baia dell’arcipelago di Koh Phi Phi diventata famosa grazie al film hollywoodiano “The Beach”, è stata chiusa per più di quattro mesi per consentire il ripristino delle barriere coralline e della natura danneggiata dall’afflusso di orde di turisti .

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Procida, liberate zanzare sterili per ridurre la riproduzione

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Troppe zanzare a Procida e così il Comune ha varato un progetto particolare: liberare zanzare sterili in modo che non possano riprodursi, a spiegarlo è lo stesso sindaco dell’isola Dino Ambrosino sul suo profilo Facebook: “Ieri pomeriggio c’è stata una tappa fondamentale del progetto Stop Zanzara Tigre. Sono stati liberati -scrive il sindaco di Procida- nei giardini della Chiaiolella migliaia di esemplari di zanzara maschio sterilizzati. Ogni settimana ne saranno rilasciati nell’ambiente 100.000, si accoppieranno con le femmine, ma non produrranno altri esemplari, in quanto sterili. Il progetto punta a dimostrare in questo modo che nel corso delle successive settimane ci potrà essere una riduzione del numero totale delle zanzare, che non riusciranno a riprodursi. Di conseguenza diminuiranno le zanzare femmine, che sono particolarmente moleste con le loro punture”.

“Il percorso è stato lungo, complesso ma esaltante. Basti pensare -scrive ancora Ambrosino – che la sterilizzazione di ogni singolo maschio è costata 3 centesimi. Il coinvolgimento della comunità della Chiaiolella, gratuito e generoso, ha invece dimostrato che si possono ridurre le condizioni in cui proliferano le zanzare, eliminando tutti i ristagni d’acqua. Un esperimento ben riuscito di Scienza Partecipata.Un grazie al prof. Marco Salvemini, a tutto lo staff di professori e ai giovani studenti delle Università e dell’Accademia di belle arti”.

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Copernicus: aprile di fuoco, negli ultimi 12 mesi riscaldamento +1,61 gradi

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L’aprile del 2024 è stato globalmente il più caldo mai registrato, con una temperatura media dell’aria in superficie di 15,03 gradi, 0,67°C sopra la media di aprile del trentennio di riferimento 1991-2020 e 0,14°C sopra il record precedente dell’aprile 2016. Lo rende noto il servizio meteo della Ue, Copenicus, che precisa che si tratta dell’11esimo mese consecutivo che risulta il più caldo mai registrato. Aprile 2024 è stato anche di 1,58°C più caldo rispetto alla media di aprile dell’epoca pre-industriale (1850-1900). La temperatura media in Europa per l’aprile del 2024 è stata di 1,49°C sopra la media di aprile del trentennio 1991-2020, rendendolo il secondo aprile più caldo mai registrato sul continente.

La temperatura globale della superficie del mare ad aprile 2024 fra il 60esimo parallelo Sud e il 60esimo Nord è stata di 21,04°C, il valore più alto mai registrato per questo mese, di poco sotto i 21,07°C registrati a marzo 2024. Aprile è stato il 13esimo mese di seguito in cui la temperatura globale della superficie del mare è stata la più alta mai registrata in quel mese. Secondo Carlo Buontempo, direttore del Servizio Cambiamento climatico di Copernicus, “El NIno ha avuto il picco all’inizio dell’anno e le temperature della superficie marina nel Pacifico orientale tropicale stanno ora tornando verso condizioni neutrali. Comunque, mentre le variazioni di temperatura legate ai cicli naturali come El Nino vanno e vengono, l’energia supplementare accumulata negli oceani e nell’atmosfera da concentrazioni in aumento di gas serra continueranno a spingere le temperature globali verso nuovi record”.

La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi, da maggio 2023 ad aprile 2024, è stata la più alta mai registrata, di 0,73°C sopra la media del trentennio 1991-2020 e di 1,61°C sopra la media dell’epoca pre-industriale 1850-1900. Lo rende noto il servizio meteo della Ue, Copernicus.

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