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Milan mercato da re, il Napoli tiene duro con la riconferma di Osimhen e Kvara

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Il Manchester United fa shopping in serie A: dopo ONANA (55 mln) e HOJLUND (per la sconsiderata cifra di 85 mln) toccherà ad AMRABAT per 25 vivacizzando un mercato italiano ancora guardingo. A tre settimane dall’avvio le big sono in assetto variabile. Molto bene il Milan e l’Atalanta, al palo Lazio, Napoli e Juve (salvo WEAH), alla Roma manca ancora la punta mentre l’Inter ha il miglior centrocampo (sta inserendo anche SAMARDCIZ) ma portiere e attaccante ancora non arrivano.

– MILAN: ha strappato all’Inter il titolo di regina del mercato. La super cessione di Tonali ha finanziato un rinnovamento che non si arresta. A centrocampo sono stati inseriti il tuttofare olandese REIJNDERS e lo strutturato LOFTUS-CHEEKS. Dal Chelsea è arrivato anche l’esperto PULISIC, come vice Giroud la scelta è caduta sullo svizzero OKOFOR. L’ultimo guizzo è l’inserimento del nigeriano CHUKWUEZE, dal Salisburgo, preso come contraltare a destra di Leao, che per qualità tecnica dovrebbe sostituire Brahim Diaz. Ora Pioli attende solo la definizione di MUSAH e il taglio di molti rami secchi, oltre a REBIC.

– INTER: lo strappo con Lukaku è stato condiviso anche dai compagni, ma il vuoto non e’ stato colmato, e ora il favorito sembra BALOGUN, ma rispunta una ‘minestra riscaldata’, Alexis SANCHEZ. Manca ancora l’ufficializzazione di SOMMER in porta, e slitta anche l’arrivo di TRUBIN. Ma Inzaghi non può lamentarsi: sono arrivati due titolari di peso come FRATTESI e THURAM, oltre al difensore BISSECK e un jolly di valore come CUADRADO. Alle partenze di BROZOVIC, SKRINIAR, DZEKO e HANDANOVIC si è aggiunta quella di ONANA che ha fruttato 55 mln. In difesa può arrivare TOLOI mentre per aumentare il tasso di classe e imprevedibilità è in chiusura con l’Udinese l’acquisto di SAMARDZIC.

– NAPOLI: Rudi Garcia sta ancora aspettando il sostituto di KIM, passato al Bayern per 57 mln. Perde vigore KILMAN, il favorito resta DANSO, ma le richieste dei club sono giudicate esose. Sale MAVROPANOS dello Stoccarda. De Laurentiis e’ alle prese con i rinnovi: accordo con Kvara e Zielinski, quasi in porto Osimhen, fumata nera per Lozano. Se parte il messicano due opzioni: il giovane brasiliano TETE’ o l’esperto LO CELSO, ma il settore è coperto anche dai riscatti di Raspadori e Simeone.

Rimane in bilico l’arrivo di FARAONI perche’Garcia punta su Zanoli. – LAZIO: Sarri è un aziendalista ma sta perdendo la pazienza perchè Lotito non affonda i colpi. MILINKOVIC-SAVIC ha fruttato 40 mln, le sirene arabe non hanno convinto del tutto IMMOBILE. Come vice è arrivato CASTELLANOS. Sfumati Zielinski e Torreira, Sarri vorrebbe RICCI o ZAKHARYAN mentre Lotito non riesce a chiudere con SOW, che non convince il tecnico. Sembrava fatta per HUDSON-ODOI, che ha qualche dubbio, quindi possibile il ritorno di PELLEGRINI.

– ROMA: con certosina pazienza Pinto sta completando un buon mercato a parametro zero o con prestiti. Ottimi gli innesti di NDICKA, AOUAR, KRISTENSEN e il ritorno di Llorente. A centrocampo sta per arrivare RENATO SANCHES, in attacco tutte le piste portano a SCAMACCA. Mourinho continua il pressing per avere MORATA, ma i costi non sembrano in linea con la strategia dei Friedkin. Mou si riserva il diritto di bofonchiare se le cose dovessero mettersi male.

– JUVENTUS: niente Europa e niente ricorso, come previsto. A questo punto diventa difficile per Giuntoli e Allegri tenere fede al patto con LUKAKU, anche perchè non sono giunte offerte prestigiose per Vlahovic e Chiesa. In salita anche l’arrivo di KESSIE. Per ora la Juve è la grande incognita del torneo, ha congedato BONUCCI, ha confermato RABIOT e MILIK e ha preso WEAH. Il lavoro maggiore sarà cedere i costosi esuberi (dopo la partenza dei vari DI MARIA, CUADRADO, PAREDES), soprattutto a centrocampo . Visto che Chiesa dovrebbe restare sfumano anche le piste BERARDI o ZANIOLO. – ATALANTA: il solito mercato perfetto e lungimirante. Ceduto BOGA PER 20 mln ne ha spesi 30, record del club, per il promettente attaccante EL BILAL TOURE’ preso per sostituire HOJLUND che è andato al Man United per la strabiliante cifra di 85 mln. Il gruzzolo dovrebbe far felice Gasperini che potra’ tenersi Scalvini e Koopmeiners.

Il tecnico ha inserito in porta l’emergente CARNESECCHI e ha rafforzato la fascia destra con BAKKER e KOLASINAC. Ma tutto è ancora possibile con interrogativi sul futuro di DEMIRAL, PALOMINO, TOLOI, ZAPATA e MURIEL. – FIORENTINA: con la Conference aumentano le responsabilità. L’arrivo con poco esborso di ARTHUR (che avrà l’opportunita’ di riscattarsi) fa da prologo all’addio di AMRABAT. Alla partenza di Saponara e Terzic si sopperisce con gli innesti del giovane INFANTINO e PARISI, che rafforza una fascia già presidiata da Biraghi. Italiano non ha perso la speranza di poter contare anche su DOMINGUEZ, ha fiducia nella maturazione di SABIRI. In caso di partenza di un attaccante potrebbe essere inserito anche un altro argentino, BELTRAN. Preoccupa la difesa dopo la scoppola di Belgrado e la perdita di IGOR: può arrivare il croato SUTALO. Anche le altre squadre stanno provvedendo a trasformarsi.

Il TORINO ha inserito BELLANOVA e TAMEZE, pupillo di Juric. Il SASSUOLO prosegue nelle sua politica dei giovani con VITI, MISSORI, VOLPATO e BOLOCA, e segue Doig. Nel MONZA è arrivato GAGLIARDINI, nel BOLOGNA il difensore BEUKEMA e potrebbe arrivare BERNARDESCHI. L’EMPOLI ha monetizzato le uscite di VICARIO e PARISI inserendo RANOCCHIA, GYASI, MALDINI ed è in arrivo PEZZELLA, il LECCE ha sostituito BARONI con D’AVERSA, ha inserito il portiere FALCONE e vuole ottenere il massimo dal richiesto HJULMAND che potrebbe essere scambiato con JOAO PEDRO del Fenerbahce. La Salernitana ha confermato PAULO SOUSA e, per ora, DIA.

L’UDINESE ha ceduto BECAO, per ora si tiene BETO, ma sta cedendo SAMARDZIC e otterrà FABBIAN. Il VERONA si tiene FARONI, ha inserito SAPONARA e prova a prendere BONAZZOLI. Infine le tre neopromosse: il CAGLIARI di Ranieri ha preso JANKTO, SCUFFET, AUGELLO, SULEMARA, SHOMURODOV. L’infortunio di Lapadula può portare all’arrivo di PETAGNA. Il GENOA di Gilardino dopo MARTIN ha chiuso il colpo RETEGUI per 17 mln e sta per ingaggiare D’AMBROSIO e THORSBY. Il FROSINONE di Di Francesco ha inserito MARCHIZZA, HARROUI, BRESCIANINI, CUNI e insegue NICOLUSSI.

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Eredi di Maradona cercano di frenare l’asta del pallone d’oro

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Gli eredi di Diego Armando Maradona cercheranno di frenare l’asta che mettera’ in vendita’ il pallone d’oro vinto dal campione argentino come miglior giocatore al mondiale del 1986 in Messico. Il trofeo, recentemente rinvenuto dopo essere scomparso per decenni in circostanze mai chiarite, verra’ aggiudicato al miglior offerente il mese prossimo presso la casa d’aste francese Agoutte, che afferma nella sua pagina web che l’oggetto appartiene ad una “collezione privata”.

Gli eredi di Maradona, tra cui le figlie Dalma e Gianina e la ex moglie Veronica Ojeda, sostengono tuttavia che il trofeo è stato rubato e che l’attuale proprietario non ha la potestà di venderlo. Gilles Moreu, avvocato dello studio legale Paradox contrattato dagli eredi di “El Diez”, ha dichiarato che presenterà un ricorso urgente al presidente del tribunale di Nanterra vicino a Parigi, per ritirare il Pallone d’Oro dall’asta.

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A Bocca della Selva l’urlo di Paret, Pogacar resta rosa

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Sembra quasi non credere a quello che gli sta succedendo, Valentin Paret-Peintre, mentre taglia da solo il traguardo ai 1400 metri di Bocca della Selva. Tra le montagne del Sannio note per il ritrovamento di Ciro, il fossile di cucciolo di dinosauro di 113 milioni di anni fa, il 23enne francese coglie il suo primo successo da professionista staccando il connazionale Bardet di 30 secondi e lo sloveno Tratnik, terzo a un minuto dopo aver coltivato sogni di gloria, in fuga solitaria per quasi 30 chilometri prima di essere ripreso da Paret a meno di tre dall’arrivo.

A oltre tre minuti il gruppo della maglia rosa, con lo sloveno Tadej Pogacar che resta padrone della corsa. Immutata la classifica generale, almeno nelle prime posizioni. Tiberi, sesto, è il primo degli italiani. La prima vittoria importante del più giovane dei fratelli Paret Peintre ha il volto dell’incredulità: Valentin scuote la testa, fa no con le dita, poi si batte i pugni sul capo fino a sfogare la gioia con un urlo liberatorio. L’anno scorso era toccato al fratello maggiore Aurelien vincere una tappa al Giro. “Vorrà dire che verremo tutti gli anni al Giro -scherza a fine gara il francese -. E pensare che alla partenza non mi sentivo bene. E invece con la salita le gambe hanno cominciato a girare. Non avevo mai vinto in una grande corsa, è una gioia immensa”. Lucida fino alla fine la condotta di gara della maglia rosa: “Abbiamo lasciato andare la fuga – dirà lo sloveno – e tenuto il nostro passo. Giusto essere pazienti, il Giro è lungo ventuno giorni. La gara di oggi è di buon auspicio per le prossime montagne”.

Dopo l’arrivo sul lungomare di Napoli e la giornata di pausa, doveva essere una tappa frastagliata, la Pompei-Cusano Mutri, 142 km in buona parte pianeggianti ma con l’arrivo ai 1400 metri della Bocca della Selva dopo una salita lunga 18 km. E così è stato. Il gruppo alla partenza saluta Olav Kooij, vincitore della tappa di Napoli domenica, che abbandona per febbre. L’andazzo della corsa è fedele alle aspettative sin dalle prime battute. A provare per primi la fuga sono Hermans e Clark raggiunti presto da De Marchi: i tre accumulano oltre un minuto di vantaggio sul gruppo. A circa 80 km dall’arrivo restano De Marchi e Clarke con 1’20” di vantaggio.

Le distanze si annullano quando comincia la salita che porta a Camposauro. In venticinque, staccatisi dal gruppone, raggiungono i due per formare una nuova fuga a ventisette: mancano 45 km al traguardo. Del gruppo al comando i corridori dalla classifica migliore sono Zana 13/mo a 7’12″e Bardet 14/mo a 7’51”. Con loro c’è anche Paret, che vincerà la tappa, e che in classifica sconta 26 minuti dalla maglia rosa. Troppi perché Pogacar debba preoccuparsi. Il vantaggio sul gruppo arriva a toccare i 5 minuti a circa 40 km dall’arrivo. Dal gruppo di testa si stacca lo sloveno Tratnik: su di lui si lanciano i francesi Paret e Bardet e gli italiani Frigo e Bagioli. Tratnik accumula fino a un minuto di vantaggio sulla salita che conduce a Bocca della Selva, ma il vantaggio si riduce man mano che si avvicina al traguardo.

A meno di tre chilometri dall’arrivo l’epilogo, con Paret che rientra sullo sloveno e lo stacca per chiudere, confuso e felice, braccia alzate al cielo. Domani l’undicesima tappa: da Foiano di Val Fortore a Francavilla al Mare, sorride ai velocisti. Il Giro, intanto, perde la Cima Coppi sullo Stelvio. Le recenti nevicate, e l’aumento delle temperature, hanno fatto crescere il rischio di slavine. Motivo per cui l’organizzazione ha deciso di modificare il percorso della 16/a tappa, Livigno-Santa Cristina Val Gardena. La Cima Coppi viene spostata sul Giogo di Santa Maria a quota 2489 metri.

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Internazionali: Zverev batte Borges, va ai quarti contro Fritz

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Il tedesco Alexander Zverev e il cileno Nicolas Jarry si sono qualificati ai quarti di finale degli Internazionali di Roma. Il n.5 al mondo si è imposto in due set (6-2, 7-5) sul portoghese Nuno Borges e al prossimo turno se la vedrà con lo statunitense Taylor Fritz. Il sudamericano ha battuto per 7-5, 6-3 il francese Alexandre Muller e affronterà il greco Stefanos Tsitsipas o l’australiano Alex De Minaur.

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