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Cronache

Crollo palazzina a Torre del Greco, 25 indagati

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Svolta nelle indagini sul palazzo crollato domenica sera nella zona tra vico Pizza e corso Umberto I a Torre del Greco. Stando a quanto si apprende, sono 25 le persone raggiunte in queste ore da altrettanti avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, diretta da Nunzio Fragliasso, che sin dalle prime ore successive al cedimento della palazzina a tre piani nel quale sono rimaste ferite tre persone ha aperto un fascicolo di indagine con l’ipotesi di crollo colposo.

Le tre persone rimaste ferite sono una ragazza di 20 anni residente nello stabile, un uomo di 45 anni titolare di una pizzeria della zona e una donna straniera di 60 anni, gli ultimi due colpiti dalle macerie mentre si trovavano in strada. Secondo quanto si è potuto apprendere, ad essere indagati sarebbero i proprietari delle unità immobiliari presenti nello stabile posto al civico 59 di corso Umberto I e alcuni tecnici e dirigenti del Comune di Torre del Greco chiamati in questi anni a monitorare le condizioni dell’immobile.

Allo stato attuale delle indagini l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire agli indagati di potersi tutelare, anche con la nomina di propri consulenti, in vista dei prossimi rilievi che gli inquirenti svolgeranno nella zona dove insisteva la palazzina. Gli avvisi di garanzia, infatti, arrivano alla vigilia degli esami irripetibili che dovrà eseguire il perito nominato dalla Procura di Torre Annunziata, esami previsti per domani mattina sul luogo dove si è verificato il cedimento.

Sul caso indagano i carabinieri, che hanno già ascoltato alcuni testimoni e in particolare l’amministratore dell’immobile. Nel mirino degli inquirenti le condizioni dello stabile e la sua manutenzione, mentre dagli archivi è sbucata anche una pratica per dissesti statici provocati da infiltrazioni d’acqua nel 2013. All’epoca fu redatta una relazione dai tecnici comunali, rilevando perdite dal solaio intermedio collocato al secondo livello del fabbricato. Se ci sia un collegamento con il cedimento di ieri potrà dirlo l’inchiesta aperta dalla Procura.

E’ utile precisare che allo stato dell’arte delle indagini gli indagati devono essere ritenuti innocenti e che la loro iscrizione nel registro degli indagati non è una condanna ma solo un avviso che la Procura di Torre Annunziata sta conducento delle indagini.

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Lavoratore 21enne morto a Scafati in un incidente

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Lavorava in nero il 21enne Alessandro Panariello, che ieri è morto in un incidente avvenuto a Scafati, in provincia di Salerno, mentre lavorava in un palazzo in pieno centro. A denunciarlo sono gli avvocati Gennaro Caracciolo e Agostino Russo dello Studio Forensis, che assistono la famiglia del giovane lavoratore. Secondo le prime ricostruzioni Panariello è rimasto ucciso da una lastra d’acciaio caduta dalla carrucola che stava sollevando. “L’unica cosa della dinamica che abbiamo saputo – spiegano i legali – è che Panariello era giù e un altro lavoratore era su quando gli è caduta addosso la lastra, e che era ancora vivo mentre lo portavano in ospedale”.

“Siamo morti insieme al nostro Alessandro – fanno sapere tramite gli avvocati la madre Flora, il compagno di quest’ultima (il papà di Alessandro è morto da anni) e la fidanzata del 21enne, Annachiara – ma faremo di tutto affinché giustizia venga fatta; sporgeremo querela contro il datore di lavoro, anche perché il povero Alessandro non era regolare, nonostante avesse sempre chiesto di avere un contratto di lavoro. Ora la nostra vita è cambiata per sempre. Saremo destinati ad andare avanti con la morte nel cuore perché niente e nessuno potrà restuirci il nostro Alessandro”. Il 21enne aiutava economicamente, nonostante la sua giovane età, l’intera famiglia.

“Queste morti – dice l’avvocato Caracciolo – accadono perché non c’è la giusta cultura sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, non c’è la giusta cultura nelle aziende e non si provvede all’adozione dei giusti modelli di gestione e controllo delle procedure aziendali e quindi del modo di lavorare. Dunque non si fa nulla per prevenire tali situazioni; si tratta di un problema soprattutto culturale che nel sud Italia è ancora più pesante”.

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Cronache

Turista Usa denunciata a Capri per furto con destrezza

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Dopo aver acquistato un articolo, ha misurato un bracciale in ottone del valore di 500 euro e, approfittando della distrazione della commessa, lo ha fatto scivolare all’interno della sua borsa, per poi allontanarsi. E’ successo nei giorni scorsi in una boutique di Capri. La donna – una turista statunitense – è stata però identificata perchè, avendo effettuato il pagamento col sistema “tax free”, ha consegnato il suo documento all’esercente commerciale. Questo ha consentito agli agenti del locale commissariato di identificarla e, poco dopo, di rintracciarla in una struttura ricettiva dell’isola, dove è stata trovata in possesso del bracciale rubato. La turista è stata denunciata all’autorità giudiziaria per furto con destrezza.

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Cronache

Nappi, il Comune si preoccupi del degrado della Galleria Umberto

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“È assurdo e paradossale che davanti al degrado totale che attanaglia la Galleria Umberto I, ci si preoccupi prima di tutto di smantellare il salottino allestito per l’inaugurazione dello store Mondadori. Le irregolarità vanno sempre combattute e sanzionate, ma allo stesso modo mi chiedo: il Comune perché non interviene anche per riportare il decoro in uno dei luoghi simbolo della città? Perché continua a non vedere la sporcizia che interessa ogni angolo della struttura storica, l’accampamento di clochard, le facciate dei palazzi dai colori diversi, i vetri rotti e tutto ciò che mortifica e arreca danno all’immagine di Napoli  e dei napoletani?”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

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