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Mercato: Juve idea Berardi, al Napoli piace Lopez

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Sentirsi offrire 20 milioni a stagione a 45 anni è una soddisfazione, ma Gigi Buffon più che all’Arabia Saudita pensa al ritiro dal calcio giocato. A Parma lo vorrebbero ancora per dodici mesi, per ritentare la scalata alla massima serie ma il mito azzurro, campione del mondo 2006, sembra orientato a lasciare per motivi familiari e per qualche acciacco. Intanto nella Saudi League, e più precisamente all’Al Nassr di Cristiano Ronaldo, va Brozovic, mossa che permette all’Inter di puntare su FRATTESI, che rimane il caso più intricato di questi giorni di mercato.

Ora la Roma sembra tornata in vantaggio per il centrocampista che fu già suo nelle giovanili, ma rimane il fatto che i giallorossi, comunque vada, non sembrano intenzionati a inserire BOVE in questa trattativa, nonostante le insistenze del Sassuolo (a cui la Juventus ha chiesto informazioni su BERARDI) per avere il ragazzo lanciato nei mesi scorsi da Mourinho. Sempre a proposito della Roma, in Inghilterra scrivono che il gm dei gialloroissi Tiago Pinto per l’attacco ora starebbe puntando su GREENWOOD del Manchester United, che gli inglesi sarebbero disponbili a cedere anche in prestito. Si tratta del calciatore 21enne che a febbraio di quest’anno è stato scagionato da tutte le accuse a suo carico, contenute in una denuncia presentata un anno prima dall’ex fidanzata, che prevedevano tentato stupro, aggressione e comportamento coercitivo.

Nel mirino dei giallorossi rimane comunque anche SCAMACCA, ma c’è sempre il problema che il West Ham non intende cederlo a titolo temporaneo. E sempre in materia di attaccanti, il Galatasaray (dove probabilmente non rimarrà ICARDI, tentato da Juve e Milan) si è fatto avanti con la Fiorentina per JOVIC, mentre la Juve è sempre nell’ordine di idee di cedere VLAHOVIC se arriverà l’offerta giusta. Il serbo piace da tempo al Chelsea. Nella Torino bianconera potrebbe arrivare anche NANDEZ da Cagliari, mentre il nome di ZIELINSKI è, almeno per ora, una suggestione legata all’arrivo alla Juve del nuovo ds Giuntoli. Questo dirigente non è ancora stato sostituito in casa Napoli, ma gli emissari di De Laurentiis sono al lavoro dopo aver ricevuto indicazioni dal nuovo tecnico Rudi Garcia. Così sono al lavoro per MAXIME LOPEZ, ‘regista’ del Sassuolo e per TOUSART, 26enne che Garcia ha avuto a Lione e che ora è all’Herta Berlino. Fra il Napoli e la società tedesca c’è stato già un approccio, perché l’Hertha vorrebbe DEMME, ma chiedono anche un conguaglio economico a proprio favore.

Per sostituire Kim in difesa i nomi più ‘caldi’ sono quelli del francese, naturalizzato spagnolo, LE NORMAND della Real Sociedad (che però ha una clausola di 40 milioni) e del giapponese KO ITAKURA del Borussia Moenchengladbach. Il Milan ha chiesto DIA alla Salernitana, che a sua volta è in pole per FABBIAN, talento interista che quest’anno ha giocato nella Reggina. Il Sassuolo vuole MULATTIERI dall’Inter a prescindere dall’affare Frattesi, mentre per il suo attacco il Bologna punta su OKEREKE. A Verona il nuovo allenatore Baroni ha chiesto di fare il possibile per prendere SAPONARA, intanto in gialloblù sta per arrivare dal Celtic il difensore nazionale under 21 scozzese WELSH. Il Milan sta definendo l’arrivo di REIJNDERS dall’Az Alkmaar, mentre il Monza è vicinissimo a GAGLIARDINI. In Inghilterra Guardiola ha chiesto alla dirigenza del Manchester City l’acquisto di DE JONG del Barcellona.

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Pari a Firenze, il Napoli è ‘quasi’ fuori anche dalla Conference League

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Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al termine di una gara che è stato un lungo inseguimento reciproco ricco di gol, emozioni e colpi di scena. Alla fine il 2-2 al Franchi consente a Biraghi e compagni di confermarsi all’ottavo posto ma non ancora poter festeggiare il ritorno certo nelle prossime coppe europee perché servirà almeno un punto nell’ultimo turno contro il Cagliari, e lenisce parzialmente l’emorragia di punti per gli ormai ex campioni d’Italia. Gli ospiti iniziano la gara come meglio non si potrebbe passando già all’8′ con Rrahmani, capitano di serata stante l’assenza per problemi di gastroenterite di Di Lorenzo, che anticipa Martinez Quarta su calcio d’angolo di Politano. Gli uomini di Calzona giocano in maniera eccellente la prima mezz’ora tanto che vanno più volte vicini al raddoppio in particolare con Kvaratskhelia. Proprio su una palla riconquistata da Dodo sull’esterno sinistro offensivo georgiano, su cui il Napoli si lamenta per una mancata sanzione del fallo da parte del direttore di gara, prende avvio l’azione che porta alla punizione poi segnata da Biraghi al 39′ per l’1-1.

I gigliati ribaltano il risultato tre minuti più tardi con Nzola bravo a superare Politano e di destro a sorprendere Meret. Lo svantaggio del Napoli è una punizione eccessiva per i partenopei che però rischiano di subire per due volte la terza rete entrambe le volte con Nico Gonzalez, con nella seconda circostanza un ottimo intervento di Meret. Il 2-2 lo segna Kvaratskhelia anche lui con una bellissima punizione (57′), con Politano che centra un palo 5′ più tardi. Nella parte centrale la sfida diventa equilbrata e l’ultimo vero sussulto giunge all’80’ quando Marchetti assegna calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti, quest’ultimo subentrato a Nzola, ma la revisione al Var sollecitata da Valeri fa poi cambiare idea al direttore di gara. Il punteggio non cambia più e si chiude dunque con un pareggio l’ultima partita casalinga di Vincenzo Italiano, con lo stadio Franchi che la prossima estate vedrà anche l’inizio di lavori che porteranno poi alla costruzione di una nuova curva Fiesole.

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La Juventus esonera Allegri per comportamenti non compatibili

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“La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegridall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile”. È quanto si legge in una nota della società. “L’esonero – prosegue il club – fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta”.

“Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime tre stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia la società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri” conclude la società bianconera nel comunicato.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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