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Cronache

25 Aprile, a Napoli shock per i manifesti di Meloni e La Russa appesi a testa in giù

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Napoli, prima città a liberarsi con una rivolta di popolo, dal nazifascismo ha celebrato oggi la festa del 25 aprile. Le celebrazioni si sono svolte in più punti della città ed hanno visto la presenza, accanto al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Ma la giornata è stata segnata dalla comparsa di manifesti in una serie di punti della città con foto a testa in giù della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dei ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi e dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nei pressi di luoghi simbolo della Resistenza.

I manifesti, accompagnati da una serie di slogan, sono apparsi vicino ai monumenti che ricordano i martiri delle Quattro Giornate che portarono i napoletani a ribellarsi al nazifascismo tra il 27 ed il 30 settembre 1943. Per quanto riguarda le cerimonie istituzionali, il sindaco Manfredi ed il ministro Sangiuliano hanno deposto corone di alloro prima al mausoleo Schilizzi e successivamente in piazza Carita ai piedi della stele in memoria di Salvo D’Acquisto.

Qui erano presenti, tra gli altri, l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, e i rappresentanti delle forze dell’ordine. Una cerimonia, quella in piazza, molto partecipata. Tantissime le persone che si sono ritrovate qui per ricordare e festeggiare il giorno della Liberazione. Al termine della cerimonia, da un lato della piazza, alcuni cittadini hanno intonato ‘Balla Ciao’, canto simbolo della lotta partigiana. In piazza anche i sindacati. A Salerno è stata inaugurata una piazza, che si chiamerà ‘Piazza 25 aprile’ mentre è stata celebrata una messa in suffragio delle vittime civili e militari.

La Digos di Napoli, coordinata dal primo dirigente Antonio Bocelli, ha avviato indagini per individuare i responsabili dell’affissione di alcune foto a testa in giù della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dei ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi e dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, trovate in città. La Polizia di Stato ha già acquisito i video registrati dai sistemi di videosorveglianza delle zone in cui sono state affisse le immagini, nei pressi dei monumenti che ricordano i martiri delle Quattro Giornate che portarono i napoletani a ribellarsi al nazifascismo tra il 27 ed il 30 settembre 1943.

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Lavoratore 21enne morto a Scafati in un incidente

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Lavorava in nero il 21enne Alessandro Panariello, che ieri è morto in un incidente avvenuto a Scafati, in provincia di Salerno, mentre lavorava in un palazzo in pieno centro. A denunciarlo sono gli avvocati Gennaro Caracciolo e Agostino Russo dello Studio Forensis, che assistono la famiglia del giovane lavoratore. Secondo le prime ricostruzioni Panariello è rimasto ucciso da una lastra d’acciaio caduta dalla carrucola che stava sollevando. “L’unica cosa della dinamica che abbiamo saputo – spiegano i legali – è che Panariello era giù e un altro lavoratore era su quando gli è caduta addosso la lastra, e che era ancora vivo mentre lo portavano in ospedale”.

“Siamo morti insieme al nostro Alessandro – fanno sapere tramite gli avvocati la madre Flora, il compagno di quest’ultima (il papà di Alessandro è morto da anni) e la fidanzata del 21enne, Annachiara – ma faremo di tutto affinché giustizia venga fatta; sporgeremo querela contro il datore di lavoro, anche perché il povero Alessandro non era regolare, nonostante avesse sempre chiesto di avere un contratto di lavoro. Ora la nostra vita è cambiata per sempre. Saremo destinati ad andare avanti con la morte nel cuore perché niente e nessuno potrà restuirci il nostro Alessandro”. Il 21enne aiutava economicamente, nonostante la sua giovane età, l’intera famiglia.

“Queste morti – dice l’avvocato Caracciolo – accadono perché non c’è la giusta cultura sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, non c’è la giusta cultura nelle aziende e non si provvede all’adozione dei giusti modelli di gestione e controllo delle procedure aziendali e quindi del modo di lavorare. Dunque non si fa nulla per prevenire tali situazioni; si tratta di un problema soprattutto culturale che nel sud Italia è ancora più pesante”.

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Turista Usa denunciata a Capri per furto con destrezza

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Dopo aver acquistato un articolo, ha misurato un bracciale in ottone del valore di 500 euro e, approfittando della distrazione della commessa, lo ha fatto scivolare all’interno della sua borsa, per poi allontanarsi. E’ successo nei giorni scorsi in una boutique di Capri. La donna – una turista statunitense – è stata però identificata perchè, avendo effettuato il pagamento col sistema “tax free”, ha consegnato il suo documento all’esercente commerciale. Questo ha consentito agli agenti del locale commissariato di identificarla e, poco dopo, di rintracciarla in una struttura ricettiva dell’isola, dove è stata trovata in possesso del bracciale rubato. La turista è stata denunciata all’autorità giudiziaria per furto con destrezza.

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Nappi, il Comune si preoccupi del degrado della Galleria Umberto

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“È assurdo e paradossale che davanti al degrado totale che attanaglia la Galleria Umberto I, ci si preoccupi prima di tutto di smantellare il salottino allestito per l’inaugurazione dello store Mondadori. Le irregolarità vanno sempre combattute e sanzionate, ma allo stesso modo mi chiedo: il Comune perché non interviene anche per riportare il decoro in uno dei luoghi simbolo della città? Perché continua a non vedere la sporcizia che interessa ogni angolo della struttura storica, l’accampamento di clochard, le facciate dei palazzi dai colori diversi, i vetri rotti e tutto ciò che mortifica e arreca danno all’immagine di Napoli  e dei napoletani?”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

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